DICHIARAZIONI SPONTANEA G.I.P.

23MI AVVALGO DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE.

DESIDERO FORMULARE UNA DICHIARAZIONE SPONTANEA.

 

  1. Mi dichiaro molto dispiaciuto per le condizioni di questo ragazzo di cui non sapevo nulla, per il fatto che un ragazzo vada ad una festa e si ritrova in quelle condizioni: ho appreso nell’ordinanza di custodia cautelare, che ha avuto un importante intervento chirurgico e con più di 60 giorni di prognosi.

 

  1. Altrettanto chiaramente affermo la mia più totale estraneità ai gravi fatti che ci sono stati addebitati.

 

  1. Non mi riconosco assolutamente nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e noto parecchie anomalie anche nella ricostruzione della vicenda.

 

  1. Mi riservo di rispondere a tutte le accuse che mi sono state addebitate direttamente al Pubblico ministero.

Commento breve avvocato

“Si e’ detto e scritto molto, troppo su questa vicenda..Tralasciando la questione della strumentalizzazione della notizia per criminalizzare il movimento studentesco e ‘no tav’, quello che deve essere sottolineato e’ che ancora una volta il meccanismo della giustizia mediatica si dimostra per quello che e’: un mezzo feroce di giustizia sommaria.

Era già stato giudicato e condannato come spietato picchiatore, ha trascorso 45 giorni in una cella di due metri per tre, condivisa con altri 5 detenuti, in condizioni che sarebbero illegali anche per i maiali in allevamento. E oggi scopriamo che l’unica persona che lo accusava, risentita dagli investigatori, in realta non lo aveva visto partecipare all’ aggressione. Molti e inquietanti dubbi sorgono e ci sara’ il tempo per scioglierli, uno per uno, ma resta una certezza: Simone non meritava tutto questo”.

Avvocato Eugenio Losco, difensore di fiducia Di Renzo Simone

ri-convocazioni test d’accusa ottobre novembre

pre scriptum: la parte tra le parentesi graffe è aggiunta del sottoscritto per far capire le parti in causa e non pubblicare nomi

ri-convocazioni test d’accusa (17ottobre il girono dopo la RITRATTAZIONE) e (4 e 8 novembre )

Procura della Repubblica

Presso il Tribunale ordinario di Milano

VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONE RESE DA: {*****accusatrice-ritrattatrice}

Il 17 ottobre 2013, alle ore 10,30, negli uffici della Procura della Repubblica di Milano,[…]

In tarda serata arrivavo alla festa con i miei amici[…] la situazione mi sembrava quella di una normale festa, non notando situazioni particolari.

Dopo due ore, mentre mi trovavo all’interno[….] vedevo che molte persone si precipitavano verso l’uscita e istintivamente le seguivo per capire cosa stesse accadendo. La calca che si creava non mi consentiva di raggiungere subito l’uscita. Intanto sentivo urla, ma a causa della confusione, non riuscivo a distinguere le frasi che venivano pronunciate. A quel punto, chiedevo ad un ragazzo che conoscevo, cosa stesse succedendo, e questi mi diceva testualmente stanno picchiando due deficienti”. Dopo qualche minuto, diradandosi la folla, avevo modo di vedere due ragazzi , che conoscevo in *******{presunta vittima} e *******{ colui che era con lui e mai accusa}, allontanarsi verso la via di fronte all’ingresso dell’Università. Preciso che *******{ colui che mai ci accusa} stava sorreggendo *****{ presunta vittima}. Immaginando che potessero essere loro i due ragazzi picchiati, mi facevo largo tra la gente e li raggiungevo con *******{teste d’accusa che mai mi accusa e neppure mi ha mai notato}. ******{presunta vittima} e ******{colui che era con lui e mai ci accusa} , nel frattempo erano arrivati davanti a una saracinesca in una via stretta. ******{presunta vittima} si era accasciato e piangeva mentre *****{colui che era con lui e mai ci accusa} era spaventatissimo e si limitava a piangere e cercare di trascinarci tutti a casa mentre *****{presunta vittima} […]farfugliava qualcosa di incomprensibile.——————————-

Io, *****{accusatore-ritrattatore} e ****** {altro teste che mai mi accusa} decidevamo di tornare verso l’ingresso della Statale per chiedere spiegazioni in merito all’accaduto, immaginando di doverlo comunque riferire ai medici del pronto soccorso, dove volevamo portare*****{presunta vittima}. Davanti alla Statale c’erano ancora diverse persone, [….] rivolgendosi genericamente a queste persone, ******{accusatore-ritrattatore} chiedeva testualmente “che cosa è successo?”. Mentre qualcuno stava per iniziare a spiegare, un ragazzo di colore si faceva largo tra la gente e prendeva immediatamente a calci sulle gambe *******{ accusatore-ritrattatore}[….]

DOMANDA: dove eravate lei e *****{teste che mai mi accusa} in quel preciso momento?

RISPOSTA: Preciso che io e **** ci trovavamo immediatamente dietro le spalle di *******{accusatore-ritrattatore} . Il ragazzo di colore era il più aggressivo di tutti, era molto agitato ed è stato l’unico che ha colpito ******{accusatore-ritrattatore}. Disposte all’incirca a semicerchio dietro al ragazzo di colore, tra le persone presenti ci erano alcune che restavano indifferenti, altre che spalleggiavano il ragazzo di colore, urlando anch’essi frasi che non ricordo, e altri ancora che si adoperavano nell’allontanare il ragazzo di colore e ******{accusatore-ritrattatore}.

[….]

DOMANDA: ricorda se il ******{accusatore-ritrattatore}  e il ragazzo di colore si erano diretti verso i carabinieri?

RISPOSTA: Non ricordo specificatamente se i carabinieri abbiano chiesto loro di fermarsi o se questi siano andati incontro ai carabinieri ma so riferire che sono stati loro due le persone a cui i carabinieri hanno chiesto subito i documenti.

[….]

DOMANDA: Cosa è successo subito dopo?

RISPOSTA:  le persone che erano attorno a noi si sono improvvisamente allontanate perchè erano giunti i carabinieri. A quel punto, il ragazzo di colore si è immediatamente calmato e ha cambiato atteggiamento nei confronti di ******{accusatore-ritrattatore}, facendo finta di nulla, cercando un contatto amichevole con lui ( non ricordo se si è trattato di una pacca sulla spalla o qualcosa di simile).

DOMANDA:  ricorda se *****{accusatore-ritrattatore } e il ragazzo di colore si sono diretti verso i carabinieri?

RISPOSTA: Non ricordo specificatamente se i carabinieri abbiano chiesto loro di fermarsi o se questi siano andati incontro ai carabinieri ma so riferire che sono stati loro le due persone a cui i carabinieri hanno chiesto subito i documenti.

DOMANDA: dove era lei nel frattempo?

RISPOSTA: io nel frattempo stavo cira a due metri da *****{teste che mai mi accusa}. Sentivo che il ragazzo di colore e altre persone li presenti dicevano ai carabinieri che non era successo nulla e che stavano parlando. In particolare [….]

DOMANDA: indica il ragazzo con gli occhiali come “amico” di quello di colore perchè lo aveva già notato o per deduzione?

RISPOSTA: non lo avevo notato prima, ho dedotto che fossero amici per il fatto che ol ragazzo con gli occhiali era andato a specificare che non era successo nulla quando i carabinieri avevano fermato il ragazzo di colore.

DOMANDA: perchè non ha riferito direttamente ai carabinieri cosa era successo quando ha sentito che tutti dicevano che non era successo nulla?

RISPOSTA: […]Poi, però, d’accordo con i miei amici, e comunque dato che *****{accusatore-ritrattatore} aveva già parlato con i carabinieri, tutti preoccupati per i nostri amici*****{presunta vittima} e ******{colui che era con lui e mai ci accusa}, abbiamo deciso di tornare a cercarli senza trovarli.

DOMANDA: l’atteggiamento del ragazzo con gli occhiali ha contribuito a determinare il suo allontanamento?

RISPOSTA: no. Preciso che non avevo paura per la sua incolumità.[….]

Con il presnte atto si procede all’individuazione di persona mediante album fotografico a colori, in formato elettronico (file pdf) , composto da 28 immagini, realizzato il 16/10/2013 dalla p.g. che ha proceduto alle indagini ( Nucleo informativo Carabinieri di Milano ) , che a seguito della visione sarà stampato in bianco e nero e sottoscritto alla stessa.———————-

Preliminarmente vuene chiesto alla *******{accusatrice ritrattatrice} se è già stata sottoposta a tale atto […]. La ******** risponde “ in na altra sola occasione mi è stato posto visione un album da parte dei carabinieri e ho riconosciuto i ragzzi sopra descritti[….] “Per quanto riguarda la visione dell’album che mi viene mostrato in questa sede, dichiaro di riconoscere con assoluta certezza”[….]

Si da atto che la foto n. 8 corrisponde a Di RENZO Simone, e la foto n. 17 a MINANI Lorenzo Kalisa.

Letto confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra, alle ore 13,30.

incaponimenti e linea-dibattito

Di seguito e sottolineato solo alcune mail su liste pubbliche e aperte intercettate.

MAIL scritta e intercettata mattinata arresti H 04 set 2013 – 08:27

Ha chiamato Bruno (fratello di Lollo)

stessa misura cautelare anche per lui, a quanto si è capito per la stessa roba. Immagino per un’altra rissa sempre quella sera in statale, ma è da verificare.

 Bruno dice che gli indagati sono circa una ventina, anche questo da verificare.

 seguiranno aggiornamenti.

Li aspettiamo ancora gli aggiornamentii.

16/09/2013

 

[…]” riguardo alla proposta della giornalista l’assemblea si è espressa in modo unanime di non voler accettare la proposta[..]”

 

15/09/2013


13/09/2013 Dato che questa storia è capitata a Lollo e a Simone ( e che avevamo intravisto suonare un campanello d’allarme)[…]

i compagni di Simone e Lollo sono la Panetteria Occupata e l’Assemblea di Scienze Politiche in quanto sono le raltà attraverso le quali i due fanno politica nel bene o nel male fanno politica[..] [..] perchè i soggetti strumentalizzati, come ha fatto giustamente notare******, non sono Lollo e Simone, ma le realtà politiche…[…]

[..]”Se la condizione di Lollo e Simo deve fornire loro -OCCASIONI PER MOBILITARSI- PARLANDO DI SOLIDARIETA’ VERSO DUE COMPAGNI IN UNA VICENDA BEN POCO POLITICA , CREATASI ANCHE GRAZIE ALL’IRRESPONSABILITA’ PIU’ TOTALE NELL’ORGANIZZARE INIZIATIVE IN UNIVERSITA’ DAI -SOLIDALI- ALLORA DICO NO ( E SENZA GRAZIE). Su questo bisogna essere categorici”[..]Il problema di ORGANIZZAZIONE POLITICA è quello che riguarda l’Assemblea e la Panetteria Occupata e NON LA DISCUSSIONE SULL’OPPORTUNITA’ DI FARE TESTI PER LOLLO E SIMO O CONFERENZE STAMPA?????  con i giornalisti”[….]

[…]” Sia l’uno che l’altro è già assodato dall’assemblea in Panetteria che non si farà[…]

[…]” Ma chi fa politica in questa cazzo di città, i compagni o i loro avvocati?” Il testo degli avvocati è condiviso DA PUNTO DI VISTA LEGALE perchè cerca di far scontare a Lollo e Simone meno tempo possibile in carcere oltrechè a condannarli alla minor condanna per una storia che non ha niente di nobile e politico”[…]

[..]Non è mica condiviso perchè risponde alle esigenze politiche della Panetteria Occupata ( e immagino anche a quelle dell’Assemblea) Le esigenze politiche della Ex Cuem , Pizzeria Occupata, di Sinistra Critica e del Cantiere non so quali siano e non è mia priorità conoscerle.[..]

15/09/2013 intanto mi suona un pò strana, questa esigenza dell’ex Cuem di discutere su una eventuale campagna di contro-informazione sui due arrestati, e addirittura di chiamare conferenze stampa proprio nel momento in cui della questione non ne parla più nessuno: credo che un volantinaggio sulla faccenda non sposterebbe di 1 millimetro la situazione dei 2 ,e una conferenza stampa sarebbe addirittura controproducente.“[…]

[…] “dovremmo dire a questi compagni che di Lollo e Simo si occuperanno le realtà politiche alle quali appartengono, e non altri.“[..]

 

La questione è politica e come tale va gestita […] “ma il passaggio rissa/ strumentalizzazione/attacco politica/ risposta politica / va indagato a fondo, approfondito , prima di tutto in ciò che non esce nei comunicati pubblici, che nel caso specifico è il comportamento dei compagni durante l’iniziativa politica in università” [..]

CONTESTAZIONE DEI COMUNICATI DI SOLIDARIETA’ IMPUTATI NO TAV

Riportano l’estrapolato del comunicato strumentalizzando anch’esso, la parte era questa

[….]”Alcuni ragazzi si sono picchiati a una festa di carnevale, parliamo di una rissa che si è scatenata per motivi futili, come poteva succedere fuori da una discoteca, allo stadio o in qualunque altro posto, ribadiamo che non si tratta di nessuna azione squadrista ne di nessun pestaggio, ma di una rissa. Come già hanno scritto Lollo e Simone ,ci dispiace fortemente per il ragazzo che si è fatto male, ma ci preme svelare l’operazione infame che si tenta di nascondere dietro a questi arresti.[…]

Mail intercettata e indirizzata a liste pubbliche a poche settimane dopo gli arresti qui sotto contro la presa di posizione e di solidarietà a noi delgi imputati-e NoTav

Da notare il paragrafo in cui si dice che non è stata un’aggressione ma una rissa… Anche fosse vero, metterci sullo stesso livello di “alcuni ragazzi”, “ultras”, “discotecari”, abbassa un po’ le aspettative di cambiamento della società (che queste categorie non hanno) proprie dei compagni che occupano le facoltà e che ci fanno politica dentro… Però ci dispiace per il ragazzo che si è fatto male, come se fosse caduto dalle scale.

 

 

TESTIMONI DI DIFESA

TESTI DI DIFESA

 LEGIONE CARABINIERI “LOMBARDIA”

Comando Provinciale di Milano

 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA 2 ottobre 2013

Presso […]-Sost. Procuratore della Repubblica[…]

{Testimonianze rafforzate 2 anni dopo, in sede di processo dibattimentale-  Le testimonianze sono formate da persone che si ricordavano che al momento della rissa ,presa a pretesto per gli arresti, eravamo decine e decine di metri altrove}

 1° Testimone di difesa

Il giorno 2 ottobre 2013[¦…]

Fra le ore  01:00 e 01:30 non ricordo bene l’orario, mentre mi trovavo vicino al tavolino adibito a bar posto quasi all’angolo con il corridoio dove si trovava la Ex-Cuem ( ora vi è la sala disabili)  vedevo un gruppetto di persone che in maniera repentina guadagnava il corridoio in direzione ingresso Università. Non capendo bene subito cosa fosse successo, dopo circa dieci minuni ho guadagnato anch’io l’uscita e da alcune persone, che trovavo dinnanzi all’ingresso della Statale,sono venuto a conoscenza di una rissa.

DOMANDA: Le persone che le hanno riferito della rissa le conosce?

RISPOSTA: No, erano dei ragazzi che non conoscevo.

DOMANDA: Conosceva delle persone alla festa? Con chi si è incontrato? Si è intrattenuto alla festa con delle persone precise?

RISPOSTA: Alla festa ho incontrato varie persone fra cui il sig. DI RENZO Simone e il sig. MINANI Lorenzo. Non sono rimasto tutta la sera con loro […]per intrattenermi in conversazione con altre persone presenti alla festa, di cui però non ricordo il nome;

DOMANDA: Fra le persone che ha visto guadagnare il corridoio in maniera celere vi era qualche suo conoscente?

RISPOSTA: No, erano tutte girate di spalle quindi non ho potuto riconoscere nessuna di esse.

DOMANDA: Dopo aver saputo della rissa cosa ha fatto?

RISPOSTA: sono stato una decina di minuti poi sono tornato alla festa dove mi sono intrattenuto fino alle 2:00/2:15 circa.

DOMANDA: Vuole aggiungere altro o precisare altro?

RISPOSTA: Si ,voglio aggiungere che quando ho visto quel movimento di persone verso il corridoio dell’Università, vicino a me e quindi nelle vicinanze del tavolino del bar, vi era il MINANI Lorenzo. Questi mi chiedeva cosa fosse successo e del perchè del trambusto, io però non ho saputo fornirgli una spiegazione. Dopo alcuni minuti lo visto recarsi verso il corridoio in direzione dell’uscita. Lo trovavo successivamente fuori che parlava con delle persone, con due o tre persone, in maniera tranquilla.

DOMANDA: Quando lei è rientrato il MiNANI Lorenzo è tornato alla festa?

DOMANDA: Quindi è stato il MINANI Lorenzo, vicino a lei, che le ha chiesto cosa stesse succedendo? Vi erano altre persone vicine? Se si chi?—————

RISPOSTA: Esatto, non ricordo comunque se vi fossero altre persone quindi non posso indicare nessuno.[..]

DOMANDA: Lei ha dichiarato che fuori dall’università da alcune persone ha saputo della rissa, ma anche saputo il motivo che ha scaturito la rissa? Ne ha parlato con i suoi amici?

RISPOSTA: No, non ho saputo le motivazioni della rissa e ritenendo una banalità quanto successo non l’ho argomentata con nessuno.[…]

Non ho altro da aggiungere.[…]

 2° TESTE DI DIFESA

LEGIONE CARABINIERI “LOMBARDIA”

Comando Provinciale di Milano

 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Il giorno 2 ottobre […]

Dopo un pò di tempo, che non so quantificare[….] notavo un gruppo di persone che discutevano animatamente e creavano un certo parapiglia. Non davo peso alla cosa ed essendo abbastanza stanco salutavo i miei amici con cui stavo parlando, decidevo di andar via. In quel frangente ricordo che MINANI Lorenzo era vicino a me e quindi vicino al tavolo del bar ,mentre Di RENZO Simone che si intratteneva […]si trovava in prossimità delle scale che portano all’aula magna[…]

Domanda: Ha per caso notato sempre fuori dall’università, mentre andava via, se ci fossero Minani Lorenzo e il Di Renzo Simone?

Risposta: Sicuramente fuori non ho notato la loro presenza ma mi sembra che Di Renzo Simone fosse rimasto con *****, mentre mi sembra di aver lasciato il Minani vicino al tavolino del bar.

DOMANDA: Ha altro da aggiungere o modificare?

RISPOSTA: Non ho altro da aggiungere o da modificare.

3 a TESTE DI DIFESA

LEGIONE CARABINIERI “LOMBARDIA”

Comando Provinciale di Milano

 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Il giorno 4 ottobre[…]

Quando abbiamo lasciato l’ università, davanti agli ascensori, ricordo che abbiamo salutato DI RENZO Simone era in conversazione nell’atrio dell’università, davanti agli ascensori, con una compagna di studio tale ******; e salutato con la mano Lorenzo MINANI che si trovava vicino al bancone del Bar. Il bancone del Bar era ubicato nell’atrio dell’ateneo, di fronte all’ascensore. Giunti appena fuori dell’università abbiamo notato un gruppo di persone, tra i dieci e venti, che in maniera coincitata discutevano fra loro. Non riconoscendo nessuno fra queste non ci siamo fermate e abbiamo proseguito per rientrare a casa[…]

DOMANDA: Conosceva delle persone rimaste coinvolte in tali frangenti?

RISPOSTA: Non ricordo, ma non sicuramente miei amici o persone che frequento.

[..]Non ho altro da aggiungere nè modificare

{altri testimoni a dis carico che non saranno citati al processo}

LEGIONE CARABINIERI “LOMBARDIA”

Comando Provinciale di Milano

 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Il giorno 2 ottobre[…]

Risposta: Mi sono intrattenuta con le due amiche e anche con Simone Di Renzo e ******della quale non ricordo il cognome e Lorenzo Minani.

Domanda: Durante il corso della serata ha assistito a qualche evento che ha attirato la sua attenzione?

Risposta: Come in tutte le feste c’era un pò di caos e ho passato un pò di tempo con ragazzo che non conosco seduto in un angolo,con il viso pallido, probabilmente aveva bevuto troppo. Quando stavo uscendo dall’università, per andarmene a casa, ho notato che c’erano delle persone che stavano discutendo animatamente che non conosco, e sono andata via. Prima di andarmene ho salutato Simone che era nei pressi del bar[..]e Lorenzo, sempre nei pressi del bar stava parlando con un’altra persona ma non l’ho salutato.[…]

 

 

RITRATTAZIONE 16/10/2013 ******{accusatore-ritrattatore}

pre scriptum: la parte tra le parentesi graffe è aggiunta del sottoscritto per far capire le parti in causa e non pubblicare nomi

Verbale di sommarie info rese da *****{accus – ritrattattatore} c/o Tribunale di Milano a Pubblico Ministero

Il 16 ottobre, alle 10,40 negli uffici della Procura della Repubblica di Milano, su delega del PM dott. Piero Basilone[..]

[….]pag 2

Come ho già avuto modo di riferire ai Carabinieri, il 15/02/2013 mi recavo presso l?università Statale di Milano, dove avevo appuntamento con alcuni amici, per partecipare ad una festa organizzata da alcuni studenti. Arrivavo alle 23.30 circa e poco dopo ho incontrato *****{presunta vittima}, con il quale mi soffermavo a disegnare su un muro per poi continuare su alcuni fogli attaccati sul muro stesso”.

DOMANDA: ricorda il contenuto nei fogli su cui *******{presunta-vittima} disegnava?

RISPOSTA: Non direttamente, ma ho sentito discutere *******{presunta vittima} con un ragazzo che lo redarguiva sul fatto che quei fogli erano manifesti di solidarietà ai compagni detenuti: ho ricostruito solo a posteriori che potesse trattarsi dei compagni detenuti per i fatti della Val di Susa perchè sapevo che in quel periodo gli occupanti della libreria Ex Cuem erano particolarmente interessati alla vicenda.

DOMANDA: è in grado di descrivere il ragazzo che discuteva inizialmente con il ******{presunta-vittima}?

RISPOSTA: non sono in grado di descriverlo, ma era bianco, molto giovane aveva le bretelle[….[

DOMANDA: che cosa è successo subito dopo?

RISPOSTA: In brevissimo tempo la situazione degenerava poichè una decina di persone lo conducevano, di forza, all’esterno dell’ateneo, nonostante*******{presunta vittima} si opponesse alla loro azione. La ressa che si creava non mi consentiva di raggiungere direttamente *******{presunta vittima} anche se in qualche modo riuscivo a guadagnare l’uscita. Una volta fuori vedevo ******** a terra circondato da un gruppo di circa cinque persone che lo picchiavano sferrando calci. Decidevo di aiutare ******* per cui lo afferravo, aiutandolo a rialzarsi e insieme ci allontanavamo spostandoci nella via di fronte all’ingresso dell’università, restando a circa 50 metri dal gruppo degli aggressori. Nel momento in cui intervenivo, mi preoccupavo solo di trarre in salvo il mio amico ******** e quindi non guardavo direttamente i volti degli aggressori. Dopo circa due minuti, lasciavo *******{presunta vittima}  in compagnia di altri amici e mi avvicinavo ai ragazzi che si erano intrattenuti sul luogo dell’aggressione tra cui, presumo, vi fossero gli aggressori.

DOMANDA: Da cosa deriva tale presunzione?

RISPOSTA: dal fatto che appena mi avvicinavo ai presenti per chiedere spiegazioni in merito all’accaduto e venivo immediatamente aggredito verbalmente da un ragazzo di colore[…..]

DOMANDA: ricorda di aver detto al ragazzo di colore qualche frase sui NO-TAV?

RISPOSTA: Lo escludo categoricamente,anche perchè non sapevo che il manifesto riguardasse i NO-TAV.

DOMANDA: è in grado di riconoscere questo ragazzo?

RISPOSTA: era di colore, di altezza media, corpulento, con un cappellino bianco con visiera, jeans e giacca scura, che sarei in grado di riconoscere.

DOMANDA:  Ricorda la presenza di altri ragazzi particolarmente aggressivi nei suoi confronti?

RISPOSTA: ricordo , in particolare, un ragazzo molto agitato che mi si rivolgeva con parole aggressive. Non ricordo esattamente il contenuto della discussione ma i toni erano accesi e ricordo anche di essere stato minacciato.

DOMANDA: vuole precisare il contenuto specifico della minaccia e se fosse semplice o fiinalizzata a indurla a tenere un determinato comportamento?

RISPOSTA: Preciso di ricordare soli il tono fortemente aggressivo, di intimazione ad allontanarmi prima possibile dal luogo. Probabilmente lo scopo era quello di evitare che le forze dell’ordine, eventualmente giunte sul posto, potessero identificare tutti i presenti e quindi raccogliere la nostra versione dei fatti. Tuttavia, si tratta di una mera mia presunzione. Ribadisco che non ricordo il male che mi è stato minacciato, ma solo il tono fortemente aggressivo….[…]

DOMANDA: che cosa è successo dopo l’episodio che ha descritto’

RISPOSTA: ho continuato a chiedere ai presenti chi fosse stato a perpetrare l’aggressione a *******{presunta vittima} e perchè: non ricevevo spiegazioni se non le intimazioni sopra riportate. Il ragazzo di colore che era rimasto ancora nelle mie vicinanze , tenava di affrontarmi direttamente dicendo “risolviamo la cosa tra noi due”

In questo momento arrivavano i carabinieri e il ragazzo di colore subito mi cingeva la spalla con un braccio con faare amichevole e mi accompagnava verso Via Larga come per volersi allontanare dai carabinieri senza destare sospetto. Accettavo inizialmente questo comportamento convinto che volesse chiarire pacificamente i fatti: specifico che in quel momento non conoscevo ancora l’entità delle lesioni riportata dal ******{presunta vittima} e pensavo che si fosse trattato di una “scazzottata”[…]

Per questo non sono andato direttamente dai carabinieri. Tuttavia i carabinieri ci hanno seguito,fermato e identificato.—————-

Dopo l’identificazione mi sono allontantato e ho dato una pacca al ragazzo con gli occhiali e il cappellino, che ho descritto ,dicendogli che ero dispiaciuto per tutto quello che era successo. Lui mi rispondeva dicendomi, con tono secco ma sottovoce perchè eravamo vicino ai carabinieri: “per colpa tua il mio amico si trova nei casini, vedi di andartene” e io me ne andavo preoccupandomi di come stesse il mio amico ******{presunta vittima}.

DOMANDA : Perchè non ha riferito ai carabinieri dell’episodio occorso al  ******{PRESUNTA VITTIMA}?

RISPOSTA: posso individuare varie ragioni: pensavo che non si fosse fatto molto male; inoltre, quelli che, secondo la mia sensazione, potevano essere gli aggressori erano presenti e il ragazzo di colore aveva cambiato improvvisamente atteggiamento nei miei confronti, la qual cosa mi aveva spiazzato..

DOMANDA: Ritiene che avrebbe riferito qualcosa in merito all’accaduto ai carabinieri se quelli che secondo lei oerano gli aggressori non fossero stati presenti?

RISPOSTA: Probabilmente si.

Con il presente atto si procede anche all’individuazione fotografica[….]

Preliminarmente viene chiesto al ********{accusatore ritrattatore}  se è già stato sottoposto a tale atto e se, a seguito dell’aggressione, ha avuto modo di notare o incontrare i soggetti sopra descritti. Il ******* risponde: in un’altra sola occasione mi è stato posto in visione un album da parte dei carabinieri e ho riconosciuto entrambi i ragazzi sopra descritti. Per quanto riguara la visione dell’album che mi viene mostrato in questa sede, dichiaro di riconoscere con assoluta certezza [….]

Si da atto che la foto 10 corrisponde a Di Renzo Simone e la foto 26 a Minani Lorenzo Kalisa.

Si da atto che alle ore 14:30 interviene il Pubblico Ministero dott. Piero Basilone, il quale , dopo aver letto la verbalizzazione sopra estesa chiede al Sig****di spiegare il contrasto tra le sue dichiarazioni nel presente verbale e quelle rese in data 12 aprile 2013, con paricolare riferimento alla condotta dal soggetto identificato per DI RENZO Simone, in occasione dell’aggressione violenta e del pestaggio subito da ****. A tal proposito viene letto il seguente verbale del 12 aprile 2013:

[“…………………..”]

RISPOSTA: confermo quello che ho dichiarato in quella sede. Al giorno d’oggi, posso specificare che l’azione del gruppo di venti persone che portavano fuori il****è avvenuta in maniera coincitata, all’incirca in un arco di 10 secondi. Io mi sono solo preoccupatodi seguire e aiutare il mio amico e, come ho detto prima, non mi sono soffermato per vedere i volti delle persone che lo avevano aggredito. Per tali ragioni, non posso affermare di aver visto DI RENZO e neppure MINANI partecipare all’ “accompagnamento” verso l’esterno e al pestaggio del *****

Il contrasto tra le dichiarazioni potrebbe spiegarsi col fatto che la presente verbalizzazione mi pare molto più attenta a ricostruire i dettagli delle varie fasi e ruoli rispetto alle precedenti. Inoltre, è  una verbalizzazione meno vicina agli eventi. Ricordo anche che ero molto sotto pressione e agitato perchè si trattava della prima verbalizzazione in vita mia, per cui mi sono anche affidatointegralmente alla verbalizzazione libera del redattore. Infatti, anche per la voglia di abbandonare rapidamente la caserma, mi è stato offerto di rileggere il verbale prima della sottoscrizione ma io ho detto che mi fidavo e così ho firmato e me ne sono andato.

Letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra alle h 14:45.

COMUNICATI SOLIDARIETA’

COMUNICATO IMPUTATI-E  NOTAV

https://uniticontrolarepressione.noblogs.org/post/2013/09/24/comunicato-degli-imputati-no-tav/

ROMA-

Sbatti il mostro in prima pagina!  http://www.militant-blog.org/?p=9478

LIVORNO- Milano, ancora arresti politici  http://cp1921.altervista.org

NAPOLI –

In direzione ostinata e contraria: considerazioni sugli arresti del 4 settembre

MILANO

da osservatorio contro la repressione – infoaut – cordatesa

Milano Ex-Cuem: Comunicato sugli arresti di Lollo e Simone http://www.osservatoriorepressione.info/milano-ex-cuem-comunicato-sugli-arresti-di-lollo-e-simone/

Milano,  Scienze politiche COMUNICATO IN SEGUITO AGLI ARRESTI DEL 4 SETTEMBRE

https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/07/anche-tornello-va-alluniversita/704179/

attacco avvocati e risposta personale

Visto che nessuna realtà in questa città ha mai risposto a tali infamanti accuse ancora una volta mi assumo questo “piacere“ senza dare importanza al soggetto in questione ma riprendo ciò che pensavo allora e con qualche appunto .

L’attacco del “baronetto universitario figlio d’arte ” che si sentiva “investito” di dire la sua con megalomania estrema ( apprendo in carcere che utilizza un blog personale dove” vomita odio democratico” e partorisce fantasiose elucubrazioni!): rincarando, nel nostro caso, la macchina del fango !.

Perchè tanta forza nell’attaccare gli avvocati e noi?

 Comincia attaccando gli avvocati e noi: definendo gli avvocati irridenti (decontestualizzando una frase e dandone valenza opposto col giochino della caricatura : troppo facile!) iniziando con un pò di improbabili parallelismi e con un sempre valido, per lui (2013),”antiberlusconismo da strapazzo”

Ho scoperto che anche dalla parte opposta a quella di Ghedini ci sono avvocati
che fanno finire diritti (o restare) in galera i propri assistiti.  Come fosse che una dichiarazione, ripeto estrapolata e svilendone il senso, facesse restare in galera noi ( c’è del ridicolo ma in un certo senso lo ringrazio della sua “preoccupazione”).Qui si raggiunge il massimo

l’effetto Ghedini è garantito.Puntuale quando l’avvocato non sente alcuna riprovazione per i reati, neanche i più ignobili, di cui è accusato il suo cliente. Qui , l’uomo di cultura, fa un’operazione improbabile che quasi tutti gli avvocati conoscono bene, ovvero la rozza equazione che vede gli avvocati di difesa ( che non piacciono) come dei “mercenari al soldo dei criminali che sono una sorta di soggetti trionfatori del crimine e dei criminali”

Se fossi il giudice
li manderei in galera, loro, gli avvocati, solo per questa dichiarazione  “Che gran cattivone” ( meno male che non fa ne il pm ne il giudice… ) La storia (milanese) a cui mi riferisco è quella del ragazzo pestato nello
scorso febbraio[…]

ragazzo pestato Teoria avvallata tanto cara all’accusa pestaggio e perchè non rissa? Chi gli e lo ha detto?

“L’autore” dell’articolo, sostituendosi a Dio, visto che ha l’onnipotenza di conoscere anche i dettagli, decreta già come è andata …Picchiato selvaggiamente [..]pestato sulla testa mentre era a terra, roba da ammazzarlo  [..]

Nel delirio della SUA ricostruzione rincara  pure sulle minacce e sul  famoso “abbraccio” ( visto solo dal pm che non c’era,credo! e manco i denuncianti ) ” portato fuori tenendo sotto
braccio anche l’amico, a cui hanno “suggerito” di dire ai carabinieri che era stata una normale discussione[..]

Ma quali riconoscimenti se anche a processo il sottoscritto mancava nelle foto mostrate alla presunta vittima. Sulla base degli atti veri d’accusa, non mi riconobbe negli altri album che forse, gli avevano fatto vedere. L’altro giorno i carabinieri, sulla base dei riconoscimenti effettuati, ne
hanno arrestati due […].

Sono insomma, pari pari, come quelli che hanno ammazzato il tassista a Milano un
paio d’anni fa. [….] Qui il parallelismo è totalmente fuoriluogo e grave, di un omicidio efferato e famoso alla “cronaca milanese”, sempre per screditare noi accusati….

A parte queste piccole argomentazioni di buon senso mancano un pò di passaggi

Visto che “sputava sentenze ” ora tocca a noi. Visto che è un uomo di cultura, e si permette di dire che gli avvocati neanche dovrebbero difenderci: primo difendono chi vogliono e, a questo punto mi do anche io un “tono di “cultura” ( non è prerogativa solo dei giustizialisti e del “partito della galera“ senza se e la tolleranza zero ,per gli altri!)) dico, come disse uno famoso, che “gli avvocati possono difendere pure l’anti Cristo..” e comunque a pochi giorni dagli arresti, e sulla base del solo atto d’accusa ( sventagliato in maniera oscena) si possano emettere sentenze ( seppur giornalistiche ) di condanna: che senso hanno i processi e tutto ciò che comportano? Perchè dopo ha il fiato corto? Perchè, essendo un gran insignito di medaglie al valore o dis-valore ( dipende dai punti di vista) e considerato una delle più alte firme del “giornalismo italiano” non si preoccupa neppure di dare consequenzialità alle infamanti illazioni dette e scritte? Viene il fondato sospetto che sia un personaggio che, crogiolandosi e facendo carriera e attività sul “cadavere del proprio padre ” , dispensa lezioni e gran conferenze ben pagato, senza nemmeno sapere di quello che dice e scrive.

L’altro giorno i carabinieri, sulla base dei riconoscimenti effettuati, ne
hanno arrestati due […] Di quali riconoscimenti parla, dato che addiritture, per ammissione, del “curatore dell’inchiesta”,in sede dil processo, mancavo negli album di riconoscimento fatti vedere alla presunta vittima?

[..]già arrestato in
val di Susa con il noto ex brigatista rosso Paolo Ferrari […]

 Link (il manifesto 8 novembre 2012) in sintesi “lo vogliamo fuori”…

Perchè tanta forza sul “passato che per LORO non passa mai “? Link il manifesto

 Link (il manifesto 8 novembre 2012) in sintesi “lo vogliamo fuori”…articolo interessante ,di un giornalista serio, utile quanto sottile..che usci allora

TITOLO Non parlo di Barack, parlo di Maurizio

Tutti parleranno delle elezioni americane, oggi,[…] ho pensato ad altro.

[..]è in galera dal 27 gennaio per la sua militanza NOTAV. Dopo averne fatti trenta, dal 1974 al 2004,[..]I tempi sono cambiati,[..] eppure Maurizio è ancora lì, in galera, ed ha 67 anni. [..]

Un amico mi ha raccontato di averlo conosciuto, Maurizio Ferrari, due anni fa a una cena di solidarietà, alla “Stamperia occupata”, centro sociale di Milano, dove c’era anche suo figlio e dove Maurizio si prodigava per questi ragazzi; mi dice che è una persona generosa e buona, che a quasi 70 anni non esita a salire sui tetti se c’è uno sgombero. La Stamperia è stata infatti sgombrata nel febbraio 2011.
 Insieme a questo amico condividiamo un pensiero: l’arresto di Maurizio per gli scontri in Valsusa è umanamente sleale; al di là delle ragioni, il risultato è quello di associare, con il suo nome “ingombrante” di ex-brigatista, il movimento NOTAV con improbabili scenari[…]

la criminalizzazione subliminale del NOTAV è evidente. […]

 Ha trascorso questi tre decenni, una vita, senza chiedere nessuno sconto, senza usufruire mai di un solo giorno di permesso premio, né di un beneficio.
Poi, a gennaio di quest’anno, di nuovo dentro, arrestato insieme ad altre decine di militanti, anch’essi quasi tutti usciti dal carcere, per fortuna, tranne lui e altri due.

Io però adesso mi sentirei di chiedere: BASTA. […]

chiederei a gran voce: Maurizio libero. Maurizio libero senza se e senza ma. Maurizio fuori dal carcere anche se non tratta.
Non credo avrà piacere di questo mio articolo, se mai glielo faranno leggere, perché è uno che non chiede mai aiuto, ha fatto della coerenza la sua ragione di vita. Poi, si possono condividere o meno le sue idee, ma perlomeno va rispettata la sua coerenza.[…]

 lo vogliamo fuori dal carcere.

7/11/2012  M.Z. Il Manifesto

Come dice un’ intervistata, il senso è che riguardo agli anni “tanto dibattuti” i punti oscuri stanno da una sola parte….

LINK Via fracchia

http://davi-luciano.myblog.it/2016/03/31/28-marzo-1980-laverete-mai-il-sangue-via-fracchia/

http://www.infoaut.org/storia-di-classe/28-marzo-1980-leccidio-di-via-fracchia

https://baruda.net/tag/via-fracchia/

 

Riguardo il “caso ” di chi denunciò le TORTURE e si beccò reato di calunnia e una campagna mediatica diffamatoria …Assolto (35 anni dopo, con comodo) e il significato attuale politico dell’assoluzione…http://www.ondarossa.info/newsredazione/2013/10/triaca-disse-verita-sulle-torture-subite

Link “https://www.nuovaresistenza.org/2013/10/processo-triaca-sancita-una-verita-sulla-tortura-di-stato/

https://insorgenze.net/2012/01/19/enrico-triaca/

https://ilmanifesto.it/il-tribunale-chiede-verifiche-sulle-torture-contro-le-br-in-carcere/

La battaglia contro la tortura ……….

link http://www.infoaut.org/varie/triaca-e-la-sua-battaglia-contro-la-tortura con intervista “diretto interessato”

http://www.militant-blog.org/?p=9508  

https://ilmanifesto.it/tortura-lattualita-del-caso-triaca-non-solo-per-lassoluzione/

intervista al “diretto interessato” …https://vimeo.com/76411627

http://contropiano.org/news/politica-news/2012/01/09/le-torture-ai-militanti-br-arrivano-in-parlamento-05977

Per chi abbia voluto approfonfire, anche se con i dovuti parallelismi, potrà dire e-o pensare che non centri nulla ( in parte è vero ) ma finisco citando una piccola intervista di chi c’era che riassume la sostanza…ovvero i famigerati omicidi al carcere di Alessandria dopo una tentata evasione per le condizioni inumane…

Dall’intervista del libro “l’ evasione impossibile” in intervista a Sante Notarnicola.

SANTE “ [….] Quando tre detenuti ad Alessandria cercano di evadere e non ci riescono, arrivano i carabinieri e vengono ad ammazzare sette/otto persone…

INTERVISTATORE: Chi comanda l’operazione?

SANTE: Il generale Dalla Chiesa. Fu un’operazione di una rozzezza unica ,rimasta nella storia carceraria, nella memoria dei detenuti.[…]

 

Concludo, non so se si sia prestato il figlio con “spontaneismo” o lo abbiano “tirato per la giacchetta”, ma per attaccare noi, e ancor più grave gli avvocati, non ne potevano travarne uno migliore?

 

( Mi permetto di parlare e scrivere così, oltre ad averne le scatole piene di questa storia cucita addosso, perchè non è un commento innocuo di uno che dopo una giornata pesante a lavoro, che deve pensare come pagre le bollette a fine mese, e davanti al grappino di troppo al bar,dice un commento frettoloso dinnanzi al tg..). Se si fa gli intellettuali,anche di destra nell’accezione vera seppur con tonalità rosastre, bisognerebbe aver il coraggio di ammettere certe eresie, non un ‘articolaccio di pancia e poi “chi si è visto si è visto”!