3/4 settembre 2013h 3:30 circa: I 2 MANDATI D’ D’ARRESTO!
Quando ha inizio la vicenda! ( o “la brutta storiaccia“ per gli altri…)
Appena rincasato citofonano una decina tra carabinieri e ros, con un mandato di perquisizione, ripetendomi di aprire. Da subito capisco che si tratta di una cosa seria ed ho il presagio, dal modo in cui si presentano di un mandato associativo per fortuna ,almeno quello scongiurato; prima di aprire, essendo solo e temendo “gesti inconsulti”, chiamo la persona che avevo accompagnato qualche minuto prima tenendola in linea.. Entrati, “carichi” ma senza usare violenza, mi consegnano il mandato di perquisizione che tento di leggere. Tra varie interruzioni provano ad iniziare la perquisizione che blocco nell’immediato, chiamo l’avvocato ( chiamata che mi viene “concessa”) che informo subito sulla situazione:
- Sono solo a casa e non è necessario che venga, ma sta per iniziare una perquisizione;
- Le imputazioni sono pesanti “lesioni gravissime” più tutte le aggravanti;
- I fatti riguarderebbero una presunta aggressione avvenuta sei mesi prima;
- Siamo indagati io, Simone e venti ignoti;
mentre sono in linea mi dicono ché si va dritti a San Vittore sia io che il mio co -accusato!
Finisco di leggere meglio la liquidatoria e sommaria ricostruzione nel mandato di perquisizione {di seguito il link del mandato d’arresto} e apprendo con sbigottimento (oltre al fatto che ci “accollano” una rissa) che c’è stata un’ampia indagine; noto contraddizioni e anomalie: la propensione accusatoria è totale e collegamenti casuali sono fatti passare per logici ,infine che la parte iniziale è “osservata dall’antiterrorismo”!
Il Pubblico ministero è quello “conosciuto” per gli arresti (a casaccio e nel mucchio) e condanne contro gli antifasciti nel 2006 “, ed è famoso per aver fatto una quantità enorme e reiterata di rigetti alle istanze di scarcerazione e pochi mesi prima, per essersi “occupato” dell’indagine dove, la celere in antisommossa,entrò a manganellare gli studenti all’università Statale e lo sgombero alla libreria autogestita “Ex Cuem” dando misure restrittive (a casaccio e nel mucchio) a chi aveva in pratica resistito alle “legnate”.IL MANDATO D’ARRESTO
In caserma “mi concedono” la seconda breve chiamata, questa volta ai miei familiari, dico in sintesi, quanto già detto all’avvocato. Del sequestro, nel frattempo convalidato, del telefono cellulare, del pc e di altro( soprammobile con l’effige di Che Guevara, lettere varie e opuscoli di controinformazione che mi riconsegneranno); comunico inoltre che “questa volta, la custodia cautelare sarà un pò più lunga certamente per me”!!! Prima di riagganciare dico anche che l’importante è venire a colloquio il prima possibile perché voglio in prima persona parlare con loro di cosa si tratta senza filtri vari..
In tutto questo non so se nel frattempo il ragazzo di cui ci addebitano negli atti l’aggressione sia morto anche magari per altri motivi nel periodo trascorso tra questa festa e gli arresti ( dato il mandato d’arresto nei nostri confronti e alcune frasette “allusorie” dei Ros ); incrocio, appena varcato l’ingresso a San Vittore e solo da lontano il mio “nuovo coimputato” Simone, e capisco che abbiamo un ferreo e rigido divieto d’incontro confermato la sera stessa e chiaramente “fatto pesare” in carcere.
Rispetto al carcere non mi dilungo tra le tante cose stupende (compresa la solidarietà a doppio livello ricevuta dentro) e le brutture che esistono ovviamente. Non mi dilungo perchè la strada in salita rispetto a tale vicenda è avvenuta dopo la scarcerazione!
Tornando alla mattinata, cerco di velocizzare quasi tutte le trafile per entrare in cella il prima possibile e vedere i tg in modo da capire “come butta” ( apprendo pure dai tg della giornata e da un paio di giornali della mattina successiva, che i lavoranti si affannano nel farmi recapitare ,che ci sono “titoloni da prima pagina“campagna mediatica inchiesta link campagna mediatica internet e che il presunto ferito si è fatto refertare più di 15 gg dopo l’accaduto, per non parlare del resto!!!).. In cella e al piano c’è subito la piena convinzione che la “torta è grossa”, che “troppi conti non tornano date varie “stranezze” anche mediatiche e un fatto che diventerà il ritornello e le domande retoriche che i più in carcere mi ribadiranno chiaramente: ”ma se stava così male perché va all’ospedale tre settimane dopo?”. ” Come mai i 2 accusatori subito non ricordano e non vi denunciano e poi dopo mesi fanno proprio su di voi ricostruzioni dettagliate: hanno visto la Madonna e poi gli siete venuti in mente?”. “Se ne è accorto tre settimane dopo che stava morendo?”. Al di là di questi stridenti fatti comunque ( che né noi, né gli avvocati abbiamo mai messo in ridicolo), in primis sia dentro che “fuori” si capisce subito il voler renderci strumento per attaccare in maniera vile noi,la lotta No tav, le mobilitazioni studentesche in generale ed in particolare ex cuem e relativo brutale sgombero avvenuto pochi mesi prima; ed infine un attacco “mediatico” forte verso diverse realtà-collettivi e contro un’identità cultural-politica in particolare: “Panetteria occupata” che per altro, ad alternanza persiste, anche se rinnegandosi fino alla fine e definitivamente fanno ed hanno fatto finta di nulla “scaricando su altri e su di noi un po’ tutto!... Illudendomi che non ci sarebbero state queste bassezze almeno in certi “circuiti milanesi”, a vari compagni realmente interessati, rispondevo sui fatti scrivendo in semplicità ( a compagni di Torino e della Valsusa che giustamente e nell’immediato, oltre a esprimerci solidarietà, con massima fiducia chiedevano “aggiornamenti e notizie sulla vicenda”), senza dilungarmi fornisco qualche riga sulla vicenda di cui, giustamente, sarà data ampia diffusione. Nel frattempo, tra i primi ad accodarsi sfacciatamente alla campagna mediatica denigratoria, radio im-popolare che legge al “giornale radio” direttamente gli articoli diffamatori dei giornali più accaniti ( Il corriere della sera e La Republica).
Lettera appena arrestato (su @infoaut e @cordatesa)
La connotazione della montatura è di forte criminalizzazione nei nostri confronti. Appare chiaro il delinearsi, di un ‘inchiesta tutta politica spostando l’attenzione da basi di falsità con forzature mediatiche che si autosmentivano da se, spostando il quadro politico dall’espediente per attaccare noi, il movimento No Tav, l’Ex Cuem e varie realtà di movimento milanese. L’inchiesta “milanese” si inquadra in un momento preciso: l’inizio dell’ anno accademico e quindi ripresa delle mobilitazioni studentesche, e 6 mesi dopo una rissa arrivano i nostri arresti. Partendo dalla mia idea, quanto meno prudente all’inizio, e cioè di parziale montatura ( alle indagini per una rissa partecipa anche l’antiterrorismo per poi “distaccarsi”) trovando inutile “gridare” allo scandalo, alle “montature” o ingenue indignazioni immediatamente decido, di “andare a processo” senza se e senza ma anche “nell’anomalia” del caso senza farla troppo lunga( altro che “consigli” su improbabili patteggiamenti e le menzogne portate avanti ad oltranza da qualcuno della Panetteria occupata: patteggiassero LORO se gli piace tanto.
Il mattino seguente si precipita il mio avvocato seriamente preoccupato, al quale prima ancora di salutare ed entrare nel gabbiotto colloqui, dico fermamente: “ciao, io vado a processo!!!”. Dopo circa venti minuti di incalzanti domande ,cosa che ho apprezzato ancora di più anche e soprattutto col senno del poi, l’avvocato rasserenato dice “va bene, va bene certo andiamo a processo!”. (Le domande molto incalzanti si concentravano sul vedere come avrei “retto“ a dibattere su quella che comunque sembrava allora l’ipotesi peggiore: presunto concorso morale, presunto favoreggiamento, presunte minacce, presunte lesioni gravissime, presunti futili motivi ecc).
Aggiunge, nella discussione a questo punto più distesa, “una sintetica fotografia” sul “fuori” (tanto utile quanto valida e veritiera) di una forte solidarietà immediata e generalizzata, preoccupazione e piccoli accenni di sbandamento in generale senza addentrarsi troppo, giustamente, in queste “beghe di parrocchie”. Infine mi comunica velocemente i contenuti e la volontà sua e dell’altro difensore di fare uno scritto di presa di posizione, chiaramente molto apprezzata e condivisa dal sottoscritto, che porterà subito ad un duro, vile – ed un po’ vigliacco- attacco addirittura nei loro confronti da parte alcuni che rincareranno la “campagna d’odio” .scritto avvocati di difesa
Nella tranquillità, per quanto possibile, serenamente proseguiremo il primo colloquio.
Il più significativo e strumentale attacco, e che avrebbe dovuto far riflettere a mio avviso è il seguente. Quando si dice “non c’è limite al peggio!”. In sintesi la scontatezza “galera pure per gli avvocati, nessuna difesa agli arrestati”.
http://www.nandodallachiesa.it/2013/09/08/uno-di-loro-si-e-fatto-male-effetto-ghedini-alla-statale/
La sera stessa, del colloquio di cui prima, ci sarà un grosso presidio di solidarietà e che galvanizzerà gli animi dentro. Data anche la portata dell’inchiesta e visto il pesante attacco mediatico, fin dai primi giorni in particolare veniamo sommersi di lettere, telegrammi e comunicati di solidarietà.
Comunicato imputati NoTav http://www.osservatoriorepressione.info/comunicato-degli-imputati-notav-per-le-giornate-di-resistenza-del-27-giugno-e-3-luglio-2011/
Comunicato Roma– Militant “Sbatti il mostro in prima pagina” http://www.militant-blog.org/?p=9478
Comunicato Livorno– Centro politico 1921 “Milano,acora arresti politici”read more https://riss.noblogs.org/post/2018/04/20/livorno-milano-ancora-arresti-politici/
Padova-Napoli read morehttps://riss.noblogs.org/post/2018/04/20/padova-napoli-afianco-di-lollo-e-simo/
Milano comunicati: Ex Cuem- Monza- Scienze politiche – Pizzeria occupata ecc. Panetteria occupata (assenti che vogliono fare i presenti) per LORO tra i 1000 dubbi vi è una certezza: con vari artifici retorici esternavano prudenza e settarismi sbagliati ma ancor peggio “la solidarietà,(per ora e ne mai) non si può dare!“….perchè ”è una brutta storiaccia!!!”…per loro!)...chi sproloquiava gìà ufficiosamente “ sono indifendibili” e “stavolta l’hanno fatta grossa”..e chi malediceva i “fantomantici organizzatori di una serataccia!” (da subito dopo gli arresti e dopo sei mesi dalla festa “incrimiata”!).Purtroppo lo verrò a sapere con granitiche certezze un anno dopo che non erano pochi casi e soprattutto legittimati dai sostenitori “a trucco”..
La sera degli arresti, viene indetta in Panetteria occupata una specie di assemblea pubblica che verterà su questi punti.read morehttps://riss.noblogs.org/post/2018/05/13/assemblea-sui-nostri-arresti-in-panetteria-occupata/
Mentre questi stavano a “menarsela con le LORO paturnie”in quei giorni avviene addirittura in Tribunale anche una conferenza stampa sugli arresti che fornirà il quadro della “forza che l’accusa ha voluto mettere nell’inchiesta”.
L’osceno dibattito durato i primi mesi della Panetteria occupata era con tra posizioni ufficiali incompatibili ( “non è un’inchiesta politica”..”per quanto strumentalizzata, per fini politici ,di politico ha ben poco”..”non è stata colpita una lotta”..”eventuali campagne ..sarebbero sterili”..”difendere l’identità..sarebbe sterile..” ..”ribadire l’innocenza può essere portato avanti solo dagli avvocati o famigliari..perchè fa da contraltare e se viene a galla chi gli’e l’ha rotta .”..”nulla da rivendicare”..) che avrei voluto argomentare collettivamente almeno uscito, e posizioni insinuate e dette alle nostre spalle in carcere ma rivendicate, salvo smentirle a noi,”la solidarietà non si può dare”..”sono indifendibili”..”l’hanno fatto grossa”..ecc
Il 3° o 4° giorno avviene la più che certa convalida degli arresti .
Dinnanzi al g.i.p. comunque mi avvalgo della facoltà di non rispondere e formulo spontanee dichiarazioni. Da questo momento, quindi, le confusioni, le dissociazioni interne e i deliri di cui prima ( insomma il circo nel circo) sarebbero potuti e dovuti cessare invece il peggio ha da venìre!!!!! ( estraneità ai fatti ribadita che dovrebbe “emergere fuori pesantemente”invece che fare i “guardinghi all’estremo”..) Interrogatorio g.i.p. dichiaraz spontaneaQuesta è la verità dal primo istante, altro che non essere stati chiari: che dovevo fare, mandargli i disegni? Sarò liquidatorio perchè, sebbene non ho mai generalizzato, non chiarire certe vicende, non è utile a nessuno e nessuna.
Tutto ciò perché, oltre alla non volontà, non solo loro, di affrontare la centralità della vicenda secondo me, avevano una grossa difficoltà, per nulla condivisa, di affrontare e fronteggiare le pesanti accuse a mezzo mediatico, e non solo. L’abbaglio iniziale e negli anni è il seguente, ovvero invertire di continuo la centralità della questione: invece che avere una “prospettiva di ribaltamento “ delle accuse ( mediatiche, giudiziarie ecc) si sono incartati da subito e arroccati in seguito per poi nascondersi dietro il “ditino della brutta storiaccia” .
Gravissimo, nel tempo l’ autoalimentarsi nei deliri creati internamente finendo, lo spiegherò bene, per essere pubblicamente e ufficialmente “neutri” ( gravissimo ) ma nei fatti i “migliori” alleati dell’accusa: in primis con la vergognosa posizione che è un LORO punto fermo e cioè “la solidarietà a questi arresti non si può dare! Come nelle peggiori “storielle da paesino” apertamente tra chi prendeva parola c’era spazio per chi sproloquiava “SONO INDIFENDIBILI” e “STA VOLTA l’ HANNO FATTA GROSSA” non si capisce lo spasmo di essere di facciata dalla nosta parte creando confusioni e defilandosi poi di fatto per me è INDIFENDIBILE la Panetteria occupata su questa vicenda (infatti “hanno giocato” allo “scaricabarile continuo e il gioco delle tre carte”) non l’opposto!
1° Una netta presa di posizione e verita’(auspicata da tutti per altro), almeno negli anni a venire avrebbe EVITATO qualsiasi suggestione e illazione pro accusa, invece che avvitarsi in situazioni tragicomiche a danno nostro.
2° Come metodo: grave è quello dello scavalcamento continuo dei diretti interessati e di fare caricature di continuo su chi gli pone le contraddizioni e non arrivare mai ad un “dibattito” reale.
link sul metodo dello scavalco e seguito carrozzone mediatico spiegazione scavalco diretti interessati ed avvitamento
Gravissimo è continuare su quella “linea” per anni, sbagliare è umano, reiterare non è buono!!!
Mentre avvengono queste imbarazzanti ( per LORO ) “discussioni”, tornando alle questioni serie, continua la enorme posta di solidarietà che riceviamo, scritte fuori su muri, striscioni per la libertà, testimoni oculari che si propongono ( i primi si erano già proposti ) a nostra difesa, e, per esempio, qui vi è un intervista( a pochi giorni dagli arresti) del mio avvocato ad una radio indipendente che allego.
Primissimi aggiornamenti a pochi giorni sugli “arresti di Milano” 9/09/2013 solidarietà di una radio indipendente di Torino
http://radioblackout.org/2013/09/a-proposito-degli-arresti-del-4-settembre-scorso-a-milano/
Striscioni apparsi a Milano e dintorni a pochi giorni dagli arresti
Al secondo o terzo colloquio mi viene comunicata la positiva volontà e la disponibilità di alcuni studenti ( allora dell’Assemblea studenti di Scienze Politiche) di esporsi e testimoniare a nostro favore e a discarico delle pesanti accuse nella delicata “inchiesta”:in pratica chi si ricordava che al momento della rissa in questione, eravamo dall’altra parte. Questione testimoni difesa di cui parlerò in seguito.
Giorni dopo, arrivano “finalmente” i primi incartamenti che hanno portato alle misure cautelari in carcere e che mi confermano quanto ho sempre pensato, nonostante “alcune vacillazioni milanesi”e dei minoritari “compagni di lotta? e di Procura”; li sono racchiusi tutti gli interrogatori degli sconosciuti che ci accusano e di altri sconosciuti che invece non si sono voluti prestare a questa macchinazione. Qui la montatura, anche sul piano tecnico e da ogni punto di vista, diventa a dir poco evidente ( a parte per le accuse e chi segue il carrozzone mediatico): tra risposte indotte ( mancavano le domande e si poteva intuire quali fossero e come ribadiranno, per chi ne avrebbe avuto bisogno, a processo alcuni testi chiamati dall’accusa “la sensazione che i carabinieri volessero suggerire i nomi ancor prima del riconoscimento tra gli album fotografici”) .. con tanto di urla del pm che farà ritirare tali frasi scomode. Dunque tra ricostruzioni mendaci e tanto altro si capisce anche a pochi giorni dai nostri arresti il delinearsi di tre gruppi di testimoni di accusa.
Il primo “gruppo” rappresentato dai quattro-cinque principali testi chiamati dall’accusa (tutti amici tra loro e dopo diventati ex amici diciamo con le ritrattazioni).
- Il primo soggetto, ovvero quello che era con la presunta vittima al momento della rissa, mai ci accusa e ci scagiona di fatto ma mai stato preso in considerazione dagli inquirenti e neppure per la sentenza.
- Il secondo soggetto, la vittima presunta neppure ci riconosce inizialmente ma pochi giorni dopo la festa, passeggiando per “la facoltà di Brera” qualche giorno dopo la festa, questo era già agli atti nei verbali pre arresti ( non si era accorto ancora delle lesioni!) si fa convincere da {******accusatore-ritrattatore} e 2 mesi dopo afferma “a verbale” che sarei stato io ad averlo picchiato( aprile,stranamente,3 giorni dopo le versioni dell’accusatore) fornisce improbabili ricostruzioni fisiche e dettagliate su di noi ( a processo,2 anni dopo, pesante riconoscimento seppur con”incertezze per sua ammissione” e menzogne comprovate come per esempio il fatto di aver visto la pattuglia , svariati minuti dopo mentre prima, come visto da me e i suoi amici e lui stesso, affermava di essere andato subito dopo). La pattuglia era quella che fermava me e il suo amico svariati minuti dopo ,accusatore- ritrattatore, che per altro faceva parte del gruppo che mi ha aggredito minuti dopo).
- Il terzo soggetto,( *******accusatore ritrattatore) ad aprile, ovvero 2 mesi dopo la festa “incriminata” fornisce la ricostruzione accusatoria con dettagliate e specifiche descrizioni avendo un “ritorno di memoria”. (a processo dichiarerà senza smentita, che gli agenti, tra visite e interrogatori formali e informali, erano andati da lui volte 8 volte in 2 mesi e ad Aprile 2013″ fornisce le accuse valide per gli arresti che “puntuali” avverranno 5 mesi dopo3/4 sett 2013. Questo è il soggetto che,ad ottobre 2013, mentre siamo in carcere;tra l’altro RITRATTA TUTTO ( e fornisce un’accurata spiegazione della ritrattazione)
- Il quarto e la quinta testimone chiamati dall’accusa sempre più confusi ma in parte prima e ancora più dopo forniranno dichiarazioni assolutorie nei nostri confronti ( spiegherò meglio dopo).
Il secondo gruppo che mantiene una posizione neutra rispetto ai capi d’imputazione ed un terzo gruppo che addirittura ci “scagiona” compreso chi ha chiamato i carabinieri al momento della rissa. (anch’esso mai preso in considerazione neppure nella sentenza e al processo “sbolognato in 5 minuti”). Quelli tenuti in considerazione sono invece, la presunta vittima con le sue “rivistitate” e improbabili versioni, e l’amico (in seguito ritrattatore: ma la ritrattazione ai fini anche della sentenza per Corte di primo grado non conta, fa fede solo la prima sommaria versione) con una sua ricostruzione rivisitata con chiacchiere a tre giorni dalla “festa” con la presunta vittima.
Infine le annotazioni della pattuglia intervenuta sul posto dopo la rissa.
A febbraio, il verbale di annotazione dell’ “intervento” che non notò nulla di anomalo e a giugno , il 2° verbale 4 mesi dopo ( a giugno e dopo le dichiarazioni accusatorie) con le “più attente osservazioni”.
Stralci di dichiarazioni ed incartamenti dei testimoni chiamati dall’accusa da fine febbraio 2013 a giugno ( fase indagini pre arresti)
Primi verbali testi dell’ “accusa
Da questo momento, sebbene a carte quasi totalmente coperte, decidiamo di subire l’interrogatorio del pm ( unico metodo in questi casi fattibile, in primis per contestare le calunnie e cercare di smontare le pesanti e allo stesso tempo fragili accuse…), fornendo la ricostruzione dei fatti su di noi,chiaramente ad insaputa delle continue convocazioni. Link “atti di sintesi ufficiale” del mio interrogatorio in carcere il 25/sett 2013. interrogatorio
2 giorni prim, il PM ri- convoca i testi d’accusa link convocazioni 23/ settembre
PM ri-convoca testi d’ “accusa”
Per altro, come risulterà ufficialmente, gran parte delle indagini degli inquirenti sarà “attività non verbalizzata” .
Tornando alla serietà circa le intercettazioni vi è un altro fatto emblematico: nell’intercettare l’intercettabile il pm convoca una giovanissima compagna (che personalmente nemmeno conosco) non interna “alle beghe di parrocchie del caso” che mentre siamo entrambi in carcere intercettata sostiene ( nella propensione genuina e assolutoria nei nostri confronti ) di sapere che quasi tutti siano a conoscenza che non c’entriamo nulla e che giri “parecchio la voce” del fatto che la “presunta vittima” non si sia ferita durante il litigio avvenuto la sera dei fatti ma solo in giorni successivi quando, “tutto fatto”, si è scontrato contro la saracinesca di un locale notturno nel momento in cui il gestore, litigando con lo stesso, stava procedendo alla chiusura.
link convocazione carabinieri.read more https://riss.noblogs.org/convocazione-saracinesca/
Mentre ero ignaro a San Vittore, in Panetteria occupata continuavano imperterriti ad arroccarsi su come “uscire dall’avvitamento autocreatosi e autoalimentatosi” e i caporali, spinti dai silenzi assensi e “impostazioni opportunistiche ” dei più che iniziavano il vero e proprio “circo” intercettati a man bassa forniranno in molti versioni rinfocolatorie dell’accusa, indicazioni velate e non troppe su colpevolezze varie e di organizzatori( come dicono LORO)…Spostando l’asse della discussione; prima si perdono in chiacchiere arrivando a posizioni penose e calunnie (nei migliori dei casi) con le differenze del caso “ compagni di lotta? e di Procura”! Il dibattito in e della Panetteria occupata Intercettazioni linea -dibattito filo accusa e questo per mail pubbliche, per non parlare del resto.
Insomma, talmente bassi nella loro saccenza e opportunismo estremo da comunque essere, ahi noi, inconsapevoli da non rendersi nemmeno minimamente conto dei danni che facevano e continuano a fare!!!} dopo gli incartamenti e a pochi giorni e settimane dagli arresti..”dibattiti” intercettati per mesi e mesi a seguire in una dinamica “senza freni”.
In totale incompatibilità con tale “dibattito”( per fortuna ) singolarmente ecco i testi di difesa che si sono proposti che vengono ascoltati dal Pm in persona. Rilasciano tesi assolutorie e a discarico riguardo le imputazioni formali e l’espediente per gli arresti:alcuni-e in particolare forniranno l’alibi vero e proprio testimoniando che al momento della rissa ( presa come espediente per gli arresti) eravamo da tutt altra parte. link testi di difesa Testimoni di difesa
Arrivando ad alcuni momenti centrali, inizia dopo settimane il LORO corto circuito reale. Viene mandato uno scritto, prodotto dalle “tragicomiche assemblee della Panetteria occupata” a me ed al mio coimputato a San Vittore; continue assemblee, che non portavano a nulla di positivo ! Quello che ne conseguirà si chiama il “classico giochetto dentro casa”, ( tutti lo imputano a chi ha scritto quella lettera come se fosse un singolo ) ma chi riporta i concetti collettivi non è “ir”responsabile a mio avviso, anzi al momento sicuramente si prende il “carico” diventando di fatto una sorta di “porta croce involontario” .
Il presagio,che era molto brutto, ma, fiduciosamente, pensavo rimediabile ovvero che non potessero arrivare a tanto dopo e tutto sommato fin da subito rispondendo lascio formali e sostanziali aperture ma fermo su alcuni punti!
Il primo problema di metodo è che la lettera-documentino (rinnegato da LORO stessi dopo), per di più mandata a chi sta in carcere, era già viziata da polemiche tra Panetteria occupata ed esterni, tra Panetteria occupata e Simone e forse tra Panetteria e Panetteria dato l’andare in “ ordine sparso“ con un atteggiamento da partito della domenica e, visto che poneva (di facciata )comunque delle questioni, utilizzavo l’ “andare oltre” partendo dal “propositivo” per chiarire almeno alcune questioni minimali ma fondamentali!
Nei contenuti e nel merito dopo un bel po’ di retorica, il documento inizia con la “falsita” della posizione presa (salvo poi dire che non era spendibile per loro la faccenda) UNA CONTRADDIZIONE UNICA nelle prime righe., L’ alimentare ( ancora!!!) parecchia confusione oltre al considerare “una testa aperta” come veritiero per forza e problema insormontabile ( mi sono sempre chiesto e se fosse morto, la linea era “ci dispiace ma c’è un morto e non si può fare nulla” unita al “miraccomando ,sappiamo che siete innocenti, occhio alla bella difesa tecnica!”…probabilmente si ) e, dove miravano loro tra l altro “..se non esce chi gli e l’ha spaccata non si può far nulla e la questione è puramente tecnica”..in pratica non centriamo nulla ma non lo vogliono dire apertamente “aumentando da subito la pericolosa “confusione” e il bigotto,reazionario e strumentale “equivoco” colpevoli-innocenti.) Per altro la domanda sorge spontanea…perchè comunque non dire l’ovvio:
1° smascherare la reazionaria operazione politica e dare una risposta ferma e decisa;
2° dire almeno che siamo estranei come si auspicavano e dicevano TUTTI invece che il contrario cercando mille espedienti?
Comunque in sintesi: “sappiamo che siete innocenti”….Prorpio per non cadere nell’innocentismo io parlo e ho sempre parlato di “estranei ai fatti” perchè detta come la dicono LORO fornisce la “sponda” a chi dice o direbbe “punite i veri responsabili” di un fatto quantomeno ambiguo come gli dicevo allora e rafforzato dopo, che nonostante lunghe udienze continua a produrre “inquetanti dubbi”da un lato e “parecche certezze” dall’altro anche sull’episodio stesso…Su questo , i beceri isterismi, in cuor loro ( era quello che proponevano con le continue insinuazioni e vomiti di rabbia isterici finendo per odiarsi a vicenda “tra parrocchie movimetiste” invece che odiare la montatura e il meccanismo!!!)..ma il grave è che( più di uno sentenziava a pochi giorni dagli arresti “sono indifendibili”salvo poi scriverci qualche riga per lettera ”avete fatto bene a contestare i fatti” e poi ancora calunniare alle spalle! chi proponeva come assunto che ” …la vicenda non ha nulla di nobile e politico“ e quindi “…la solidarietà non si può dare“ chi rincarava “…c’era un campanello d’allarme“ chi “…un branco di irresponsabili gli organizzatori della festa” ecc… ma non si può fare ne questo, ne quello ne quell’altro tutto infarcito di una caricatura estrema su “vie alternative” da non prendere ( in teoria LORO erano i pragmatici e chi si esponeva e ci esprimeva solidarietà per LORO “gente che fa retorica”), ipocrisie e un sacco di menzogne su pseudo autocritiche anche se sicuro c’era chi la pensava genuinamente, volontà di dialoghi e discutere mai vista una volta uscito sebbene richiesta da me, allusioni al fatto che non sia una montatura o semi-montatura, insomma un pessimismo che anche il meno scaramantico può solo che “toccarsi i coglioni”o ironizzare in parte come facevo al tempo spiegandogli passo passo …un’ossessione nel rimarcare di continuo che le accuse sono pesanti, che “…c’è una testa aperta...” ( questo, anche se mai banalizzato da me, non può essere dato per buono e per certo da nessuno se non PM,”giornalisti d’assalto” o affini ), compresi “alla gente non gli interessano ste storie”, ..”non si possono fare campagne sull’innocentismo” ( e chi cazzo ve lo ha chiesto mi veniva da dire), la retorica che sono le realtà colpite (quali? E perchè non dare una risposta allora almeno quel piano invece che rinnegarsi?) e come se non ci fossero state due persone in carcere ( ma come sentiro’ dirmi appena uscito senza vergogna erano stressati per la vicenda, loro!) e un continuo rimarcare l’evidenze negative ovvero “non è stata colpita direttamente una lotta”..”hanno colpito duro..”..e piagnistei vari…la risposta giusta forse era “grazie ce ne siamo accorti ma lasciate perdere sta brutta storiaccia..” avrei evitato un sacco di grane!
Grave, e ne dettaglierò in seguito , il non ascoltare neanche alcuni punti fermi(che dovrebbero essere banali) su quello su cui rispondevo all’epoca: come se nulla fosse rispetto a “improbabili proposte di banchetti sotto casa” dai “campioni della comunicazione” e del “sostegno…a loro stessi!”!* Link Lettera e rispostaLETTERA dis-conosciuta Panetteria Occupata Risposta mia
Nel frattempo Addirittura, cosa che saprò per intero dopo ma mi era stata accennata ( ed avevo risposto sempre positivamente ), la volontà esplicita di alcuni di creare una campagna di controinformazione “in modo reale”e di iniziative anche meno strettamente politiche ma di sostegno ( come normale e sacrosanto )dato il pesante immobilismo e ostracismo della Panetteria occupata con il loro “comitato a trucco” mai nato( per fortuna) ma niente, usciva dal loro operato, protezionistico e idealistico, folle; poi non sia mai che uno per sbaglio dica la parolaccia.. “solidarietà”... mentre le altre svariate iniziative proposte, sempre negate con le reticenze fino all’inverosimile e mai con chiarezza, solo quelle dove non risultino collegamenti politici, che era ed è il cardine dell’inchiesta. Sempre scavalcando noi mentre eravamo in carcere, SOLO loro volevano e dovevano “gestire” ( e si è visto ampiamente sia prima che poi) la vicenda. Chi ha “provato a seguire l’inchiesta” parla di “abbandono” come si esprimeva il mio co-imputato, ma la verità è che è tutto molto peggio. Inizialmente “clima di ambiguità e reticenze, successivamente continui abbagli e opportunismo in-politico,l’ isolamento LORO su queste posizioni ( da subito avvitati in se stessi e con posizioni e una situazione a dir poco penosa) e a nostro danno nei nostri confronti, infine calunnie e tesi d’accusa seguite da confusioni aggrappate alla campagna mediatica per arrivare alla RIMOZIONE FINALE: insomma…. l’esatto opposto di quello che serve. Sarò impietoso e tacciato di essere “cattivone e antipaticone” ma ho dato ampiamente doppie triple decime possibilità, ecco perchè penso sia NECESSARIO essere trasparenti TUTTO QUI!
Insomma l’abbandono era evidente, per dirla come lo affermava il mio co-accusato ma a me personalmente, dava meno fastidio perchè almeno si sarebbe evitato il “circo nel circo”. Invece Loro, al momento la ponevano, come saprò dopo, tutta su Simone (che uscito prima di me aveva posto delle questioni su cui non entro metodo o non metodo) e cioè come “uno che ha perso la brocca”, “poverino la galera gli fa male”… mentre io,per le formali aperture, ero ”il pragmatico” ( chiaramente solo se se mi adeguo dopo poi, se no calunnie pure su di me)…Talmente liquidatorio e sommario il LORO pseudo documento, che la Panetteria occupata, quando uscirò e sempre a confronti singoli (con la tecnica del rimando “il mese del poi e l’anno del mai..”…),nell’argomentare, una volta uscito, di quella lettera- documento inviatoci in carcere, e nel porre in onestà le mie critiche, ricevevo solo risposte liquidatorie della ragione che si da ai fessi. Tra chi non c’era ,chi si è accorto dopo ma era distratto, chi non era d’accordo in effetti: a parte “chi non c’era e se c’era dormiva..e se era sveglio era girato dall’altra parte” le ho sentite tutte. Magari ci avessero abbbandonati soltanto! Da “retorica sull’autocritica” al passaggio “pigliata per il culo” ( non mi vengono altri termini) il passo è stato davvero breve e reiterato.
A queste risposte chiare ed inequivocabili di chiusura totale ha corrisposto lo “smarrimento” dei più come mi verrà ampiamente confermato in seguito.
Tornando alle faccende serie, dopo più di un mese di carcerazione preventiva, gli interrogatori ecc alcuni in carcere “prenderanno di punta la situazione”: seppur non fosse l’inchiesta del secolo, i “riflettori” erano alti e seppur non avevo minimamente idea del cagnaio “fuori” e seppur avevo altro spirito,eravamo prudenti. Gli avvocati, non presentano inizialmente per “prudenza” istanze ( e come era messa la situazione ci videro lungo anche in questo ) in quanto il rischio di rigetto era troppo alto o per dirla meglio quasi certo. Dopo che alcuni concellini e molti all’ “aria”, anche ad un mese dagli arresti, mi facevano emergere con forza ed insistenza alcuni ragionamenti…soprattutto partendo dall’ estraneità nostra (i miei compagni di sventura a San Vittore, anche quelli che non avevano letto le carte ci credevano davvero ), fare un istanza a partire da quel momento avrebbe avuto senso senza aspettare troppo in quanto il ” rischio di rigetto ne sarebbe valso la pena” anche perchè aspettare troppo poteva significare il ribaltamento della sostanza ovvero un giudice, anche eventualmente neutrale, avrebbe potuto domandarsi: “perchè se sono estranei stanno così tranquilli in preventiva?” e l altro vero pragmatismo “…se proprio ti andrà male la rifai tra qualche mese e fai Natale e capodanno a casa…”per capirsi.
Ne argomentiamo con il mio avvocato con la brevità di un colloquio “di routine” ma in maniera seria, e seppur inizialmente scettico legittimamente,condividiamo la scelta.
Poco dopo avviene un altro momento “cruciale” , mentre prepariamo l’istanza di scarcerazione. Mentre l’accusa si “sfregava le mani” per la riuscita operazione politica tra campagna mediatica, divisioni create e fomentate ( con” soli” due arresti, sapevano già il clima e tutto su tutti intercettando l’inverosimile di persone) qualcosa gli “scivola dalle mani”; dopo che avevamo entrambi ribadito ed argomentato la nostra estraneità e rispondiamo alle domande del pm senza andare dietro a certi “giochetti” ( per essere chiari sempre separati e con divieto d’incontro ) avviene la ritrattazione del principale testimone di accusa. RITRATTAZIONE test principale 16/10/2013
Per di più questa rilevante e fondamentale ritrattazione davanti al pm e prima del processo ( questa volta anche con domande a verbale )avviene mentre noi siamo ancora a S.Vittore vi è quantomeno la certezza dell’assenza di un nostro tentativo di influenzabilità tanto sbandierata per avallare la custodia cautelare in carcere con la possibilità secondo l’accusa con il solito general-generico rischio di inquinamento prove come scritto sempre con la general -generica formula accusatoria in tutto e per tutto come citava il mandato d’arresto {…} [….]“…è ragionevole ritenere che gli indagati, se posti a conoscenza del procedimento in stato di libertà, si adopererebbero con efficacia per frustrarne gli obiettivi….” .{…} (estrapolato mandato d’arresto)
LINK ritrattazione (*****link test accusa che disconosce i verbali accusa)RITRATTAZIONE test principale 16/10/2013
Il giorno dopo (17 ottobre), Il PM ri-convoca ancora altra teste d’accusa..e così dopo ancora la scarcerazione LINK ennesime ri-convocazioni 4 e 8 novembre ri-convocazione testi d'(“accusa”)
L’avvocato si “fionderà” a colloquio e galvanizzato più che mai, mi riporterà direttamente l’importante notizia e di li a poco uscirà giustamente il mio co-accusato e si presenterà l’istanza di scarcerazione ( con questo nuovo elemento di “forza”) che pure per me comunque era stata già decisa e condivisa dal sottoscritto e l’avvocato!
link post avv co imputato scritto breve avvocato
Dopo un paio di settimane ( con comodo ) mi arriva nel momento ormai più inaspettato (mattinata del 29 ottobre 2013 ) il lavorante: ” prepara la borsa che esci…”
Nei saluti, l’augurio e la frase più sentita era ”ora che l’infame bugiardo ha ritrattato, dopo la galera a gratis,dovresti uscire a piede libero ,almeno”..nel “timore che nella bella notizia ci fosse “la brutta notizia” dei domiciliari” cerco di chiedere qualcosa ma tutti gli agenti della penitenziaria come al solito non sanno nulla..dopo 3/4 ore di attesa nella “celletta” dei partenti e-o uscenti” arriva prima il foglio dei domiciliari a fine delle trafile ” Minani vai ai domiciliari, devi passare dalla caserma di competenza miraccomando,se no qui ti rivediamo presto presto”. Un minuto prima dell’apertura del cancellone, dalla matricola l’appuntato dice … c’è un’ultimo foglio che quasi mi dimenticavo ( lo aveva in bella vista sul bancone da un’ora): DOMICILIARI CON DIVIETO DI COMUNICAZIONE”: “un ennesima brutta storiaccia!”
Link giornali “scarcerazione”
Cosa è successo? I più pensavano che entrambi saremmo potuti uscire a piede libero o con qualche piccola misura per poco tempo ma non gli inquirenti ( e nemmeno chi si era eretto a un pseudo sostegno che nella cecità assoluta lo vede come un fatto normale); il mio co imputato era “già” uscito da poco con l’obbligo di firme che gli protrarranno fino a fine indagine mentre io ( differenziazione imputati ora del pm ) resto in preventiva ed esco con “domiciliari ristretti”. Chiaro che “brucia” per l’accusa la ritrattazione, salvo “dimenticarsela” in un passaggio cruciale al processo ( le amnesie del Pm e della Giudice che faceva finta di non capire), perché era ( o meglio paradossalmente è! ) il pilastro formale dell’inchiesta che era basata molto su questo soggetto ( l’amichetto che diverrà a processo ex amico della presunta vittima, che girava parecchio in epoca pre arresti nelle caserme tanto da non dover neanche essere identificato e in una piccola annotazione leggeremo “noto a questo ufficio “ e non dover rilasciare neppure il documento dopo gli interrogatori formali ed informali..). Tecnicamente la logica della magistratura inquirente per dirla “terra a terra” era: io resto ancora “il cattivone” e Simone diventa solo “l’amico del cattivone” quindi “ da punire ma non troppo” (3 firme a settimana per mesi, preparando il terreno per derubricargli le imputazioni gravi passando quasi per garantisti).
L’ossessione del PM, forse intesa come garantismo legale come dirà, o forse come “tastare e ri-vedere come si comportano i testi d’accusa”, fa si che li convocherà l’ennesima volta, altri li aveva ri-convocati qualche giorno prima del nostro interrogatorio. Ricordo che non era nemmeno un’imputazione di reato associativo o altro, e sebbene per i tribunali tutto ciò è normale, non lo dovrebbe essere per altri con la scusa della “brutta storiaccia”, quantomeno non lo è per me!
Ennesime convocazioni test d’accusa (post ritrattazione 4 novembre)
Mentre avvengono questi scenari tra convocazioni continue e monitoraggi a gemmazione, litigi beceri di movimento e altro, in altre città e anche a Milano alcuni spazi sociali organizzano cene e aggiornamenti in solidarietà a noi. La più eclatante e risucita a Livorno, dove giustamente continuano senza perdersi in questo “circo nel circo”.
INIZIO DOMICILIARI MIEI CON TOTALE DIVIETO DI COMUNICAZIONE E CO-IMPUTATO ESPULSO e “VIRATA TOTALE PANETTERIA OCCUPATA”
Dal lato mediatico tradizionale, pare non avere già più interesse, sebbene le accuse restano in piedi, si riducono a pochi articoletti, ancora beceri, di stampa “locale”
Qui sotto un breve e reale aggiornamento della situazione di contro-informazione ha preso e continua una posizione e non ha la “tendenza” alla rimozione..
link articoletto giornale di provincia
La Prealpina del 18 febbraio(8)
Pur sapendo che non è il metodo auspicabile ma non ho avuto scelta, almeno resta la VERITA tocca “l’infelice compito ” di narrare un pò di cose.