Lettera disconosciuta e risposta

Disconosciuta lettera Panetteria Occupata {in grassetto le menzogne e le incompatibilità generali gravi che scrivevano già nell’ufficialità delle LORO posizioni}

Sugli arresti del 4 settembre ( dopo un mesi dagli arresti e di “riflessioni” LORO)

Come vostri compagni, vi scriviamo queste riflessioni, nate dall’esigenza di confronto emersa dopo gli arresti del 4 settembre e che hanno riguardato sia il piano tecnico della questione sia il piano più politico. Questo anche in relazione a ciò che attorno alla vicenda viene detto o proposto da altri gruppi di compagni.

Sin da subito ci siamo espressi molto chiaramente contro la strumentalizzazione che è stata fatta da giornali e questura, che come avrete visto non hanno perso tempo ad attaccare gli ambiti politici dove voi militate, collegando una rissa avvenuta in università con le occupazioni degli studenti e col movimento valsusino. Non vi nascondiamo però che, rispetto ad altre situazioni dove si è risposto agli attacchi della repressione, ci siamo trovati in difficoltà a prendere parola attorno ad una vicenda che, per quanto strumentalizzata per fini politici, di politico ha ben poco.

Non avere nulla da rivendicare, ci ha posto infatti nella situazione di non poter dire nulla sul fatto in sé e gli attacchi politici nei due giorni successivi agli arresti si sono configurati tali proprio per questa ragione. In effetti, nei comunicati non si parla di ciò che è accaduto, ma solo dell’uso che ne è stato fatto e delle relative motivazioni. Tutto questo ha prodotto ovviamente alcune riflessioni e una seria autocritica.

Questo a prescindere dal fatto che voi due, come sappiamo bene, non avete nessuna responsabilità sull’accaduto e che questa vi è stata cucita addosso dalle carte della questura e pompata poi dai media compiacenti.

Infatti, molte problematiche su cui ci troviamo a riflettere oggi, erano già state affrontate in tempi non sospetti, in quanto alcuni comportamenti da noi tenuti nei luoghi dove ogni giorno portiamo avanti il nostro lavoro politico, nuocevano al nostro stesso percorso.

L’autocritica che ci facevamo e che continuiamo a fare, non è assolutamente la criminalizzazione di fatti specifici, ma vuole essere uno spunto collettivo che miri a evitare di deteriorare i rapporti con i nostri referenti politici.

L’autocritica non comporta nel modo più assoluto la vostra colpevolizzazione individuale, ma anzi, è l’assunzione delle nostre responsabilità nella mala gestione di quella e di molte altre situazioni, che hanno portato alla creazione di terreno fertile per l’attacco contro di voi compiuto

Ci siamo trovati, e ci troviamo tuttora, in un impasse dovuto al fatto che ci manca lo strumento per collegare quanto successo il 14 febbraio all’interno di un movimento di lotta, che lo faccia suo proprio, come accade negli altri casi in cui si cerca di rispondere alla repressione. Perché il collegamento, purtroppo, c’è solo a posteriori, ed è dato dalla controparte: la rissa e le occupazioni in università, la rissa e il movimento No tav. Questo è concretamente l’attacco portato.

Proprio per questo pensiamo che eventuali “campagne” per degli arrestati non debbano essere soltanto una sterile presa di posizione dei loro ambiti di riferimento, ma giocoforza si relazionino il più profondamente possibile col tessuto sociale che ha prodotto quella lotta. Soltanto sulla repressione non si fa lavoro politico. Questo è stato chiaro in tutti questi anni, e proprio il movimento No Tav insegna che alla repressione si risponde proseguendo i propri percorsi. Lo stato ha colpito invece più duramente, non solo in termini di anni di galera, ma soprattutto nella disgregazione degli ambiti politici colpiti, dove è venuto a mancare il nesso tra i fatti oggetto di repressione, i procedimenti giudiziari e le mobilitazioni interessate..

Ovviamente in questi giorni si è discusso sul da farsi tra di noi e con le altre realtà e da queste discussioni sono emersi diversi ragionamenti

Vi è stato un abbozzo di proposta di campagna politica incentrata sulla strumentalizzazione della vostra partecipazione a lotte studentesche e No Tav da inquadrare in un più ampio quadro repressivo. Tralasciando così quanto successo, ma difendendo l’identità dei compagni. Corretta si come prima risposta al fuoco mediatico, ma abbastanza inutile per risolvere la questione giudiziaria nel lungo periodo, in quanto non scardina il castello accusatorio, anzi, non entrando nel merito del reato contestato, appare a tutti una gigantesca “coda di paglia”..

Un secondo ragionamento si basava sulla difesa dei compagni “anche quando vengano commessi degli errori”. Attaccando la repressione, si cerca di “fare quadrato” attorno ai compagni accusati di qualcosa della quale comunque non si entra nel merito. Fattibile all’interno di dinamiche collegate a grandi movimenti di massa. Qui ed ora, nella migliore delle ipotesi, il “quadrato” risulterebbe troppo piccolo. Andremmo incontro, seppur compatti, alla macchina schiacciasassi della controparte senza grandi difese.

Altro ragionamento che è uscito è quello basato sulla tesi “liberi perché innocenti”. In tal caso si deve entrare nel merito della vicenda, chiamandosene fuori perché estranei a pratiche di quel tipo (cosa fattibile, oltre che vera). Questa è l’unica strada che potrebbe avere un qualche effetto sull’andamento giudiziario della vicenda, in quanto atta a creare la percezione (peraltro corretta) dell’innocenza dei due imputati.  Questo ragionamento può essere portato avanti però solo dagli avvocati (quindi dal punto di vista tecnico legale) o dai familiari, in quanto non spendibile sul piano politico.

Se infatti da una parte c’è la rissa in Statale e l’attacco politico/mediatico, e dall’altra l’innocenza dei compagni e la rivendicazione della loro militanza nei percorsi di lotta, avanza comunque un resto, che è costituito dal ragazzo con la testa rotta. La questione torna solo se al ragazzo con la testa rotta fa da contraltare la responsabilità di chi gliela ha spaccata. Certo è, che lo possiamo dire anche noi, che ci sono dei responsabili, e che di certo non ci assumiamo la testa spaccata di un ubriaco ad una festa, ma si capisce bene quali problematiche ciò provocherebbe, soprattutto nelle relazioni con la realtà organizzatrice dell’iniziativa in Statale del 14 febbraio.

******

Da parte nostra vi è la precisa volontà di implementare il lavoro politico, in quanto sappiamo bene che la risposta più decisa alla repressione viene dalla continuità nella lotta. Lavoro politico che è stato messo sotto attacco dall’ondata repressiva nei vostri confronti e che quindi sempre con il vostro contributo vogliamo portare avanti in maniera ancor più decisa.

Chiariamo che questo modo di ragionare è concreto, non ideologico né tantomeno astratto, e qui ci si chiede come fare a tirare fuori dei compagni capitati in una “storia di merda”, non qual è la linea ideologicamente più corretta, dietro cui nascondere l’incapacità di intervenire in maniera efficace sulla vicenda. Né tantomeno ci basta, come proposto da alcuni, partire con una campagna che fa acqua da tutte le parti, e che senza solide tesi alla sua base esponga ulteriormente non soltanto i compagni arrestati, ma pure le loro realtà politiche di riferimento.

Il dibattito è aperto, e vogliamo avere anche da voi un’opinione in merito, perché ciò che venga fatto sia il più possibile condiviso dai compagni delle realtà coinvolte dalla vicenda.

RISPOSTA MIA ALL’EPOCA

Cari compagni-e,

rispondo a questa importante lettera di riflessioni collettive al fine di un confronto utile a tutti-e noi in modo da avere una ampia comprensione e per uno sforzo di agire insieme il più efficace possibile.

Il mezzo e il momento di qualche difficoltà, in particolare di questi giorni, non mi ha consentito una risposta veloce nei tempi e probabilmente non articolata come meriterebbe e forse vi aspettate. Qui, anche nelle difficoltà, il morale continua ad essere alto!

Circa quest’inchiesta andrò brevemente per gradi (anche se molti-e di voi saranno al corrente) cercando di riprendere i fatti oggettivi a partire dal 4 settembre. Parlerò molto al singolare perchè di Simone avendo ancor il divieto di incontro so poco.

Nella notte del 4 sett con la perquisizione a me hanno sequestrato il PC (peraltro di mio fratello), cellulare e alcune lettere e un soprammobile che chiamano “sfollagente con l’effige di Guevara”.. credo che quest’ultimo oggetto di legno non abbia nessun rilievo in quanto acquistabile ovunque ed essendo in casa non possa neanche valere come arma impropria: insomma hanno fatto un po’ di cinemasubito è partita la pesante campagna mediatica che ben conoscete. Da contraltare una risposta immediata all’attacco repressivo molto forte e anche carica di tensione emotiva positiva: dal presidio-saluto sotto San Vittore il 5 settembre, assemblee e altro, unito alla caterva di posta che ci è arrivata e continua ad arrivare. Sia i carcerati, i conoscenti e amici, vicini di casa non hanno abboccato alle bugie che ci infangavano e dipingevano come due stronzi; per certi versi per loro è più facile perchè hanno una conoscenza diretta di noi ma non va dato per scontato, credo… oltre a loro tutti i compagni-e che conosciamo e che non conosciamo! Come dato politico resta la “sfida” generale e il salto repressivo dello stato (non siamo i primi certo) che dà un monito pesante e grezzamente riassumerei così il loro discorso “attenti che preventivamente possiamo sbattere in galera su zero basi e per condotte non direttamente imputabili a lotte”sottolineando un inchiesta impolitica per una o più risse accostandolo poi di fatto a realtà e lotte per parlarne male… ecco, questo concetto, come dato, è da tenerne conto e sicuro crea molte difficoltà in più per la solidarietàdifficoltà oggettive ma non per questo insormontabili!!

Noi abbiamo contestato i fatti nella formula della dichiarazione spontanea. Più avanti ci siamo sottoposti ad interrogatorio ribadendo i concetti detti in precedenza e senza andar dietro ai loro “giochetti”il resto si affronterà alla lunga andando a dibattimento-rito ordinario, insomma al processo vero e proprio.

Ora vengo al cuore della lettera premettendo che di base sono d’accordo su molte cose che scrivete, su alcune cose no e non credo sia un grosso problema. Sui comunicati, ne ho ricevuti parecchi e nessuno mi ha urtato, anzi penso siano stati calibrati bene da quelli immediati (penso subito alla lettera aperta degli avvocati) a quelli scritti con meno urgenza; mi ritrovo su molti compreso i vostri e ne ho impresso in particolare quello scritto da imputati-e no tav in quanto sottolinea molto la contraddittorietà dell’accusa ed enfatizza le debolezze dell’inchiesta senza sminuire il pesante attacco e parla molto di solidarietà! Detto ciò non mi voglio ergere a “giudice e-o valutatore “ di comunicati ma rispondo dato che mi è stato chiesto.

Sulla questione “nulla da rivendicare” che mi accennavate non mi trovo in sintonia o forse non ho compreso... vedo che come compagni-e abbiamo spesso rivendicazioni e senza troppi sforzi.

Riguardo la questione dell’autocritica mi soffermo di più perchè vedo che la digerite poco o non la digerite per niente. State tranquilli-e che non ho mai messo in dubbio che questa autocritica significa che volete colpevolizzarci (a me e a Simone), quello lo sappiamo che non è così e che ci state vicino. (l’autocritica individuale e/o collettiva in generale è sempre utile perchè ci si deve sempre migliorare). Detto ciò non è un’impostazione valida, almeno per me, per vari motivi. In questo caso è un po’ troppo a posteriori, anche perchè non ricordo (legittimamente) di aver sentito grandi cori d’indignazione dopo quella serata, me compreso. Credo che poi implicitamente o meno sia un rimarcare le debolezze e non è la mia passione preferita ( ho altri hobbies).

Mi dilungo un po’-… mi dite che riflessioni erano già in corso e, se capisco di cosa si tratta provo a portare un esempio anche io. Proprio per la questione di alcuni comportamenti che nuocciono a vari percorsi (come dicevate giustamente) circa un anno fa mi viene in mente che avvennero una serie di fatti spiacevoli e con “punta dell’iceberg” furti in Valsusa di vino ad un corteo nazionale. (dico questo per parlare di qualcosa di concreto). Bene, io, *** e pochi-e altri-e decidemmo di cercare di affrontare la cosa collettivamente ed immediatamente soprattutto dopo la dura presa di posizione per scritto del comitato pop. di Bussoleno. C’era l’urgenza nel fare qualcosa e la fretta può essere cattiva consigliera. Si parlò a varie realtà per un momento di confronto che avvenne in Panetteria occupata. Ci furono mosse critiche prima dell’incontro. La prima critica consisteva nel non voler creare confusione tra chi aveva fatto il danno (come realtà) e la seconda che la logica del “tu rompi noi paghiamo” non andava bene: critiche accolte ed accettate in pieno e infatti non si fece la cena ma solo l’assemblea. La altre critiche sembravano un po’ sterili e piene di inutile rabbia e non vennero accolte infatti. Dunque, tra i militanti e-o frequentatori delle Panetteria occupata da una parte si pensava in un certo modo e dall’altra all’opposto.… cioè inutilità dell’assemblea, o peggio iniziativa tipo “resa dei conti” o ancora indifferenza… questo lo dico non per cercare medaglie o un odioso “noi l’avevamo detto”... ma è chiaro che io-noi eravamo nella prima cordata per intenderci e ora mi ha fatto strano che chi era nella seconda parte ora sia diventato “fan dell’autocritica”, insomma non la butto sul personale perchè si parla di concetti ma i comportamenti che trovo contraddittori li segnalo tranquillamente.

Arrivando ora alla questione dell’innocentismo ribadisco ancora che non è la mia-nostra impronta e siamo più che d’accordo. Pure sul ragionamento di incentrare una campagna”liberi perchè innocenti” e avete ragione che sarebbe debole… non basta anche perché lo sanno bene e non è una svista che hanno avuto... inoltre battere e ribattere sul tasto di un innocentismo solo sul “NOI non centriamo” politicamente è un po’ come dire “noi siamo estranei ma punite i responsabili” e ciò non va bene per vari motivi. Che poi questo ragazzo sia tornato a casa con la testa rotta sia un dato di fatto e non perchè sia inciampato lo immagino. Sul contraltare di chi gliel’ha spaccata e che (legittimamente o meno, non entro nel merito ora) si tenga per sé è un’altra faccenda...

Bene, il dibattito con voi continua a restare aperto e con questa lettera mi sono attenuto soprattutto agli stimoli e questioni che mi-ci avete posto ma per il resto rimango a disposizione. Aggiungo un paio di cose. Ho saputo che è stata affrontata la questione “rapporti con i media”. Accenno soltanto che credo sia sbagliato rifiutare aprioristicamente e il fatto che i media sono espressione della classe dominante non basta a trarne le conclusioni sempre e comunque nello stesso modo. In breve lo sono anche le scuole, le università, i rapporti di forza nei posti si lavoro ecc e questo non dà motivo di non andare a scuola e restare analfabeti o di non lavorare mai “per scelta” o deliri simili…

Dunque, non credo che spezzare entusiasmi positivi (anche se magari ingenui politicamente) serva a qualcosa se non a indebolire la solidarietà e creare tensioni. Detto ciò chiaro che improbabili conferenze stampa non rientrano nel mio-nostro metodo, certo quello non lo è! Infine, ho saputo di varie realtà e compagni-e slegati da particolari gruppi che hanno espresso volontà di spendersi in un modo o nell’altro.. e questo penso sia molto positivo perchè alleggerisce il carico delle realtà attaccate e più coinvolte, dà uno slancio propositivo e allarga le basi di consenso in maniera attiva poi… un esempio è la proposta (non conosco i termini nello specifico) dell’allenatore della brigata lambrate…

ora a breve arriverà la risposta per la domanda di scarcerazione per Simo e credo e spero che possa uscire a breve da sto cesso di posto!

Io mi fermo qui con le riflessioni salutando tutti voi partecipanti dell’assemblea e ringraziandovi per la vicinanza. Appena riesco rispondo a tutti-e.

A presto non ve lo dico perchè oltre che portare sfiga non sarà così; eccetto chi ci si vedrà in tribunale a Torino.

Sinceramente inutili battute a parte un forte abbraccio a tutti-e voi

Lollo

INTERROGATORIO 25/09/2013

VERBALE D’INTERROGATORIO DI MINANI LORENZO KALISA (Milano 25.09.2013)

 Il giorno 25 settembre 2013, alle h 9:45,[…],avanti al Pubblico Ministero dottor Piero BASILONE, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, coadiuvato da[…..]

 MINANI Lorenzo Kalisa,[…..] L’indagato conferma la nomina qui presente dell’avvocato Mauro Straini {…}

Il P.M. contesta i contenuti nella ordinanza di custodia cautelare e gli elementi di prova contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero posto a conoscenza dell’indagato e della difesa, dando avviso al Difensore e all’indagato che l’attività investigativa, anche in seguito delle dichiarazioni rese in interrogatorio di garanzia, è proseguita..

Il Pubblico Ministero fornisce i seguenti avvertimenti: che le sue dichiarazioni potranno essere utilizzate nei suoi confronti; che ha facoltà di non rendere alcuna dichiarazione e di non rispondere alle domande, ma che, se anche non risponde, il procedimento seguirà il suo corso; che se deciderà di rendere dichiarazioni, egli non potrà essere chiamato ad assumere la veste di testimone relativamente ai fatti che concernono la sua personale responsabilità; che se renderà dichiarazioni su fatti che concernono, o che concernono anche, la responsabilità di altri, assumerà, o potrà assumere, la veste di testimone.

L’indagato dichiara: intendo rispondere.

Il PUBBLICO MINISTERO chiede all’indagato innanzitutto se ha qualcosa da aggiungere o rettificare rispetto alle dichiarazioni spontanee che ha reso in sede di interrogatorio di garanzia.

L’indagato dichiara: Confermo la veridicità delle dichiarazioni che ho reso al G.I.P. Vorrei fare innanzitutto una premessa.

Premetto che la custodia cautelare in carcere avrà pesanti effetti sulla mia vita personale e anche sulla mia vita lavorativa, per le difficoltà connesse al reinserimento nel circuito lavorativo. Questo è direttamente collegato anche alla diffusione giornalistica di fatti di estrema gravità che non trovano corrispondenza con quanto accaduto nel febbraio del 2013.

In particolare, sui giornali è stata diffusa la notizia di un pestaggio in occasione del quale avrebbe subito gravissime lesioni la vittima, fatti e circostanze e modalità che non corrispondono a ciò che è accaduto quel giorno. Non ricordo perfettamente i dettagli, ma ricordo in maniera approssimativa che si è trattato di una rissa.

Preciso che ho appreso dal contenuto del fascicolo che un ragazzo si è fatto molto male, fatto per il quale sono certamente dispiaciuto. Io sottolineo e confermo che non sono responsabile: se i fatti fossero svolti come rappresentato nell’ordinanza e nel contenuto degli atti di indagine io certamente li condannerei.

Il Pubblico Ministero cheide all’indagato di descrivergli i fatti come si sono verificati il giorno 14 febbraio del 2013.

L’indagato dichiara: Il giorno ricordo di essere andato in via Festa del Perdono, non ricordo con chi, mi pare da solo, per partecipare ad una festa all’università.

Ricordo che era dopo cena, ma non di preciso l’ora.

Ricordo di aver ballato e di aver chiacchierato con diverse persone, ma non ricordo precisamente il nome delle persone che ho incontrato quel giorno.

Ricordo pochi detagli, perchè è passato molto tempo, tra cui il fatto di aver visto degli episodi di tensione con dei capannelli ma non ho capito le ragioni perchè ci fosse quell’attrito. Preciso tuttavia che si è trattato di episodi non violenti: semplici discussioni un pò animate.

Il Pubblico Ministero chiede se ricorda il nominativo di qualche persona che lui ha incontrato quel giorno e con cui ha chiacchierato e ballato, considerando che si è trattato di una giornata particolare, tenuto conto dell’aggressione subita dal *******.

L’indagato risponde: in via del tutto preliminare voglio precisare che non ho affatto partecipato all’aggressione che ha subito *******

Il Pubblico Ministero chiede: Quindi le persone che l’hanno riconosciuta stanno commettendo un’errore di persona?

L’indagato risponde: Evidentemente si. Probabilmente a causa della concitazione,si sono confusi, e mi pare che mi stiano attiribuendo delle condotte che io quel giorno non ho adottato.

Il Pubblico Ministero chiede: Prosegua nella descrizione di ciò che ricorda.

L’indagato risponde: Ricordo che ad un certo punto, mentre io chiacchieravo e ballavo, ho visto da lontano una coincitazione maggiore; molta più tensione rispetto a quella che avevo percepito fino a quel momento in un paio di piccoli assembramenti. Mi sono incuriosito, come diversi altri presenti quella sera, e ho cercato di capire che cosa stava accadendo. Preciso che questo assembramento era nella parte finale del corridoio che porta all’uscita dall’università e io invece ero nell’atrio che anticipa questo corridoio; in mezzo vi erano parecchie persone.

Ad un certo punto si è diradato un pò l’assembramento, mi sono anche avvicinato per capire meglio ciò che stava accadendo e ho visto che erano delle persone che ricorrevano alle mani. Quando sono arrivato ho assistito alla fase finale di questa contesa violenta; ricordo che erano coinvolte in quella fase una ventina di persone.

Il Pubblico Ministero chiede: cerchi di precisare quanti fronti si coontrapponevano e quante persone ciascun fronte era composto.

L’indagato risonde: Ribadisco che ho ricordi approssimativi e che ho visto la parte terminale della contesa. Ricordo vagamente, comunque, che i fronti mi sono parsi due ed erano composti sia da persone che si fronteggiavano sia da persone che cercavano di dividere i contendenti.

Dopo che sono rimasto li e chiacchierando ho captato la ragione per cui c’era stata quella contesa violenta: qualcuno parlava del danneggiamento di alcuni manifesti che erano stati affissi da parte dei No-Tav. Dopo qualche minuto che si stava li a chiacchierare alcuni che probabilmente avevano partecipato a quello scontro fisico sono tornati.

Ricordo che molte persone che avevano partecipato allo scontro fisico erano alterate dall’uso di sostanze alcoliche e probabilmente per l’uso di sotanze stupefacenti. Soprattutto quelli che sono tornati sul posto ricordo che apparivano alterati dall’uso di sostanze; ricordo che erano molto arrabbiati.Ricordo approssimativamente che erano cinque i giovani tornati sul posto e ancora coincitati; in questo gruppo ricordo che uno ha pronunciato frasi offensive contro i No-Tav del tipo “ Non ce ne frega un cazzo dei No-Tav, dovreste andare tutti in galera” e altre frasi molto offensive dello stesso tipo rivolte a noi che eravamo presenti e in generale ai No-TAV.

Io ho cercato di individuare tra quelli che erano tornati indietro la persona che avesse un minimo di capacità di ascolto, cioè che fosse meno alterato, al fine di evitare che la coincitazione riprendesse; ce n’era certamente almeno uno. Successivamente, quando sono state pronunciate anche frasi offensive nei confronti nostri, che eravamo li, e anche dei No-Tav, ho cercato di suggerire di smetterla e non escludo di aver io stesso reagito verbalmente a quelle offese. Non molto tempo dopo alcuni giovani, ricordo due o tre all’incirca, hanno tentato di aggredirmi fisicamente, ma non ci sono riusciti perchè io li ho anticipati reagendo io fisicamente per difendermi dalla minaccia; perciò, ricordo di aver sferrato qualche calcio alla figura ( a persona in piedi) e non escludo qualche pugno; tutto è durato pochi secondi; non ricordo se io stesso ho subito delle percosse, calci e pugni. Escludo comunque categoricamente di essere stato io l’autore delle percosse che sono state arrecate alla vittima e che le hanno arrecato le lesioni.

Il Pubblico Ministero chiede: Ricorda se per caso nel gruppo delle persone che stavano per aggredirla c’erano la vittima e/o anche i testimoni che sono stati escussi a verbale.

L’indagato risponde: Non lo ricordo. Preciso anche che non li conosco.

Il Pubblico ministero invita l’indagato a proseguire nel racconto.

L’indagato: Dopo circa cinque – dieci miuti sono giunti i Carabinieri. In quell’intervallo non è accaduto comunque nulla di rilevante. Quando sono giunti i Carabinieri hanno chiesto spiegazioni ai presenti,me compreso, e hanno chiesto anche i documenti d’identità. Si sono rivolti fondamentalmente a me e a una persona che era con me li presente, la quale tuttavia non aveva con se i documenti di riconoscimento e dopo aver precisato che tutto era terminato ai Carabinieri – un agente – allo scopo dichiarato di dover relazionare, ha preso le mie generalità e le pattuglie se ne sono andate. Ricordo che erano cinque o sei pattuglie.

A richiesta di precisazione del Difensore, l’indagato dichiara: Quando sono tornati quei giovani sul posto io sono subito intervenuto con loro dicendogli di stare calmi perchè avevo visto prima che diversi giovani erano venuti alle mani e qualcuno in quella contesa poteva essersi fatto male.

A DR: Ricordo che in quella fase particolrmente violenta io mi sono tenuto ad una distanza tale da non essere coinvolto, non ero certo a 2 metri; anche per evitare che qualcuno nella coincitazione, magari spinto, mi venisse addosso. Nella coincitazione violenta, ricordo che qualcuno era anche per terra, ma non ricordo se a causa delle percosse che aveva subito oppure  perchè alterato da cio che aveva assunto. Le fasi erano molto coincitate.

Il Pubblico Ministero chiede: Per quali ragioni quei ragazzi che sono tornati sul posto , alterati, si sono rivolti a Lei con frasi offensive e l’hanno aggredita?

L’indagato risponde: Preciso che non sono stato subito aggredito e offeso. Probabilmente se la sono presa con me perchè ero presente sul posto o forse perchè ho mostrato più curiosità di altri a capire cosa stesse accadendo.

Domanda : Ricorda se era presente DI RENZO e in quale contesto lo ricorda?

L’indagato risponde: DI RENZO lo ricordo solo nella parte finale, quando tutto era terminato, compresa la discussione, e quando si stava rappresentando ai Carabinieri che cosa era accaduto. In quel frangente lui, come altri, si sono avvicinati per chiedere se era tutto a posto.

Il Pubblico Ministero chiede: Come mai questi ragazzi che ce l’avevano con i No-Tav hanno individuato anche Lei come appartenente a quel movimento.

L’indagato risponde: io inizialmento non ho detto che lo ero, ma quando ho appreso in quella coincitazione che alcuni avevano strappato dei manifesti No-Tav che erano esposti allora mi sono lamentato per quel gesto; non escludo che li abbia anche ripresi aspramente per quel gesto. Al che alcuni di quei ragazzi tornati, inquadrandomi come appartenente a quel movimento, hanno offeso anche me.

Il Pubblico Ministero chiede: Lei è per caso è venuto a conoscenza successivamente in che modo delle gravi lesioni che aveva subito la vittima ********, e che risultano dal fascicolo?

L’indagato risponde: No, ho appreso la notizia dagli atti contenuti nel fascicolo.

Il Pubblico Ministero chiede: Lei ha intimato mnacciosamente le persone presenti di non riferire ai Carabinieri ciò che era realmente accaduto?

L’indagato risponde. No, ho soltanto cercato di placare gli animi ma non ho minacciato nessuno. Avevo come unico obiettivo quello di evitare una ulteriore degenerazione.

Domanda del Pubblico Ministero, suggerita dal Brigadiere ******: Ricorda se per caso tra le persone che sono tornate c’era anche una ragazza?

L’indagato risponde: Non lo escludo, non ricordo.

 Si da atto che il PM procede alla lettura della verbalizzazione riassuntiva e a seguito delle correzioni ortografiche consentirà al Difensore e all’indagato di leggerlo prima della sottoscrizione.

 Il verbale viene sopseso alle 11:40

Il verbale viene riaperto alle 12.08

 L’indagato vuole fare delle precisazioni: “Alla pag 10 quando ho detto di essere rimasto oltre i 2 metri per non essere coinvilto in quella fase particolarmente violenta intendevo dire “molto oltre i 2 metri”

 Non avendo le parti nulla da aggiungere il verbale viene chiuso definitivamente alle ore 12.12

Si allega la cassetta di registrazione il Pubblico Ministero dispone la trascrizione integrale della fonoregistrazione.

Firme: La persona sottoposta alle indagini

L’avvocato Mauro Straini (anche per rinunica dell’avviso di deposito)

Altri presenti: PM- steneotipa- fonoregistratrice – dott.sse **** e ***** tirocinio mirato- Brigadiere Capo*******( Nucleo Informativo Carabinieri di Milano)

compagni di lotta? e di procura!

Cedere molto subito  e capitolare del tutto e di continuo su questa vicenda -inchiesta. Si riassume con la frase dei veterani detta e ribadita (mai al sottoscritto e dopo i danni fatti) ” noi cosa centriamo…”e ( non può mancare) “qualcosa hanno fatto …” dopo aver irresponsabilmente messo nelle mani di un branco di cialtroni 30 enni ”esperti della politichetta più becera centrosocialara e dello studentismo sempre e comunque”…che fanno reiteramente danni su danni dapprima allungando le misure cautelari intercettati con una disinvoltura da boiscout in gita o liceali bene, dissociandosi ma apertamente con un settatio protezionistico (per loro) sostegno a-morale  andando subito e poi  “abbracciati” in tutto e per tutto con l’accusa -procura-giornali e defilarsi poi!La regola ( di loro che hanno 100 comandamenti e non nè seguono manco uno è: “accollare” di tutto a tutti, compresi chi è stato arrestato,seppur in maniera alternata. Financo agli avvocati: ruffianati prima e alle spalle gettare le loro IRRESPONSABILITA’”.Tra i 100 ma… , dubbi… però…una certezza LA SOLIDARIETA’ NON SI PUO’ E DEVE DARE!!!

Primo giorno a freddo negli arresti: ecco le indicazioni nelle liste di militonti della Panetteria occupata: si parla di altre risse…da esaltati parlano (e scrivono) che devono verificare le poche parole dette da un mio famigliare ecc con due in carcere e 20 ignoti: questa è il fatto

In sottolineato le stupende intercettazione cui ne metterò un millesimo giusto per darne il senso e per pena ( ma fingono di non sapere o che sia personalistica la questione quando quasi tutti c’entrano…per altro). Inoltre ho dato legittimità a tal fatto, pazienza, succede, ma l’imperdonabile è che tali soggetti continuano, SU TALE VICENDA, a dire menzogne anche sul mio conto. Sempre essendo con me molto ma molto gentili…un’altra volta scendo sul loro piano ma rispondo!

 MAIL scritta e intercettata H 04 set 2013 – 08:27 appena avvenuti gli arresti

Ha chiamato Bruno (fratello di Lollo)

stessa misura cautelare anche per lui, a quanto si è capito per la stessa roba. Immagino per un’altra rissa sempre quella sera in statale, ma è da verificare.

 

Bruno dice che gli indagati sono circa una ventina, anche questo da verificare.

 seguiranno aggiornamenti.

{Si è visto come hanno aggiornato…}

{Nelle assemblee deliranti visto che è attaccato,”seppur di striscio”, il collettivo universitario che finito per non fare nulla di risposta politica ma personalmente alcuni ed alcune si sono e volevano prodigarsi molto. Giustamente a scagionamento  anche se un pò imprecisi riportano avendo realmente a cuore certe vicende…

19 sett[..]” per quanto riguarda Simo gli è stato imputato il concorso per aggressione. A Lollo invece violenza privata “gravissima” e aggressione con l’aggravante del concorso…Per Simo si spera di ottenere i domiciliari tra qualche settimana, per Lollo ovviamente la situazione è più delicata e la pena minima non è irrisoria purtroppo, ma siamo speranzosi di poter dimostrare l’inconsistenza dell’accusa”

16/09 matt

{proposta, sottoposta agli avvocati ( da loro tenuta in considerazione ), da una giornalista e  a loro sottoposta ..[…]

Gli studenti giustamente riportano che gli avvocati}

“[…]hanno inoltre sottolineato come la situazione è nera, a livello di magistrati e questa cosa, usata in un certo modo potrebbe quanto meno farla diventare grigia…[…]

{sebbene questo può alleggerire le nostre posizioni ( o dico ribaltare le accuse mediatiche ), i caporali decidono di no senza argomentare la bandiera del non fare nulla…i duri e puri…a capire!

16/09/2013{ ecco la sintonia millantata  dai caporalini e la   „linea“di panetteria, a cui evidentemente tutto è concesso}

[…]” riguardo alla proposta della giornalista l’assemblea si è espressa in modo unanime di non voler accettare la proposta[..]” {tra l’altro  l‘unanimità è solo millantata ma passa senza sforzi passa la “linea” opportunistica e di padroncini delle vite altrui}

15/062013 {gli studenti rimarcano che si rapportano,ma devono “scagionarsi” dall’accusa di prendere decisioni per altri. Da chi poi lo fa e faveva realmente…in panetteria occupata e chi li seguiva, avevano,l’odio per chiunque tentasse di affrontare fuori dalla loro portata(acccusatoria per altro) la situazione il ….}

“[…]vorrei chiarire tanto per cominciare l’intento[..] Non ho preso nessuna decisione e tantomeno l’ha fatto l’Ex – Cuem[…]Non ho nessuna decisione da prendere decisioni sulla testa di altri[..]

Sempre gli studenti a cui non tornano i conti…

15/092013

[..]Però dire che in questa situazione solo i compagni dell’Assemblea e della Panetteria possano avere voce in capitolo, mi sembra un errore[..]

Insomma la situazione è grave. Ma il rettore se ne è uscito con cose pesanti...“[..] prevarrà la minoranza o maggiornaza silenziosa che impone di non prendere posizione neanche su questo: li   pure un giornale della tanto “osannata e nemica stampa borghese” ci difende e prende posizione sulla strumentalizzazione del Rettore o meglio ” managerone fanatico dei tornelli, telecamere e ronde di sicurezza pagate all’Universita” (li il fatto  quotidiano..)

13/09/2013{ caporali che danno indicazioni loro…la retorica e la bassezza è disarmante}

è capitata..fatalità: si maledice un’imputato, o tutti e due[..]”Dato che questa storia è capitata a Lollo e a Simone ( e che avevamo intravisto suonare un campanello d’allarme)[…]

altra mistificazione e confusione e poi la privatizzazione della solidarietà, anzi quella no , meglio cavarsela con un non meglio precisato sostegno. E quale campanello d’allarme?..ecco il partitino che poi quando c’è da prendersi qualche responsabilità parte a scaricabarile…

iI compagni di Simone e Lollo sono la Panetteria Occupata e l’Assemblea di Scienze Politiche in quanto sono le raltà attraverso le quali i due fanno politica nel bene o nel male“[..] a parte che ne dell’uno neppure dell’altro faccio parte, anche se fosse non sono le uniche realtà che devono prendere posizione e la seconda( coll studentesco almeno la prende )non siamo noi attaccati e lo rafforza dal come dice tizio…da bravi politicanti si autolegittimano “[..] perchè i soggetti strumentalizzati, come ha fatto giustamente notare****, non sono Lollo e Simone, ma le realtà politiche[…] ” il partito decide che non siamo in primis io e Simone i soggetti strumentalizzati ( si mia sorella allora )c i si stizzisce a priori su altri nella sorta di derby di vecchi rancori, si nega addirittura che c’è anche un’attacco a due compagni in carcere…fantasticando quando conviene un attacco identitario, e neanche saranno in grado di dare una risposta..

 Subito guardinghi e chiusi con tutti con la scusa che ci userebbero quasi come se l’attacco politico e poi giudiziario venisse da altre realtà…e alla faccia del consultarsi, si svia l’argomento centrale per buttarla in caciara e su presunta irresponsabilità di altre realtà ( fornendo indicazioni all’accusa ad arrestare altri….GRAVISSIMO E COSA REITERATA telefonicamente,messaggini,mail ecc)sempre dando pseduo indicazioni alla procura…tant’è ,che almeno almeno una frase , in questo torbitume, il “gran capo” chiarisce l’ovvio e in maniera netta”gli arresti li fanno i giudici non le altre realtà“{..} Ma altri riprendono[..]”Se la condizione di Lollo e Simo deve fornire loro -OCCASIONI PER MOBILITARSI- PARLANDO DI SOLIDARIETA’ VERSO DUE COMPAGNI IN UNA VICENDA BEN POCO POLITICA , CREATASI ANCHE GRAZIE ALL’IRRESPONSABILITA’ PIU’ TOTALE NELL’ORGANIZZARE INIZIATIVE IN UNIVERSITA’ DAI -SOLIDALI- ALLORA DICO NO ( E SENZA GRAZIE). Su questo bisogna essere categorici“[..]Il problema di ORGANIZZAZIONE POLITICA è quello che riguarda l’Assemblea e la Panetteria Occupata e NON LA DISCUSSIONE SULL’OPPORTUNITA’ DI FARE TESTI PER LOLLO E SIMO O CONFERENZE STAMPA?????con i giornalisti” si palesa il prendere decisioni sulla testa nostra con tutti i pretesti per primo maledicendo chi ha organizzato una festa, la visione che la vicenda per la Panetteria Occupata non è politica ( pure rivendicata mai a noi chiaramente)e che solidarietà non si può e soprattutto non si deve dare[…]” Sia l’uno che l’altro è già assodato dall’assemblea in Panetteria che non si farà“[…]

ci si stizzisce perchè altri intenamente fanno notare che anche gli avv hanno una presa di posizione[…]” Ma chi fa politica in questa cazzo di città, i compagni o i loro avvocati?” Il testo degli avvocati è condiviso DA PUNTO DI VISTA LEGALE perchè cerca di far scontare a Lollo e Simone meno tempo possibile in carcere oltrechè a condannarli alla minor condanna per una storia che non ha niente di nobile e politico“[…] Sempre complicanze per assodare di non fare nulla. Riprende il testo avvocati dicendo che è un punto di vista legale ( dei bravi tecnici) mentre invece omettono di dire che è una chiara presa di posizione. Meno tempo da scontare come se uno scritto di solidarietà senza il resto bastasse ( ovvero presa di posizione e-o vedere che risposta dare, ma preferiscono il nulla e”continuare la lotta..”quale?) ..”i rivoluzionari delle assemblee” danno per scontato la condanna (seppur minore spera lo scrivente)ma per loro la condanna c’è (d’altronde dice e scrive campanelli d’allarme)…  oltre che a rafforzare che la storia non “ha nulla di nobile o politico”..Sempre elementi alla Procura, difficoltà contro di noi E’ chiaro che una baruffa non ha nulla di politico in se ma l’inchiesta, anche se lo ignorano completamente, chiaramente si se no siamo alle caricature fataliste ecc. Ecco le altre indicazioni .

ALTRA MAIL

[..]Non è mica condiviso perchè risponde alle esigenze politiche della Panetteria Occupata ( e immagino anche a quelle dell’Assemblea) Le esigenze politiche della Ex Cuem , Pizzeria Occupata, di Sinistra Critica e del Cantiere non so quali siano e non è mia priorità conoscerle.[..] indicazioni continue sul non fare nulla, quelli neanche li voglio conoscere, tuti riformisti in pratica tranne loro, che intanto non prendono parola e con due compagni in carcere parlano e scrivono di esigenze loro, come del resto hanno continuato a fare!

15/09/2013

Sempre guardinghi nel derby eterno dei vecchi screzi ed addirittura stizziti che altri vogliano discuterne almeno. Poi era già tardi per loro, 2 giorni prima, vengono pubblicamente attaccati i nostri avvocati, criminalizzati gli studenti che si mobilitano, attaccati noi che siamo” indifendibili” sta volta un baronetto universitario e per i “caporali della Panetteria Occupata”è tardi…ora si maledice anche l’ex- cuem che cerca di fare qualcosa e dare una risposta

ALTRA MAIL

“[….]intanto mi suona un pò strana, questa esigenza dell’ex Cuem di discutere su una eventuale campagna di controinformazione sui due arrestati, e addirittura di chiamare conferenze stampa propiro nel momento in cui della questione non ne parla più nessuno:

15/09/2013 credo che un volantinaggio sulla faccenda non sposterebbe di 1 millimetro la situazione dei 2 ,e una conferenza stampa sarebbe addirittura controproducente.“[…]

dopo due settimane troppo tardi per loro , meglio far scrivere giornali, tg ecc senza dare ostacoli , tanto in carcere siamo noi mica loro…con una retorica da assessorucoli di provincia ( ecco chi va dietro i giornali per ergersi a purista), gli stessi che dopo l’inconludenza palese, scavalando la propria realtà propongono ai miei famigliari( che rispondono no e senza grazie) 5 mesi dopo!!!!un banchetto di 5  persone e eventualmente l’avvocato andando a dire che ,parole loro “non è una montatura perchè c’è la testa aperta, che chi ha organizzato la festa sono tutti degli sciroccati, che Simone crea casini e deliri, che glil’avvocato ( senza dirglielo) pussono essere coinvolto dalla pagliacciata per altro dopo averli dipinti come „due deficienti idealisti“, perchè l’unico obiettivo è il quartiere dove abito ( che li hanno mai messo in dubbio realmente ed hanno espresso solidarietà alla mia famiglia) .LO SQUALLLORE NON HA LIMITI, meglio un pò di “comizietti da strapazzo che dicono tutto e il contrario di tutto”

Si continua a sottolineare il concetto privatistico dell’improbabile sostegno e spingere per la desolidarizzazione da parte di tutti[…] dovremmo dire a questi compagni che di Lollo e Simo si occuperanno le raltà politiche alle quali appartengono, e non altri.”[..] si è visto dico io!

[…]” La questione è politica e come tale va gestita“[..]  si è visto come” l’hanno gestita”. […] “ma il passaggio rissa/ strumentalizzazione/attacco politica/ risposta politica / va indagato a fondo, approfondito , prima di tutto in ciò che non esce nei comunicati pubblici, che nel caso specifico è il comportamento dei compagni durante l’iniziativa politica in università [..]

Da mail pubbliche a 13 giorni dagli arresti, scrivono ( gli ispettori di movimentisti)che ancora bisogna indagare,….che hanno indagato sti sciroccati? Ecco chi la PANETTERIA OCCUPATA ha dato in mano il Comitato a trucco,mai nato chiaramente perchè ci si è opposti ad essere in mano al calunniatore ( nel migliore dei casi) di turno..…ecco il doppio processo ( tutto alle spalle nostre e mentre siamo in carcere ) della Panetteria Occupata, mi piacerebbe sapere l’esito delle loro indagini!!!. Come fanno i peggiori  sindacalisti confederali, per non essere troppo offensivi, che fino all’ultimo e fino a che non sono sicurissimi, non si spendono ( dopo che dichiariamo l’estraneità ai fatti il terzo o quarto giorno davanti al gip…) Poi si inizia a parlare di comportamento specifico. E meno male che sono per tutelarci, difenderci ecc alludendo continuamente e rinforzando le tesi d’accusa. Ecco i caporali della Panetteria Occupata e non mi dilungo sul cosa dicono ancora in giro, dopo aver disertato il processo e fatto le comparsate per dare la presenza  e durante la nostra carcerazione “aver divulgato la posizione che la solidarietà non si può e deve dare, perchè per loro e la Procura, c’è una testa aperta addebitata a noi”!!!!

ALTRO CHE SCRIVE

Da notare il paragrafo in cui si dice che non è stata un’aggressione ma una rissa… Anche fosse vero, metterci sullo stesso livello di “alcuni ragazzi”, “ultras”, “discotecari”, abbassa un po’ le aspettative di cambiamento della società (che queste categorie non hanno) proprie dei compagni che occupano le facoltà e che ci fanno politica dentro… Però ci dispiace per il ragazzo che si è fatto male, come se fosse caduto dalle scale.”

Sempre l’allegra banda di guardinghi alla Panetteria occupata apertamente scrivono nel contestare anche la forte presa di posizione di smascheramento di tale operazione da parte dei co-imputati nel cosidetto processone Notav che da subito hanno espresso forte solidarietà a me e Simone! L’ultima riga ( in un colpo solo ) si contesta un’espressione che senza volere è stata uguale utilizzata in comunicato imputati, avvocati e  e la mia lettera pubblica. Chiaramente de contestualizzanddone e storpiandone il senso…quest’ennesima elucubrazione chiarisce poi la LORO interpretazione filo Procura di PESTAGGIO!  ….. chi ha l’aspettativa del cambiamento della società è appiattito filo-procura e giornali ( pure “il giornale” darà questa contestazione) …Nel senso che l’attacco de “il giornale” era alla raccolta firme per il precedente arresto, come processare due volte… ( processone No tav )…”La sinistra che difendeva i No tav…” o qualcosa di simile attaccando la raccolta firme per la nostra liberazione fatta un anno e mezzo prima da alcuni esponenti di “sinistra e delle associazioni”

QUESTO PRIME DUE SETTIMANE pensare  il resto

POI ENTRANO DI SCENA I VERI CAPI:

INTERCETTAZIONI e OSCENI DIBATTITI A TRUCCO TRE MESI DOPO sostegno o che fare?

– SE FARE UN COMUNICATO  PER ENTRAMBE, nel caso di solidarietà per primo alla {presunta vittima } ovvero, uno dei due che ci hanno fatto formalmente arrestare; e nel caso anche a noi ma imprescindibilmente egato a questo soggetto

– NOI ( CoME PANETTERIA ) CHE  CENTRIAMO IN STA STORIA…CERTO E NOI NEPPURE!!!…questo dopo aver creato campagna di protezionismo ( come fossero beghe di spazi sociali)e desolidarizzazione e clima torbitume…I „GIOCHI“ ERANO GIA‘ FATTI PER LORO a 3 mesi ( e subito ) dagli arresti…nemmeno consequenziali al lettera documento sul ( poi si discuterà..da parte nostra massima volontà di discutere…non è la vostra colpevolizzazione die fatti specifici…ecc) ANZI più vanno avanti e più capiscono che

Da dove la prendono escono le LORO cantonate…Ecco la “linea Panetteria” …fare danni, non creare minima discussione e defilarsi, RIMOZIONI, e qualche calunnia ma col sorriso …..aspettando ,che il tempo aggiusti le cose..UN GRANDE RINGRAZIAMENTO ALLA PANETTERIA OCCUPATA PER LA DOPPIA, TRIPLA GALERA!!!!!

testi d’accusa ri convocati dal PM 2 gg prima interrogatorio

pre scriptum: la parte tra le parentesi graffe è aggiunta del sottoscritto per far capire le parti in causa e non pubblicare nomi

2 giorni prima del nostro interrogatorio ( noi eravamo chiaramente ignari), il PM riconvoca i testi d’ “accusa”

 Per collocarli diciamo 1° gruppo: presunta vittima accusatore ritrattatore chi era con la presunta vittima ragazza che disconscerà i verbali precedenti d‘accusa.

C/o  Nucleo Informativo carabinieri 24 sett 2013

Verbale di ***** { presunta vittima }

[…]

Carabinieri: Conosceva  altre persone alla festa.

{*****Presunta vittima}:  No, tutte le persone che erano li presenti non ho avuto modo di vederle in altre occasioni.

Carabinieri: prima della sua aggressione è venuto conoscenza di un eventuale rissa berificatesi all’interno dell’università o nelle adiacenze di essa? Se si specificare tra chi e per quali ragioni.

{*****Presunta vittima}: No, non ho saputo e non ho assistito ad altri alterchi.

 Carabinieri: La persona con cui ha avuto a che dire per la scritta sul cartellone o le persone che poi l’hanno aggredita, le conosceva? Ha avuto modo di vederle in altre occasioni?

{*****Presunta vittima}: Non conoscevo nessuna di queste e che io ricordi non le ho incontrate in altre occasioni.

Non ho altro da aggiungere ne modificare.

Di quanto è verbale, letto, confermato e sottoscritto in data di cui sopra.

{Altra convocazione TEST **** colui che era con la presunta vittima e mai ci accusa} C/o Nucleo Informativo carabinieri 23 sett 2013

Il giorno 23 settembre […]

[….] ad integrazione di quanto già riferito in data 10 aprile 2013, dichiara quanto segue1-/

Sono giunto alla festa in università assieme al *******{ prsunta vittima} verso mezzanotte ed all’interno era tutto tranquillo. Durante la permanenza alla festa, con il *******{presunta vittima}, non mi sono mai perso di vista se non per qualche momento. Prima dell’aggressione di cui ho riferito, non l’ho visto litigare con altre persone.{ spontaneamente o senza domande a verbale riferisce di non averlo visto litigare?}———————–

DOMANDA: all’interno dell’Università o nelle adiacenze di essa, in precedenza, avete avuto altri diverbi o litigi?

 RISPOSTA: Come ho già precisato no.

 DOMANDA: Conosceva altre persone alla festa?

RISPOSTA: No tutte le persone che erano presenti non ho avuto modo di vederle in altre occasioni.

DOMANDA: Il *******{presunta vittima} aveva segni di aggressione prima di arrivare alla festa in università?

RISPOSTA: già ai tempi condividevo con lui l’appartamento, quindi posso escludere  categoricamente che avesse segni di aggressione sul corpo, prima dei fatti cui ho già riferito.

Non ho altro da aggiungere nè da modificare[…]

 {Altra convocazione } C/o Nucleo Informativo carabinieri

{accusatore e dopo settimane ritrattatore}

 Il giorno 24 settembre 2013, in Milano[….]

[…] il quale viene sentito in ordine ai fatti verificatisi il 15 febbraio 2013 presso l’Università Statale di Milano in via[…] relativamente alle percosse subite da ******{presunta vittima}, ad integrazione di quanto già riferito in data 12 aprile 2013, dichiara quanto segue:-/——

Sono giunto alla festa in università verso le 23:00/23:30 circa. Verso le ore 00:00 ho incontrato il *****{presunta vittima}, con il quale mi sono intrattenuto in conversazione. All’interno era tutto tranquillo e non ho avuto modo di percepire eventuali problematiche di sorta.————-

DOMANDA:- le risulta se sia verificata nell’università o nelle vicinanze, prima dell’aggressione di cui ha già riferito, un’altra rissa? Se si leio o ****{presunta vittima} ne siete stati coinvolti?

RISPOSTA: assolutamente no, tantomeno mi è stata riferita una situazione del genere.

DOMANDA: Conosceva altre persone alla festa?

RISPOSTA: Giunto alla festa mi sono fermato con ******{presunta vittima} ed altre persone conviventi, quindi non ho avuto modo di incontrarre altre persone a me conosciute.————————–

DOMANDA: Quando ha incontrato ******{presunta vittima}, prsentava segni di pregresse aggressioni?

RISPOSTA: No[…] tantomeno lo stesso ha avuto modo di riferirmi di altri diverbi avuti quella sera { non chiedono dopo, giorni o settimane successive dato che comunque si fa refertare 2/3 settimane dopo}

DOMANDA: Le persone di cui ha avuto modo di riferire precedentemente, cioè il ragazzo di colore e il tipo con gli occhiali, le aveva incontrate in precedenza e le conosceva?

RISPOSTA : No erano completamente estranee.

Non ho altro da aggiungere nè da modificare.

c/o Nucleo Informativo Carabinieri 24 sett 2013

Verbale ****{ex coinquilina – accusatrice/ritrattatrice, che a processo disconoscerà le sue firme su gran parte delle dichiarazioni}.

Il giorno 24 settembre 2013[….]

[…]la quale, sentita in ordine dei fatti verificatesi[…] relativamente alle percosse subite da ******{presunta vittima}, ad integrazione di quanto già riferito in data 18 aprile2013 dichiara quanto segue:-/——

Sono giunta alla festa in università insieme al mio amico******{altro teste} ,ed all’interno, dove era tutto tranquillo, ci siamo riuniti in un primo momento con ******{presunta vittima} e *****{colui che era con lui e mai accusa} . Il ******{presunta vittima} non presentava segni di eventuali aggressioni pregresse e durante la mia permanenza all’interno non ho saputo di eventuali aggressioni o litigi.——————–

DOMANDA: quindi lei in relazione alla sera dei fatti per cui è stata sentita, non ha saputo di altre eventuali risse all’interno dell’Università o nelle adiacenze di essa?

RISPOSTA :Come ho già precisato, no e durante la mia permanenza non ho avuto modo di notare nulla d’irregolare prima dei fatti di cui ho già fornito testimonianza.

DOMANDA:  ******(presunta vittima) quando siete usciti di casa per andare alla festa, presentava segni eventuali pregresse aggressioni?

RISPOSTA : No, già ai tempi si condivideva l’appartamento quindi posso riferire con certezza che non aveva già segni di percosse prima dell’aggressione.

DOMANDA: Conosceva altre persone alla festa?[…]

RISPOSTA: No non conoscevo nessuno alla festa […]

Non ho altro da aggiungere ne da modificare

Di quanto è verbale, letto, confermato e sottoscritto in data di cui sopra.

 

{Per collocarli, 2° gruppo : ovvero chi ci sacagiona e-o chi mai accusa}

 Verbale c/o Carabinieri ********{chi chiama i carabinieri la sera e mai ha accusato nessuno}

 Il giorno 23 settembre 2013,[…]ad integrazione di quanto già riferito in data 1° giugno 2013, dichiara quanto segue :-/———–

Sono giunto alla festa in università insieme ai miei tre amici e mi sono intrattenuto per circa una mezzoretta, all’interno era tutto tranquillo e non ho saputo di precedenti risse o litigi, ho deciso di abbandonare la festa per miei motivi.—————————

DOMANDA: Quindi lei in relazione alla sera dei fatti per cui è stato sentito, non ha saputo di eventual i risse all’interno dell’università o nelle adiacenze di essa?

RISPOSTA: Come ho già precisato , non ho avuto modo di sapete di altri eventuali problemi verificatesi pra del mio arrivo. Durante la mia permanenza non ho avuto modo di notare nulla di irregolare.

DOMANDA: Prima della sua richiesta d’ntervento alle Forze di Polizia aveva già notato il ******{presunta vittima} o qualcuno dei suoi aggressori alla festa?

RISPOSTA: No, sono rimasto con i miei amici e non ho avuto modo di notare altre persone.Come ho già detto, tutto era tranquillo nell’atrio dell’università ove si svolgeva la festa.

Non ho altro da aggiungere ne modificare.

Di quanto è verbale, letto, confermato e sottoscritto in data di cui sopra.

 

{Altri, nel gruppo che non accusano, versioni simili….}

C/o carabinieri Nucleo informativo[…]

Il giorno 24 settembre 2013,[….] ad integrazione di quanto già riferito in data 3 giugno 2013, dichiarava quanto segue:-/ ——————–

 

Sono giunto alla festa in università insieme ai miei tre amici, all’interno era tutto tranquillo e non ho saputo di precedenti risse o litigi.—————

 

DOMANDA: quindi in relazione alla sera dei fatti per cui è stato sentito, non ha saputo di altre eventuali risse all’interno dell’università o nelle adiacenze di essa?

RISPOSTA: Come ho già precisato , non ho avuto modo di sapere di altri eventuali problemi verificatesi prima del mio arrivo. Durante la mia permanenza ho potuto notare solo un giovane in evidente stato di alterazione che inveiva con frasi ingiuriose verso le persone a me sconosciute. Lo stesso non presentava segni di aggressione.{ si riferisce alla presunta vitima}.

 

DOMANDA: Prima della richiesta dell’intervente alle Forze di Polizia aveva già notato il ragazzo che è stato aggredito o qualcuno dei suoi aggressori alla festa?

RISPOSTA: No, come ho già detto io non ho assistito all’aggressione.——–

Non ho altro da aggiungere nè modificare

 

Altri, nel gruppo che non accusano, versioni simili….}

C/o carabinieri Nucleo informativo  […]

 Il giorno 24 settembre 2013,[….] ad integrazione di quanto già riferito in data 3 giugno 2013, dichiarava quanto segue:-/ ——————–

[….] Sono giunto alla festa in università, [….] nella serata a cavallo del 14 e 15 febbraio insieme ai miei aamici*******,*******,*******{i due precedentemente convocati} mi sono per circa intrattenuto mezz’ora,all’interno era tutto tranquillo e non ero a conoscenza […]

DOMANDA: quindi in relazione alla sera dei fatti per cui è stato sentito, non ha saputo di altre eventuali risse all’interno dell’università o nelle adiacenze di essa?

RISPOSTA: Come ho già precisato , non ho avuto modo di sapete di altri eventuali problemi verificatesi pra del mio arrivo. Durante la mia permanenza non ho avuto modo di notare nulla di irregolare.

DOMANDA: Prima della sua richiesta di intervento alle Forze di Polizia aveva già notato il *******{presunta vittima} o qualcuno dei suoi aggressori alla festa?

 RISPOSTA: No, sono rimasto con i miei amici e non ho avuto modo di notare altre persone.

Preciso di non aver conosciuto precedentemente la vittima dell’aggressione nè le persone coinvolte.

Non ho altro da aggiungere, nè modificare a quanto sopra scritto.[…]

Primi verbali test d’accusa

PRIMI INCARTAMENTI-VERBALI dei test d’accusa avvenuti mesi dopo festa”incriminata” del 14 febbraio 2013 e prima degli arresti 03-04/settembre/2013. Verbali a partire da fine febbraio e giugno 2013

pre scriptum:

la parte tra le parentesi graffe è aggiunta del sottoscritto per far capire le parti in causa, perchè non mi interessa, nonostante tutto, pubblicare i nomi dei nostri “denuncianti”.

Ta le parentisi quadre e puntini [….] le omissioni che per brevità non inserisco.

 

27 febbraio 2013****** {presunta vittima} c/o posto di Polizia dell‘ Ospedale di Varese.

[…] verso mezzanotte del 14/02/2013 con il mio amico { teste chiamato dall‘accusa che non ci addebita nulla fin dal primo momento..}, con il quale condivido l’allogio di Milano[..]

[..]stavo disegnando su un manifesto con sfondo bianco e scritte nere, riguardante prigionieri politici comunisti ma io non volevo offendere la sensibilità di nessuno[..] Venivo avvicinato da un ragazzzo a me sconosciuto, con il quale nasceva un battibecco quando mi chiedeva se mi interessassero i prigionieri politici e mi sferrava uno spintone. Io a mia volta lo spingevo per reazione.[..] {descrizione, di questo ragazzo che, palesemente  e accettata da tutte el parti in causa, non corrispondente nè al sottoscritto nè al co-imputato}.

Venivo colpito più volte[..] cadevo a terra intontito, venivo trascinato all’esterno[…] ho simulato di cadere a terra incosciente ed a questo punto qualcuno di loro si rivolgeva agli altri dicendo „ Oddio l’abbiamo ammazzato e li sentivo allontanarsi. Poco dopo mi rialzavo ed in quell’occasione mi ritrovavo a fianco del mio coinquilino, col quale facevo rientro all’alloggio. Da quanto poi ho saputo il giorno seguente, poco dopo sarebbe intervenuta una pattuglia della Polizia, ma io ero appena andato via, e nel corso dell’intervento avrebbero sorpreso un ragazzo che davanti a loro stava prendendo a calci una persona presente. Il giorno seguente[..]mi sono presentato al Pronto Soccorso di—-Varese[..]

{1° Dai giornali, referti, atti di dibattimento e per sua ammissione è 2 settimane dopo }

2° {Tra l altro, per sua ammissione non vede la pattuglia dato che era andato subito, al processo dirà che vagamente l’ha vista, dirà che vide noi imputati conversare con gli agenti e il suo amico – accusatore/ritrattatore}“

[…] Dei miei aggressori non sarei in grado di riconoscere nessuno perchè i fatti si sono svolti velocemente ed io ero confuso dai colpi ricevuti.

 

2 versione ********{presunta vittima } 10 aprile 2013 c/o Carabinieri commando via Moscova Milano

[…] stavo disegnado su un manifesto con pennarello riguardante prigionieri politici comunisti, venivo avvicinato da un ragazzo con il quale nasceva un battibecco. Lo stesso mi chiedeva se mi importasse qualcosa dei prigionieri politici e subito mi spingeva ed io per difendermi facevo lo stesso. Immediatamente, si avvicinava un gruppo di circa venti ragazzi che iniziavano a colpirmi[…] riuscivo ad arrivare poco prima del portone di uscita dell’Università e mentre cadevo per terra, gli stessi continuavano a picchiarmi con calci e pugni.

In particolare, ricordo come già riferito da denucnica { FALSO nella prima versione sua tra l’altro, non aveva neppure notato nessuno di noi accusati } un ragazzo di età apparente di anni 30 circa, di corporatura corpulenta, di colore, di probabili origini africane, indossante nella fattispecie un cappellino con visiera di colore bianco e degli occhiali di forma rettangolare,{ dal non ricordarsi nulla ora tutti i dettagli dettagliati al fine del mio riconoscimento!} il quale partecipavaalle percosse da me ricevute.

Intendo specificare che circa due giorni dopo l’accaduto, mi trovavo con un mio amico di nome *****{accusatore-ritrattatore} di cui non ricordo il cognome, ma so essere uno studente dell’Accademia di Brera come me, il quale mi riferiva che subito dopo il fatto da me sopra descritto, l’individuo di colore si avvicinava a lui, sferrandogli qualche calcio, senza alcun motivo. Mi riferiva, altresì, che detto episodio avveniva mentre la pattuglia dei Carabinieri si trovava sul posto poichè appena giunta. { qui entra in contrasto con la prima e seconda annotazione dei carabinieri che dicono espressamente di non aver notato nulla di particolare al momento del loro intervento }

..I Carabinieri, sempre da quanto raccontatomi da *****{accusatore -ritrattatore} li identificavano entrambi. In quel momento,*****cercava di raccontare loro quanto accaduto ma il ragazzo di colore che aveva partecipato al pestaggio, interveniva cercando di fare intendere che non era accaduto alcunchè di interesse.

..il mio amico******{ accusatore-ritrattatore} lasciava il posto, mentre il ragazzo di colore si intratteneva con i Carabinieri, motivo per cui il mio amico ***** **mi ha riferito credere che il ragazzo di colore fosse stato accompagnato per accertamenti in caserma, ma su questo, lui stesso non ne era sicuro.{ il sottoscritto si intrattiene perchè, fornisce i documenti richiesti dai cc che dovevano giustamente annotare i dati di qualcuno presente,mentre l’amico della presunta vittima ,dopo aver dato la versione verbale per altro non acusatoria, va via e senza fornire documenti perchè disse che ne era sprovvisto, da solo tranquillo, il resto suggestioni varie}

3 versione { presunta vittima } 28 giugno 2013 c/o Carabinieri commando via Moscova Carabinieri Con questa volta domande a verbale..

Io non ho mai frequentato la statale o i gruppi politici all’interno del predetto Ateneo…

DOMANDA: Sa descrivere il ragazzo con cui ha avuto il diverbio[..]?

RISPOSTA: [..]Posso solo dire che indossava una maglietta gialla[…]{fatto accertato anche allora, che non si trattava nè del sottosrcritto nè del mio co imputato}

DOMANDA: Si, ricorda cosa stava disegnando sul manifesto?

RISPOSTA: Assolutamente no[..]

DOMANDA Prima dell’episodio ha mai incontrato i suoi aggressori?

RISPOSTA: No[…]

DOMANDA: Dopo l’episodio qual’è il rapporto con i conviventi? { testi chiamati dall’accusa }

RISPOSTA : Attualmente non troppo belli ma solo per divergenze di abitudini e di pura convivenza.

DOMANDA: Può precisare il decorso medico-sanitario che lo ha interessato dopo l’aggressione?

RISPOSTA: Dopo l’aggressione, visto che la zona interessata e l’occhio destro continuavano ad essere gonfi e doloranti, mi sono recato all’ospedale di Varese, dove mi hanno diagnosticato la frattura del seno frontale[…]

 

1.a Relazione di P.G.Maresciallo****e appuntato******  intervenuti dopo la chiamata per la rissa( prima annotazione della pattuglia carabinieri ginta sul posto) 15/02/2013

 

[..] su disposizione della Centrale Operativa ci portavamo in alle ore 03:05 in questa via Festa del Perdono per una riferita lite. Giunti sul posto constatavamo la presenza di un gruppo di ragazzi senza però rilevare nulla di anomalo e/o situazioni di pericolo per le persone presenti e/o turbative all’Ordine Pubblico.Sul posto identificavamo due soggetti intenti a discutere tra loro, gli stessi ci riferivano che qualche minuto prima vi era stata una discussione un pò animata ma che la stessa era terminata bonariamente. Si soggiunge che durante l’intervento giungeva sul posto in ausilio anche la Mobile di Zona dipendente del Nucleo Operativo della Compagnia carabinieri Milano Duomo. Aggiornata la Centrale Operativa sull’accaduto, riprendevamo regolare servizio

Le persone da noi identificate erano:

****{accusatore ritrattarore}  sprovvisto di documenti;

Minani Lorenzo Kalisa [..] C.I. nr{…}

 

2.a Relazione Maresciallo di P.G.******e appuntato******  {intervenuti dopo la chiamata per la rissa . Versione 27 giugno 2013 carabinieri pattuglia giunta sul posto qualche  integrazione ,stranamente, dopo che ci sono stati i verbali di accusa di Aprile }

Ad integrare quanto dichiarato nella precedente relazione e allegata all’O.S. intendiamo precisare[…] individuavamo 2 gruppi, uno più numeroso, posto vicino alla predetta entrata,composto da circa 40 ragazzi, ed uno composto a 5/6 ragazzi che si trovava circa 20 metri prima del folto gruppo. Ad una più attenta valutazione notavamo che tra il gruppo più piccolo vi erano due ragazzi, uno di carnagione chiara ed un altro di carnagione scura, che intenti a discutere in maniera animata, accompagnavano il discorso gesticolando in modo nervoso, senza però venire a contatto[..]

Avvicinatici al gruppo chiedevamo pertanto ai due se ci fossero stati particolari problemi alla festa, entrambi ci riferivano, con tono arrogante, che non vi era motivo per cui una pattuglia dovesse essere li e che potevamo andare perchè era tutto tranquillo. Nel frattempo giungeva anche la pattuglia******Giova precisare che il ragazzo chiaro di carnagione {accusatore-ritrattatore}, sempre con tono arrogante, riferiva agli scriventi che qualche tempo prima, non precisava l’ora però, vi era stata una lite che era terminata bonariamente, mentre il ragazzo scuro di carnagione, comunicando la stesssa cosa, si intratteneva a lungo accanto all’auto di servizio.[…]

Aggiornavamo la C.O. e riprendevamo normale servizio.

Teste chiamato dall’accusa { colui che era con la presunta vittima e mai, ci ha accusato } c/o Carabinieri commando via Moscova Milano.

Il giorno 10 aprile 2013 presso gli uffici dei Carabinieri…

[..] mi sono recato al festa con il mio amico *****{presunta vittima}[…]..ad un certo punto notavo che il mio amico, che precedentemente si trovava all’interno, giungeva al di fuori dell‘ Università circondato da un gruppo di circa venti persone che lo percuotevano accanendosi su di lui . in quel momento mi avvicinavo per vedere cosa stesse accadendo ma anche io venivo circondato da circa cinque persone di cui uno mi colpiva con un pugno[..]successivamente tutto il gruppo si allontanava e rimanevo da solo al di fuori dell’università. Nella fattispecie vedevo il mio amico con la faccia gonfia e livida che si avvicinava a me, preoccupato , decidevo di tornare a piedi a casa insieme al mio amico.

Non sono in grado di descrivere ulteriori dettagli in merito alla vicenda in quanto in quella circostanza avevo bevuto iperalcolici durante la festa, inoltre , il forte shock subito in seguito mi aveva traumatizzato. L’indomani mattina il mio amico ******{presunta vittima} mi raccontava di essere stato accerchiato durante la festa, poichè, aveva scritto qualcosa su un manifesto all’interno dell’Università. Tale atto aveva dato fastidio ad un ragazzo che lo aveva picchiato portandolo al di fuori dell’Istituto. Successivamente alle percosse subite non ho inteso recarmi presso un ospedale per le cure del caso, pertanto non ho sporto formalmente denuncia nè dispongo di referto medico. Non sono in grado di riconoscere alcuno degli individui che hanno picchiato il mio amico nè i miei aggressori.

{ACCUSATORE-poi RITRATTATORE}c/o Carabinieri commando via Moscova Milano

 Il giorno 12 aprile 2013 alle H 13.00 { Le precedenti sue ricostruzioni ai carabinieri che lo interrogano, in cui non ci accusa, non sono verbalizzate. Cosa che emergerà con chiarezza al processo dibattimentale. Oltre a quella formalmente ufficializzata un “particolare“ dell‘imponente attività investigativa non verbalizzata}

Premetto col dire che sono uno studente universitario c/o l’Accademia di Brera.Verso la mezzanotte del 14 febbraio( giovedì) mi sono recato presso l’Università Statale [..] per partecipare ad una festa in maschera che si teneva nell’atrio. Specifico che sono andato alla festa da solo ma che ivi incontravo il mio amico *******{presunta vittima} ed altri conoscenti.Verso le 01,30 circa ,del 15 febbraio 2013 mi trovavo assieme a *****{ presunta vittima}.Ad un certo punto, dopo averlo perso di vista per qualche attimo vedevo quest’ultimo circondato da un gruppo di circa venti persone che lo spingevano con forza fino a scaraventarlo con forza fuori dall’Istituto. Durante il percorso lo percuotevano ed io notando ciò ed essendo preoccupato, seguivo il gruppo. Ricordo chiaramente che tra le persone che avevano preso parte al gruppo che lo spingeva al di fuori della sede scolastica, vi era anche un individuo di colore, di probabile etnia africana, indossante un cappello con visiera di colore bianco, che materialmente partecipava all’azione ,sebbene non ricordo se colpisse o meno il mio amico ed un’ altro ragazzo di età apparentemente di anni 25/30 di altezza 170 cm ,di corporatura medio magra con barba incolta rada, indossante occhiali da vista ed un cappellino di lana che sarei in grado di riconoscere[..]Giunti al di fuori,dopo che questi avevano smesso di percuoterlo, soccorrevo il mio amico che aveva il volto completamentte coperto di sangue{ anche la presunta vittima prima e a processo ammetterà che sangue non c’era}[….]Successivamente, dopo essermi assicurato sulle condizioni ed averlo lasciato con altri suoi conoscenti presenti all’evento, mi avvicinavo alle persone coinvolte che si trovavano ancora fuori.{ coinvolte per lui e quello che raccontò alla presunta vittima giorni dopo, altri presenti testi,chiamati dall’accusa,dicono che sono spariti già tutti dopo la rissa i coinvolti o chi era a separare Chiedevo pertanto, al gruppo che si era ridotto, la motivazione di tale gesto. Fra questi si avvicinava il ragazzo di colore su menzionato che con fare aggressivo mi diceva [..]{ora da aggressore diventa nella sua testimonianza aggredito} mi avvicinavo a lui senza toccarlo, ma i suoi amici , fra cui vi era il ragazzo con gli occhiali e la barba che sarei in grado di riconoscere, mi circondavano incitandomi a lasciarlo stare data la sua condizione nervosa e aggresiva {ormai il racconto è tutto deformato…spiegheremo meglio dopo}[…]chiedevo a questi ultimi che cosa fosse accaduto ma mentre tentavo di avere spiegazioni{ se chiedeva spiegazioni sulla rissa precedente( quella formalmente per gli arresti), allora neppure lui sapeva chi fosse stato e perchè ci accusa?}, l’individuo di colore mi colpiva alle spalle con dei forti [..]Specifico che tali colpi, mi causavano dei lividi che il giorno dopo notavo sul mio corpo.{a parte la presunta aggressione alle spalle poi, anche lui nota i lividi il giorno dopo, peccato avrebbe potuto denunciarmi ai carabinieri che lo presero, giustamente da parte,  quando arrivarono dopo per poter segnalare in “tranquillita’ ”}. In quel momento arrivava una pattuglia dei Carabineiri probabilmente contattati da qualcuno, per quanto accaduto pocanzi. In quel frangente, il gruppo di ragazzi si disperdeva ed il ragazzo di colore mi abbracciava con fare amichevole, come se volesse far finta che nulla fosse accaduto e rivolgendosi ai suoi amici diceva di stare tranquilli che avrebbe risolto lui la cosa, i Carabinieri si avvicinavano e ci chiedevano cosa fosse accaduto. Pertanto il ragazzo di colore , prendeva parola e spiegava ai militari che non era successo niente.{versione in contrasto con quella dei carabinieri} I militari identificavano comunque me ed il ragazzo di colore. Mentre il ragazzo di colore veniva identificato, io salutavo il ragazzo con gli occhiali e la barba il quale diceva di lasciar perdere e di andarmene finchè il suo amico parlava con i Carabinieri e quindi poco prima che si arrabbiasse nuovamente per evitare ulteriori conseguenze in merito all’accaduto ai Carabinieri in quanto ero molto spaventato ed essendo da solo in mezzo ad un gruppo di persone che appoggiava i responsabili del pestaggio, mi sentivo minacciato e non volevo avere conseguenze.

Non ho altro da aggiungere nè da modificare

VERBALE:  individuazione di persona mediante visione di album fotografici compiuti da——-

Il giorno 15 aprile, alle  h 14,45[…]

*******{accusatore ritrattatore} dichiara: “ non sono mai stato sottoposto ad atto di individuazione”

I verbalizzanti sottopongono all’attenzione del testimone un album fotografico composto da 21 effigi ritraenti i volti di soggetti abitualmente gravitanti nell’area dell’antagonismo cittadino.——————–

Successivamente, le viene richiesto se indiviudua , tra le persone sopra indicate, gli autori del reato per cui si procede, precisando se ne sia certa.

Dop attento esame,*******{accusatore-ritrattatore} dichiara quanto segue:

La persona da me descritta[…] mi invitava ad andarmene [..] è senza ombra di dubbio colui ritratto nel fotogramma n°6 e la n° 21 fotografie {la mia foto mancante nell’album e a processo si scoprirà che manca la mia foto anche in quello mostrato alla presunta vittima pre arresti MISTERO DEGLI ALBUM TUTT’ORA IRRISSOLTO}.

 

18 aprile {testimone d’accusa e amico della presunta vittima e di accusatrice ritratatrice}c/o Carabinieri commando via Moscova Milano

Verso mezzanotte del 14 febbraio (giovedì) mi sono recato, invitato dai miei coinquilini ******{presunta vittima}*******{colui che era con presunta vittima al momento della rissa e mai ci accusa} e ******{accusatrice-ritrattatrice}, presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università Statale di Milano[…]

Dopo diverso tempo che eravamo alla festa, non so precisare […] insieme alla ***** mi recavo fuori dall’Università per fumare una sigaretta. Una volta all’esterno notavo il mio amico ********{colui che era con presunta vittima al momento della rissa e mai ci accusa} , circondato da quattro/cinque persone che lo tenevano bloccato contro la vetrina di un negozio di fronte all’uscita dell’ateneo e *****{presunta vittima} a terra circondato da molte persone, probabilmente una ventina.

Dopo poco tempo, non so quantificare quanto*****{colui che era con presunta vittima e mai ci accusa} riusciva a liberarsi dei soggetti che lo trattenevano e soccorreva ******{presunta vittima}. I due quindi successivamente si allontanavano in direzione via Bergamini.

A tal punto io e la ******{accusatrice ritrattatrice} raggiungevamo il*******{colui che era con presunta vittima al momento della rissa e mai ci accusa}e ******* {presunta vittima}per chiedere spiegazioni d iquanto sopra descritto. I due, doloranti e terrorizzati, ci riferivano che erano stati aggrediti e picchiati. Nel mentre sopraggiungeva un nostro conoscente*******{accusatore ritrattatore}, il quale saputo dell’aggressione, insieme a ******{accusatrice ritrattatrice} tornavano indietro per chiedere alle persone presenti fuori dall’Università spiegazioni di quanto accaduto. { tener presente, che tutte persone erano parecchio alterate, anche per loro stessa ammissione, la persunta vittima per esempio, a  dopo aver mentito inizialmente e reiteratamente a processo dopo  ammetterà di fare uso di pesanti droghe sintetiche ,alcool ecc }. Io in un primo momento restavo con le due persone picchiate,anche perchè *******{presunta vittima} stava male e continuava a lamentarsi, e solo successivamente poi , assicuratomi che i due stessero andando a casa, tornavo presso l’Università.

Qui giunto nuovamente, vedevo *******{accusatore-ritrattatore} e*****{accusatrice -ritrattatrice} che stavano discutendo con un numeroso gruppo di persone all’ingresso dell’Istituto. Dopo che questi, circa la metà, faceva rientro nell’ateneo, con quelli rimasti si continuava un’accesa discussione per accertare il perchè di tale comportamento, sino all’arrivo della pattuglia dei Carabinieri. Alla vista dei Carabinieri i ragazzi si disperdevano lungo il perimetro della statale come per allontanarsi[….]Dopo l’intervento dei Carabinieri[…] venivamo avvicinati da un ragazzo, il quale ci spiegava che i nostri due amici erano stati aggrediti e picchiati perchè ******{presunta vittima} aveva disegnato su un manifesto[…] Lo stesso precisava che era la causa, quella degli arrestati, che stava portando avanti egli stesso e quindi il gesto lo aveva fatto arrabbiare in maniera particolare, anche perchè poi *******{presunta vittima} alla sua richiesta di una spiegazione aveva anche risposto male. Dopo essere rimasti una ventina di minuti a parlare con quest’ultimo ragazzo, abbiamo fatto rientro a casa.

[….]

DOMANDA: sa descrivere eventualmente il giovane con cui vi siete trattenuti e vi ha spiegato dell’aggressione?

RISPOSTA: Si, il giovane era alto 1,80 circa, corporatura esile, [….] indossava una camicia stampata,pantaloni beige tenuti con bretelle di colore rosso { il ragazzo che SOLO ha fornito spiegazione pacata e che forse ha visto la rissa che non è, comunque nè il mio co-imputato nè il sottoscritto}

DOMANDA: fra il gruppo di ragazzi fuori attorno a ******{ presunta vittima} e fra quelli che intrattenevano ******{colui che era con lui el momento della rissa e mai ci accusa } sarebbe in grado di riconoscere qualcuno?

RISPOSTA: Non sarei in grado di riconoscere nessuno.

DOMANDA: Ha altro da aggiungere?

RISPOSTA: Non ho altro da aggiungere nè modificare.

Di quanto è verbale, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

 

18 aprile c/o Carabinieri commando via Moscova Milano {accusatrice-ritrattatrice}

 

[…] Verso le 23,00 del 14 febbraio 2013 mi sono recata, con i miei coinquilini *******{presunta vittima} (di cui non conosco neanche il cognome) , *****{colui che era con lui al momento della rissa e mai ci accusa}e ******[…]

Dopo diverso tempo che eravamo alla festa, verso le ore 01,30 circa[…]mi recavo fuori dall’università seguendo un gruppo di persone che si stava protraendo fuori in maniera coincitata. Una volta all’esterno chiedevo ad una persona sconosciuta cosa stesse succedendo, questi mi riferiva che stavano picchiando due persone e nel contempo, girandomi attorno, notavo *******{presunta vittima} e ******{ colui che era con lui e mai ci accusa} che si stavano allontanando per via Bergamini in direzione Via Larga. Visto che ******{presunta vittima} si accasciava a terra mi avvicinavo a loro e notavo *******{presunta vittima} aveva un evidente ferita alla fronte e all’occhio destro. Dopo aver chiesto cosa fosse successo e saputo dallo stesso ********[presunta vittima}  che era stato picchiato da più persone, insieme al mio amico *********{accusatore ritrattatore} facevo ritorno presso l’Università  per chiedere conto dell’accaduto, ma davanti alla porta principale dell’ateneo venivamo raggiunti da un ragazzo di colore e da altre persone che ci fermavano. Alla richiesta del*****{accusatore-ritrattatore} cosa fosse successo e il perchè dell’aggressione, il ragazzo di colore senza dare risposta iniziava a colpire ********{accusatore-ritrattatore}{ parte il racconto fantasioso che ritratta’ mesi dopo lui, e 2anni dopo lei,ovvero a dibattimento,anche lei ..e sul secondo litigio, ovvero sull’aggressione che il sottoscritto ha subito da questo soggetto, ma mai forniscono neanche loro versioni d’accusa sul motivo formale dell’arresto}[…]

 

DOMANDA: sa riconoscere ed eventualmente descrivere il giovane di colore che ha preso a calci *******{accusatore ritrattatore}

Risposta: Si, il giovane era alto 1,70 circa corporatura robusta, non so dire se avesse i capelli rasati o fosse calvo.

{la sera il sottoscritto, come descritto da altri testi dell’accusa, aveva indossato sempre un cappellino con visiera, da dove viene il rasato o forse calvo non si è mai capito?}

Altro gruppo———————-

Altro gruppo testimoni chiamati dall’accusa

 {quelli che ci scagionano,sic! oppure mai accusano comunque} c/o Carabinieri Comando Provinciale di Milano Nucleo informativo via Moscova Milano {a processo confermerà e, come da prime versioni pre arresti, negherà pure lui gli addebiti su me e co-imputato; sarà mandato via dopo 5 minuti circa..}

 

La serata fra il 14 e 15 di febbraio 2013, mi trovavo presso l’Università Statale di Milano[…]

[…] Mi sono intrattenuto alla festa circa mezz’ora. Dopo aver deciso di andare via, intorno alle 00:30 del 15 febbraio 2013, mi dirigevo verso l’sucita ed una volta fuori dall’Istituto notavo che un gruppo di una quindicina di ragazzi di età tra i 20 e 35 anni, discuteva animatamente contro un ragazzo in particolare. Ad un certo punto, il gruppo iniziava a colpire il ragazzo con pugni e calci. In quel frangente, decidevo di contattare l’utenza 113 per far giungere una pattuglia per accertare quanto stava accadento. Nel frattempo continuava il pestaggio nei confronti del ragazzo in maniera molto violenta per poi dileguarsi dandosi alla fuga, poichè sparsa la voce che erano state contattate le forze dell’ordine. Sul posto , rimaneva il ragazzo che aveva subito le percosse il quale ricordo, aveva i capelli corti, corporatura robusta, vestito in maniera sportiva, ed in quella circostanza riportava evidenti lesioni dovute alle percosse subite. […].

Non sono in grado di riferire dettagli in particolare in merito ai componenti del gruppo in quanto non ricordo bene le loro fisionomie e sono sicuro che i miei amici ricordino quanto me dell‘accaduto[..]

Specifico che le persone che si trovavano in mia compagnia sono********,********,*******.

{Testi chiamati dall’accusa giorni dopo, che mai ci accusano di averci notato durante rissa}

 

{amico di chi chiama il 113} Il giorno 3 giugno c/o Carabinieri Comando Provinciale di Milano Nucleo informativo via Moscova

Mi sono trattenuto mezz ora circa[..]. Dopo aver deciso di andare via, intorno alle ore 01:30 01:40 circa del 15 febbraio 2013, mi dirigevo verso l’uscita dell’Università unitamente al mio amico[…] notavo che un gruppo di circa una ventina di ragazzi di età compresa tra i 20 e 30 anni, discuteva animatamente contro un ragazzo in particolare e che era ferito al volto e che urlava verso i giovani “vigliacchi” siete bravi a prendervela contro di uno ecc. Notavo anche un altro ragazzo che lo tratteneva e lo invitava ad andarsene via.

In quel frangente, il mio amico******chiamava con il suo cellulare l’utenza 113 per far giungere una puttuglia sul posto dopodichè andavamo via a casa.

Non sono in grado di riferire dettagli in particolare in merito ai componenti del gruppo in quanto non ricordo bene le loro fisionomie.

Non ho altro da aggiungere nè da modificare.

Di quanto a verbale,letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

 

{altro amico di chi ha chiamato il 113 }3 giugno 2013 c/o Carabinieri Comando Provinciale di Milano Nucleo informativo via Moscova  

{ennesimo verbale privo di domande degli inquirenti, seppur non accusandoci riguardo la rissa, il verbale 3 giugno e quello 2 giorni dopo, perchè  tornerà spontaneamente per fornire versioni che scagionano anche dalle “suggestioni”, risultano fondamentali per intuire il ”metodo” d’indagine}

{Il soggetto in questione 2 anni dopo affermerà chiaramente,al processo dibattimentale, che aveva la chiara sensazione che gli inquirenti suggerivano PRIMA dei riconoscimenti il sottoscritto, salvo ritrattare dopo che il PM, interrompendolo a voce alta, “ricordò” che sarebbe stato plausibile di grave denuncia e reato per calunnia verso i carabinieri}

 [..] Verso le ore 01:30 circa , notavo un gruppo di persone che accompagnava fuori energicamente un ragazzo, 4/5 ragazzi inizialmente, se ne aggiungevano un’altra decina. Ricordo anche che c’era c’era molta tensione in quel frangente[..]

Rimanevo all’interno dell’Università. Preciso che durante la serata ho notato due ragazzi di cui uno scuro di carnagione e uno chiaro [..]avevano un atteggiamento decisamente aggressivo[…]

 Il giorno 3 giugno c/o Carabinieri Comando Provinciale di Milano Nucleo informativo via Moscova

{sempre lo stesso ,2 gg dopo ritorna volontariamente e specifica-ribadisce un importante fatto: purtroppo non tenuto in considerazione nel mandato di arresto e nelle condanne di 1° grado}

Il giorno 5 giugno c/o Carabinieri Comando Provinciale di Milano Nucleo informativo via Moscova.

In merito a quanto dichiarato nello scorso verbale, intendo specificare che i due ragazzi che mi hanno minacciato nel corso della festa…[..] Durante quanto accaduto al ragazzo che nel corso della festa era stato portato fuori da un gruppo di persone come da me già dichiarato, posso dire che, in particolare, il ragazzo di colore, in quel frangente non veniva da me notato nella sala ove si svolgeva la festa.

Non ho altro da aggiungere nè da modificare.

Di quanto è verbale, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.

 

{anche lui processo dirà che, aveva la sensazione che gli ufficiali volessoro che indicasse qualcuno in particolare davandi agli album fotografici prima dei riconoscimenti“, il Pm dirà che sarebbe ipotizzabile la calunnia, Ritirerà tali affermazioni}

link campagna mediatica internet

 

http://www.milanotoday.it/cronaca/aggressione-scienze-politiche-arrestati.html

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_4/pestaggio-studente-statale-arrestati-antagonisti-ex-cuem-2222899922830.shtml

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/13_settembre_5/pestaggio-studente-statale-interrogatorio-antagonisti-cuem-dispiaciuti-2222922628713.shtml {dopo 2/3 giorni le famigerate VIGNETTE}

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/09/04/news/studente_massacrato_alla_statale_due_antagonisti_finiti_in_manette-65857471/

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/09/06/news/luca_vago_alla_statale_di_milano_indroduciamo_tornelli_e_polizia_per_fermare_i_violenti-65993389/   {“intervista del Magnifico Rettore già 2 giorni dopo e famosi “tornelli”} 

http://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2013/09/04/milano-studente-linciato-alluniversita-due-arresti/97582/ {aggiorna che la rissa è monitorata dall’antiterrorismo}

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/09/05/945323-studente-pestato-statale-carcere.shtml

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2013/09/07/news/pestaggio-all-universita-di-milano-e-livornese-uno-dei-due-arrestati-1.7697965

http://www.ilgiornale.it/news/studente-pestato-motivi-politici-arrestati-due-antagonisti-947587.html

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1304109/Studente-massacrato-per-motivi-politici–Arrestati-due–antagonisti–della-Statale-di-Milano.html