Riflessioni

Breve intro generale

 

A 4 anni dagli arresti, dato che continuano ancora oggi a circolare vergognose versioni, è necessario e più che mai legittimo ribadire dei concetti nella loro interezza per fugare ogni dubbio anche perchè pochi hanno realmente voluto interpretare e dare un minimo di consequenzialità a tutto quello che è collegato a tale vicenda; propongo dunque e questa volta per iscritto , una riflessione e una “fotografia” sulle relative vicende politiche e processuali.

Certo che ci sono cose più importanti da fare e che nessuno vuole diventare un topo di biblioteca. Ma è sempre meglio sacrificarsi due anni e prendersi il giusto tempo, che sopportare in silenzio questa spazzatura senza risposta date le mistificazioni continue sulla vicenda-inchiesta: in più chi ha “il ditino da tastiera facile, le congetture e il chiacchiericcio facile non sono io ma parecchi e parecchie altre. L’esatto opposto, il mio principio è elementare, chiunque mi attacca e in qualunque modo io mi difendo!!!

Per quanto crude le vicende,( sono “obbligato” dato il clima di allontanamento e settario creato e protratto su tale inchiesta e vicenda dall’opportunismo defilatorio  a ritornare e ripartire dall’inizio per trarne un punto fermo) il mio blog-racconto non salva dal “destino” nessuno-a ma ho una fortuna che è la “doppia tragedia” di molti altri: le scelte( non la sfortuna di trovarmi incastrato in una montatura ma il dopo) che ho fatto da 4 anni a questa parte sono frutto di VOLONTA’ e di dare ampie possibilità di recuperare una storia tramite “andare oltre” che per i più la leggono come “far finta di nulla” e di chi mi ha creato situazioni penose e “irracontabili” pensando allora di essere nella ragione..ecco la doppia tragedia di chi mi dà ragione ma subordina la socialità, l’opportunità al proprio progettino politico, al proprio ego o  alla paura di affrontare “per intero” e politicamente la vicenda: questa è VOLONTA’ non fatalità..se la si guarda da questo punto di vista ecco che la cricca centrosocialara (compresi quelli che dicono di ergersi al di sopra) non sarà mai dalla “mia parte ” e della verità, fondamentalmente, ma appiccicherà sempre un”sono d’accordo su molto MA..,” un” PERO’…”, un “NON SAPEVO….” (anche perchè non si è voluto e non si vuole sapere…)o altro…meglio così. Per quelli che la capiscono solo in “politichese”, LENIN diceva che chi non è da una parte o l’altra della barricata è la barricata e qui,per parlare in soldoni, il problema non sono magistrati,pm,i ROS,testimoni d’accusa particolarmente “cattivoni”:  il problema è LA BARRICATA e la barricata è L’OPPORTUNISMO POLITICO, LE RIMOZIONI E TANTO ALTRO!

Purtroppo, questo lascia più inquietudini che certezze circa lo sbocco che può dare una cosa del genere, ma li temo che non dipenda dal sottoscritto.

Poi entra un’altro fattore, i compagni-e che si sono sempre interessati-aggiornati sull’inchiesta e ormai hanno sposato la posizione “LOLLO PENSA ALMENO A COME USCIRNE E AI CAZZI TUOI ORA!” ; giusto in parte, ma,  se non entrassi nel merito di certe situazioni,e mi soffermassi soltanto sull’aspetto giudiziario, mi verrebbe l’amaro in bocca.

1° perchè devia dall’aspetto essenziale e reale dell’inchiesta ;

2° perchè il dovermi vedere attorniato da gente che si erge a sostenitore (salvo essere realmente dalla parte dell’accusa) di questa e altre battaglie, no grazie,non li ho accettati prima e ancora meno ora.

Questo per contro, mi dà un vantaggio enorme: nessuno-a potrà dire è stato consigliato male” ha perso la brocca pure lui…”…ciò è frutto di tutto quello che penso ed ho agito pur consapevole degli enormi “svantaggi”,il racconto è reale e tutto “mio”, anzi addolcisco un pò la pillola e in più, i “compromessi a ribasso” non mi sono mai piaciuti anche perchè rafforzano la logica dei “perfetti perdenti”!!

Anche per questo, sebbene non si tratti di una vicenda per “appassionati di processi-inchieste” o “delle polemiche sterili”(si spera che ognuno di noi abbia altri “hobbies” )è necessario, rispetto al disarmante vuoto politico, sbugiardare di pari passo calunnie, falsi precostituiti, dicerie pericolose, ed ultime ma non per importanza, tesi accusatorie che si fondano su pilastri caduti prima e durante il processo!   

Consapevole delle difficoltà maggiori (tentativi di strumentalizzazioni in primis), dettate anche dal tempo passato, continuerà per quanto mi riguarda , anche in vista dell’appello , la strada intrapresa fin dal giorno degli arresti soprattutto per tracciare un punto fermo e ripartire!

continua…

Breve intro generale

 

A 4 anni dagli arresti, dato che continuano ancora oggi a circolare vergognose versioni, è necessario e più che mai legittimo ribadire dei concetti nella loro interezza per fugare ogni dubbio anche perchè pochi hanno realmente voluto interpretare e dare un minimo di consequenzialità a tutto quello che è collegato a tale vicenda; propongo dunque e questa volta per iscritto , una riflessione e una “fotografia” sulle relative vicende politiche e processuali.

E’sempre meglio sacrificarsi due anni e prendersi il giusto tempo, che sopportare in silenzio questa spazzatura senza risposta date le mistificazioni continue sulla vicenda-inchiesta: il mio principio è elementare, chiunque mi attacca e in qualunque modo io mi devo difendere!!!

Per quanto crude le vicende,( sono “obbligato” dato il clima di allontanamento e settario creato e protratto su tale inchiesta e vicenda dall’opportunismo defilatorio  a ritornare e ripartire dall’inizio per trarne un punto fermo) il mio blog-racconto non salva dal “destino” nessuno-a ma ho una “fortuna” che è la “doppia tragedia” di molti altri: le scelte( non la sfortuna di trovarmi incastrato in una montatura ma il dopo) che ho fatto da 4 anni a questa parte sono frutto di VOLONTA’ e di dare ampie possibilità di recuperare una storia tramite “andare oltre” che per i più la leggono come “far finta di nulla” e di chi mi ha creato situazioni penose e “irracontabili” pensando allora di essere nella ragione..ecco la doppia tragedia di chi mi dà ragione ma subordina la socialità, l’opportunità al proprio progettino politico, al proprio ego o  alla paura di affrontare “per intero” e politicamente la vicenda: questa è VOLONTA’ non fatalità..se la si guarda da questo punto di vista ecco che la cricca centrosocialara (compresi quelli che dicono di ergersi al di sopra) non sarà mai dalla “mia parte ” e della verità, fondamentalmente, ma appiccicherà sempre un”sono d’accordo su molto MA..,” un” PERO’…”, un “NON SAPEVO….” (anche perchè non si è voluto e non si vuole sapere…)o altro…meglio così. Per quelli che la capiscono solo in “politichese”, LENIN diceva che chi non è da una parte o l’altra della barricata è la barricata” e qui,per parlare in soldoni, il problema non sono magistrati,pm,i ROS,testimoni d’accusa particolarmente “cattivoni”:  il problema è LA BARRICATA e la barricata è L’OPPORTUNISMO POLITICO, LE RIMOZIONI E TANTO ALTRO che hanno dato elementi di forza, di continuo, all’accusa! 

Purtroppo, questo lascia più inquietudini che certezze circa lo sbocco che può dare una cosa del genere, ma ciò temo che non dipenda dal sottoscritto.

Poi entra un altro fattore, i compagni-e e le svariate persone che si sono sempre interessati-aggiornati sull’inchiesta e ormai hanno sposato la posizione “LOLLO PENSA ALMENO A COME USCIRNE E AI CAZZI TUOI ORA!” ; giusto in parte, ma,  se non entrassi nel merito di certe situazioni,e mi soffermassi soltanto sull’aspetto giudiziario, mi verrebbe “l’amaro in bocca”.

1° perchè devia dall’aspetto essenziale e reale dell’inchiesta ;

2° perchè il dovermi vedere attorniato da gente che si erge a sostenitore (salvo essere realmente dalla parte dell’accusa) di questa e altre battaglie, no grazie,non li ho accettati prima e ancora meno ora.

Questo per contro, mi dà un vantaggio enorme: nessuno-a potrà dire è stato consigliato male” ha perso la brocca pure lui…”…ciò è frutto di tutto quello che penso ed ho agito pur consapevole degli enormi “svantaggi”,il racconto è reale e tutto “mio”, anzi addolcisco un pò la pillola e in più, i “compromessi a ribasso” non mi sono mai piaciuti anche perchè rafforzano la logica dei “perfetti perdenti”!!

Anche per questo, sebbene non si tratti di una vicenda per “appassionati di processi-inchieste” o “delle polemiche sterili”(si spera che ognuno di noi abbia altri “hobbies” )è necessario, rispetto al disarmante vuoto politico, sbugiardare di pari passo calunnie, falsi precostituiti, dicerie pericolose, ed ultime ma non per importanza, tesi accusatorie che si fondano su pilastri caduti prima e durante il processo!   

Consapevole delle difficoltà maggiori (tentativi di strumentalizzazioni in primis), dettate anche dal tempo passato, continuerò per quanto mi riguarda , anche in vista dell’appello e dopo , la strada intrapresa fin dal giorno degli arresti soprattutto per tracciare un punto fermo e ripartire!

Inoltre per non cadere in patetici vittimismi e fatalismi, a causa della confusione creatasi “in giro”, ritengo importante, allegando anche alcuni atti, evidenziare di che tipo d’inchiesta si è trattato, e di come è stata e sarà realmente gestita ribadendo la nostra piena e totale estraneità ai fatti addebitatici ( non mi riferisco solo al pm e giudici ).

Questo, peraltro, con scavalcamenti ed enormi ricadute sui diretti interessati, con limiti dettati da incapacità totale di cercare di gestire certe situazioni a mio avviso normalissime, da infantili arroccamenti, settarismi, becere colpevolizzazioni, per altro insinuate e mai dette direttamente al diretto interessato. Ciò ha portato ad  immobilismi ed accettazione delle “verità di comodo e ufficiali” che aleggiavano e venivano insinuate(talvolta sbraitate) sin dall’inizio anche e sopratutto da chi avrebbe dovuto essere quantomeno nel “campo opposto”: purtroppo questa non è una critica ma un’amara ed evidente constatazione.

Inizialmente, oltre al racconto di talune vicende, soprattutto per chi giustamente non è “interno” a certe logiche e dinamiche, alcune spiegazioni e polemiche potranno sembrare  inutili ( e probabilmente in una certa misura lo sono infatti ho fatto di tutto per evitarle ) ma personalmente credo che ora siano inevitabili date le tante “dicerie” fomentate dal silenzio complice e perchè credo che si deve “uscire dall’anonimato delle storie che non si possono raccontare solo perchè troppi la vedono come un tabù, dalle mistificazioni e dalle troppe calunnie e cercare di recuperare una storia collettiva attraverso quella personale e non viceversa.

Mancando sempre più, per fortuna, nel pratico esempi recenti lampanti  di “inchieste particolari” su compagni ( vale la pena ricordare che di inchieste come questa, ovvero “montate ad arte”, ce ne sono purtroppo tantissime )…diviene ad oggi non secondario l’obiettivo chiaro di porre fine alla cosiddetta repressione pstrisciante ( con doppi e tripli processini alle spalle di chi è in carcere e defilandosi poi) quella per intenderci delle compagnerie che iniziano abbracciando chi parzialmente chi totalmente tesi di procure, e continuano con mezze verità, confusioni, troppi personalismi,reticenze ,calunnie e liquidatorietà che possono funzionare grazie all’ evitare un confronto reale con il sottoscritto. Infine, porre risposte ai “sani interrogativi dei più” lasciati come tali, non da parte  del sottoscritto, per non affrontare la situazione, ma perché nelle risoluzioni “a capannelli”( come in parecchi hanno tentato fino all’inverosimile di fare) non ho mai creduto e quindi non mi sono prestato e continuo così.

Non è certo un controprocesso   (e se viene visto così devo dire che a questo punto una simile critica/accusa pretestuosa neanche mi interessa )   anche se tra gli inacettabili accadimenti avvenuti, comprese ahimè di fallimentari e pesanti tentativi di improbabili gestioni affatto richieste e defilazioni poi ( e nonostante il sottoscritto abbia provato in tutti i modi di ricucire gli strappi, porre rimedio a divisioni e spudorate stupidaggini e difendere un po’ tutti anche a mio discapito) è arrivato almeno il momento della verità cioè della nostra completa ed evidente estraneità ai fatti e calunnie addebitetici!!!.

Purtroppo per iscritto,nel bene e nel male, non rende nell’interezza  di come sono le vicende e gli andamenti ( tranquilli  sono assolutamente molto peggio di come le riporto )e tocca ad essere sicuramente troppo “raffazzonato, sintetico e asettico”   ma, le vie facili non esistono, e, non è  un dettaglio, le vie migliori mi sono state tutte negate in questa città per un motivo o per l’altro ( prima era troppo presto, poi troppo tardi e via dicendo..) e pretendere metodi “migliori” da me,a parte che non ne esistono ad oggi, francamente alla luce dei fatti mi apparirebbe infondato oltre che ridicolo. Inoltre, questo è un tentativo di semplificazione alle enormi difficoltà imposte che mi sono trovato ad affrontare dato lo “svilimento , la depoliticizzazione, le mistificazioni continue e non solo mediatiche della inchiesta.

Ci tengo a precisare che, ciò che scrivo, non rappresenta nulla di nuovo per gli inquirenti (  visto che in molti si sono prodigati, scrivendo resoconti ( o report!!! come va di moda chiamarli) dalle tastiere dei loro inseparabili pc e chiacchierando ai telefoni, ad informarli via via ) che ahimè sanno di tutto questo “chiacchiericcio imbarazzante”e non certo per colpe mie ma per completezza di spiegazione dovrò, mio malgrado, quantomeno citarne qualcuna.

Per sbaragliare il campo da equivoci”, per chi è ignaro di parecchie vicissitudini, doveroso è, al momento attuale , spiegare e rivendicare ancora una volta il mio iniziale “silenzio sulla questione rissa” ( o pestaggio/aggressione secondo accusa e calunniatori vari) anche perchè farne un punto centrale della vicenda-inchiesta era del tutto fuorviante. Infatti, sin dal primo momento, nonostante formalmente lo sia,io non ho mai visto come episodio centrale e-o scatenante gli arresti la rissa in questione ( su questo paradossalmente anche la Corte è stata d’accordo dato che in 2/3 ore di controesame ha glissato focalizzandosi su particolari altri e dettagli non riguardanti la “questione rissa”, ma non era un processo per una rissa?)e ciò in controtendenza con chi, nella finta gestione fatta di assemblee davvero prima deliranti e confusionarie e poi irresponsabilmente consapevoli, prendevano parola dicendo per altro tutto e il contrario di tutto in linea con le tesi della Procura-giornali permettendosi di parlare a nome nostro! In più, l’inammissibilità di queste posizioni, che non hanno mai trovato una minima sintonia con le nostre, come prima grossa “cantonata” partivano da concetti nettamente incompatibili ( sottaciuti spesso, tanto quanto pilastro di ogni reale decisione alle nostre spalle )!

Dunque non si può “concentrarsi” sui dettagli tralasciando in maniera tragicomica i punti centrali della questione come va di “moda”!

Sebbene di atteggiamenti positivi (di singoli) e di alcune realtà c’è ne sono stati parecchi, e verranno giustamente citati nel cercare di dare interezza al quadro  totale, risulta purtroppo necessario  focalizzarsi su quelli da non tenere e su quelli che sembrano avere dell’incredibile, ma così è!  Il nocciolo della questione sta non solo nell’indignazione o ancora peggio nella “forza della ragione che non basta”  o altro, ma nel come è potuto succedere tutto ciò alimentando sempre più alcuni meccanismi: questo, a mio avviso,  ha spiegazioni logiche ( laddove c’è una logicità) e ben precise.

Partendo dai grossolani errori immediati e reiterati, posti in essere dalla cattiva gestione, o meglio non gestione, della fantomatica solidarietà( “la solidarietà non si può dare perchè c’è una testa rotta” forse la loro..sta volta l’hanno fatta grossa”e,non poteva mancare, il “SONO INDIFENDIBILI”..ciò veniva detto dai compagni di lotta e di Procura mentre eravamo in carcere alle spalle nostre ) che nei vari modi hanno aizzato l’opportunista strada degli intrighi e campagna di desolidarizzazione salvo negarlo e colpevolizzando tutto e tutti, gli altri!  Da una questione generale si è arrivati a questione per pochi con ricadute su pochissimi; passando da un protezionismo “idealistico” e settatrio iniziale tutto negativo ( peraltro mai richiesto, neppure dai nostri famigliari ) senza mai affrontare la centralità della vicenda politica e reale che ha finito per avere la “svolta” ancora quando ero in carcere, quindi i tentativi subdoli e maldestri( anch’essi vani e non riusciti ) di promuovere la differenziazione degli imputati, (proposta di pietas e di comodo nei miei confronti, ma mai accettata anche perchè folle dal punto di vista reale, personale, politico e della battaglia giudiziaria) ricordo  per di più che siamo stati processati in due e non ottanta! Un ingigantimento iniziale come se fosse “il processo del secolo”di taluni rispetto a questa inchiesta affrontabile e voluta affrontare da noi fin da subito ( di contraltare chi purtroppo ha seguito la linea  acriticamente della campagna mediatica di vero e proprio “linciaggio e sciacallaggio nei nostri confronti” ) e uno sminuimento enorme legato ad un opportunismo portato all’esasperazione ( quando cala l’attenzione  mediatica come sempre perchè non vi è più interesse ).

Dunque in conclusione laddove non si dovrebbe andare “dietro” i giornali, telegiornali e via dicendo si va un po’ troppo dietro e viceversa: sarà ovvio ma le suggestioni in questa inchiesta e altre, non solo hanno prevalso ma sono state la colonna portante dei fanatici del sostegno a-morale e desolidarizzazione!

Le volontà impietose, goffe, deliranti e mai rivendicate ( se non con la pratica dell’ambiguità )che partivano da un altro assunto sbagliato ovvero di voler imporre una  “pseudo linea dall’esterno” ,  non hanno tenuto conto nè del reale andamento nè del battagliamento che fin dall’inizio, anche attraverso le nostre dichiarazioni rese davanti al gip, se proprio ce n’ era bisogno, indicavano palesemente la strada intrapresa e quindi la “linea almeno sull’ abc da tenere fuori” e le  strade realmente percorribili; questo è indicativo più di ogni altra parola.

Il mio essere “andato oltre” le bassezze infinite e gli opportunismi ad oltranza non può essere  confuso con accettare, o ancor peggio, avvallare tutta una serie di metodi in cui non solo non mi rivedo ma la penso e di conseguenza agisco ed ho agito all’estremo opposto ( evitare le polemiche che innescano un clima esasperato e la logica del tutti contro tutti); dunque alle “farneticazioni e agli abbagli individuali e collettivi”  ho sempre dato l’importanza che meritavano: nulla. Purtroppo così non è andata ed hanno trovato ampie legittimazioni, taciti consensi di fatto o “critiche”passive.

Il primo attacco pretestuoso a questo scritto potrebbe essere quello di tacciarlo come un becero sfogo, ma in più di 4 anni ( data da dove partono gli arresti) i tentativi di risolvere diversamente ed in maniera meno drastica tale questione sono stati parecchi da parte del sottoscritto (ma prima era troppo presto, poi troppo tardi poi diventava una questione di metodo….purtroppo per chi non ha da guadagnarci personalmente e politicamente dopo le cantonate prese e le situazioni penose create, e vuole esaltarsi con storielle a lieto fine, rimarrà profondamente amareggiato).. e ammesso e non concesso che sia uno sfogo, sarebbe davvero una magra consolazione,oltre che ,per dirla in latino: una gran minchiata! Soprattutto non si può volere gestire l’ingestibile con chi non voleva e non vuole realmente affrontare prendendo a pretesto ogni cosa!

Tra le cose impietose vedo una velata nonchè sfacciata liquidatorietà addirittura nell’ “etichettare “, anche dopo sentenza di primo grado, questa vicenda con la definizione “è una brutta storiaccia” ( per non parlare del resto)che se non comportasse le conseguenze del caso, comprese di enormi risarcimenti, farebbe parecchio  ridere. Anticipo, e lo dico seriamente, che è chiaro che si tratta di brutta storiaccia, ma banalizzare dopo non aver voluto realmente capire da subito e poi fino in fondo, supera abbondantemente il ridicolo,ovvero un “fare spallucce” sulla pelle degli altri senza nemmeno capire e-o voler capire di cosa si tratta: troppo facile! Ammettiamo per assurdo  che si possa parlare di  “una brutta storiaccia” e basta, perchè non cercare di affrontarla? Contro le “brutte storiaccie giudiziarie” non mi risulta siano mai bastate le pacche sulle spalle,il chiacchiericcio,i pietismi, incrociare le dita, le “indignazioni” miste a rassegnazion,sghignazzamenti e colpevolizzazioni tacite e vigliacche. Per me a dirla tutta “la brutta storiaccia” ha inizio qualche settimana dopo i sei mesi di  preventiva quando realizzo appieno come è la situazione ( ed è li che subisco la prima condanna ) ovvero quando  incastrato” su tutti i livelli , il tanto acclamato “non vediamo l’ora che esci” ..“insieme faremo grandi cose…”, a Milano si concretizza con una cena, due chiacchierate ( senza consequenzialità tra l’altro) e poco più e la “tecnica del rimando” per qualsivoglia incontro-discussione senza mai dire NO ma col trucco del “mese del poi e anno del mai”… ;unito all’effetto di vedere quanta “trippa nel cervello ci sia nell’effetto tutti contro tutti” appena si accennava di e su questa vicenda-inchiesta anche dopo la fine della mia “preventiva” ovvero “solo”( in un certo senso ) e “ancora” ( nel senso di chi si aggrappava su tesi d’accusa senza nemmeno rendersi conto o neutralismi di facciata) 6 mesi dopo gli arresti: se un centesimo della rabbia reciproca “e a testa bassa” fosse stata incanalata nel rispondere, al di là dell’emergenzialità positiva e della facciata autocelebrativa, a quest’inchiesta si sarebbe data una “risposta” degna di tale nome invece che regalarsi ad“un trappolone” che ha funzionato, purtroppo, fin troppo bene e in questo senso, ampiamente meglio di quello che si aspettavano!

Dunque, nel concetto appena espresso, senza neanche rendersene conto (almeno spero), a Milano e altrove poi, in parecchi hanno “proseguito” uno dei lavori dell’accusa. Il tentativo di mettere gli uni contro gli altri ( salvo di facciata sposare ipocritamente alcune “cause”), accettare volenti o nolenti verità di comodo ha funzionato, bisogna ammetterlo/comprenderlo se no non si va da nessuna parte!

Far finta di nulla quando,il menager-rettore della Statale ( il fanatico delle telecamere dei tornelli video-camere per l’accesso alle biblioteche ed università pubbliche )  “sventaglia “ di continuo l’inchiesta con l’avallo di giornalisti particolarmente subdoli e asserviti al Tav (guarda caso con in ballo milionate di euro per la “prosecuzione dei lavori” in Valsusa in quel periodo, altro che non è stata colpita una lotta!) ecc, “perdersi in un bicchiere d’acqua non accettare incontri-discussioni-dibattiti reali e altro ” di fronte a troppe cantonate e compromissioni, prendere a pretesto ogni “scusa” per non tentare nemmeno di affrontarla questa   “brutta storiaccia“ , chiudersi nel “parlarne e straparlarne” solo in maniera “privata” o sotto forma di “sfogo” o “allusioni”, etichettarla e “venderla” come una “storia ingestibile”, dare “colpevolizzazioni” gli uni agli altri, rendere vani gli sforzi dei più e sminuirne le utilità, ed in fine in fase di dibattimento processuale durato un anno con lunghe udienze ,essere parecchio “neutri” o nel migliore dei casi “tifosi esterni” di una vicenda che, in prima e in ultima istanza, realmente poteva capitare a chiunque sia “anche minimamente esposto”, beh non è proprio, per usare un eufemismo, il “rispondere alla repressione”.

Chiaramente dopo i taciti ed espliciti consensi all’accusa,si arriva all “ultima arma” : cercare di svilire chi ne prende o ha preso posizione unita alle reticenze nei confronti di chiunque voglia dare una risposta contro un qualcosa di drammaticamente semplice: una farsa politico-mediatico-giudiziaria con pesanti conseguenze reali.

Un inchiesta, che a partire dal pm, giornalisti e tutta l’accusa hanno trasformato e fatto un elemento di forza la compiacenza dei militanti e l’estraneazione opportunistica della maggiornaza silenziosa che col passare del tempo si è sdraiata in una posizione “ponzio-pilatesca” fino all’estremo: ecco che l’inchiesta tabù per i più d’altronde si capisce: è una brutta storiaccia!

 

Lo scritto sarà suddiviso in tre parti:

1.arresti e “clima”inchiesta ecc ovvero fino alla chiusura ufficiale delle indagini;

2.revoca domiciliari e “attesa processo” e iniziative (ovvero nà bella magnata,due chiacchierate dandomi ragione facendo il contrario, lasciar passare il tempo e chi si è visto si è visto);

3.processo vero e proprio con “disertazione e defilazione quasi totale” dopo i danni fatti: ricorsi per l’appello e atti giudiziari vari.

 

Dato che le confusioni create dall’ accusa, ri-create ed alimentate, senza girarci intorno, in primis dalla Panetteria occupata che, invece, avrebbe potuto e dovuto in diversi momenti “sbriciolare” da subito il “castello accusatorio”( almeno prendendo una posizione dignitosa ) o comunque seguendo gli andamenti veri e la  linea REALE, HANNO CREATO SEMPRE PIU’ CONFUSIONE, in breve devo abbassarmi e sbugiardare in poche pagine la “storia o espediente” (cosa che i primi mesi nemmeno mi sarei immaginato di dover entrare nel merito  infatti mai fatto fino ad ora in quanto molti hanno avvallato a piene mani l’accusa).Così facendo,nonostante le svariate opportunità,con il metodo (prima è tardi,poi presto, poi di nuovo tardi e RIMUOVERE ad hoc) sono saltati insistemente,poi consapevolmente e definitivamente nel campo dell’accusa in tutto e per tutto: per questo chi vuole affrontare seriamente la vicenda non può tenere conto delle mistificazioni ( continue per altro)LORO!

A costo di essere ripetitivo, vicenda che non dovrebbe riguardare solo i 2 accusati con un fatalismo degno di una prudenza che supera di gran lunga la vigliaccheria e l’opportunismo, dunque per tale ragione non èpossibile coltivare illusioni con tali interlocutori “ a trucco ,per altro!” o ancora peggio andare dietro le LORO versioni e chiacchiericci s-venduti per assemblee e chiacchierate per interposta persona: come sanno fare in parecchi e parecchie di loro!

Date le confusioni su confusioni, consiglio per chi vuole capire di cosa si tratta, la sintesi in poche pagine dei due ricorsi che riscostruisce l’identità personale su tale vicenda e l’estraneità TOTALE riguardociò che è successo alla festa: NON MI STANCHERO’ DI DIRE,ARRESTI-INCHIESTA DOVE GLI INQUIRENTI E NON SOLO, PIU’ HANNO CERCATO PROVE DELLA NOSTRA COLPEVOLEZZA PIU’ SONO EMERSE PROVE DELLA NOSTRA ESTRANEITA