RITRATTAZIONE 16/10/2013 ******{accusatore-ritrattatore}

pre scriptum: la parte tra le parentesi graffe è aggiunta del sottoscritto per far capire le parti in causa e non pubblicare nomi

Verbale di sommarie info rese da *****{accus – ritrattattatore} c/o Tribunale di Milano a Pubblico Ministero

Il 16 ottobre, alle 10,40 negli uffici della Procura della Repubblica di Milano, su delega del PM dott. Piero Basilone[..]

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Come ho già avuto modo di riferire ai Carabinieri, il 15/02/2013 mi recavo presso l?università Statale di Milano, dove avevo appuntamento con alcuni amici, per partecipare ad una festa organizzata da alcuni studenti. Arrivavo alle 23.30 circa e poco dopo ho incontrato *****{presunta vittima}, con il quale mi soffermavo a disegnare su un muro per poi continuare su alcuni fogli attaccati sul muro stesso”.

DOMANDA: ricorda il contenuto nei fogli su cui *******{presunta-vittima} disegnava?

RISPOSTA: Non direttamente, ma ho sentito discutere *******{presunta vittima} con un ragazzo che lo redarguiva sul fatto che quei fogli erano manifesti di solidarietà ai compagni detenuti: ho ricostruito solo a posteriori che potesse trattarsi dei compagni detenuti per i fatti della Val di Susa perchè sapevo che in quel periodo gli occupanti della libreria Ex Cuem erano particolarmente interessati alla vicenda.

DOMANDA: è in grado di descrivere il ragazzo che discuteva inizialmente con il ******{presunta-vittima}?

RISPOSTA: non sono in grado di descriverlo, ma era bianco, molto giovane aveva le bretelle[….[

DOMANDA: che cosa è successo subito dopo?

RISPOSTA: In brevissimo tempo la situazione degenerava poichè una decina di persone lo conducevano, di forza, all’esterno dell’ateneo, nonostante*******{presunta vittima} si opponesse alla loro azione. La ressa che si creava non mi consentiva di raggiungere direttamente *******{presunta vittima} anche se in qualche modo riuscivo a guadagnare l’uscita. Una volta fuori vedevo ******** a terra circondato da un gruppo di circa cinque persone che lo picchiavano sferrando calci. Decidevo di aiutare ******* per cui lo afferravo, aiutandolo a rialzarsi e insieme ci allontanavamo spostandoci nella via di fronte all’ingresso dell’università, restando a circa 50 metri dal gruppo degli aggressori. Nel momento in cui intervenivo, mi preoccupavo solo di trarre in salvo il mio amico ******** e quindi non guardavo direttamente i volti degli aggressori. Dopo circa due minuti, lasciavo *******{presunta vittima}  in compagnia di altri amici e mi avvicinavo ai ragazzi che si erano intrattenuti sul luogo dell’aggressione tra cui, presumo, vi fossero gli aggressori.

DOMANDA: Da cosa deriva tale presunzione?

RISPOSTA: dal fatto che appena mi avvicinavo ai presenti per chiedere spiegazioni in merito all’accaduto e venivo immediatamente aggredito verbalmente da un ragazzo di colore[…..]

DOMANDA: ricorda di aver detto al ragazzo di colore qualche frase sui NO-TAV?

RISPOSTA: Lo escludo categoricamente,anche perchè non sapevo che il manifesto riguardasse i NO-TAV.

DOMANDA: è in grado di riconoscere questo ragazzo?

RISPOSTA: era di colore, di altezza media, corpulento, con un cappellino bianco con visiera, jeans e giacca scura, che sarei in grado di riconoscere.

DOMANDA:  Ricorda la presenza di altri ragazzi particolarmente aggressivi nei suoi confronti?

RISPOSTA: ricordo , in particolare, un ragazzo molto agitato che mi si rivolgeva con parole aggressive. Non ricordo esattamente il contenuto della discussione ma i toni erano accesi e ricordo anche di essere stato minacciato.

DOMANDA: vuole precisare il contenuto specifico della minaccia e se fosse semplice o fiinalizzata a indurla a tenere un determinato comportamento?

RISPOSTA: Preciso di ricordare soli il tono fortemente aggressivo, di intimazione ad allontanarmi prima possibile dal luogo. Probabilmente lo scopo era quello di evitare che le forze dell’ordine, eventualmente giunte sul posto, potessero identificare tutti i presenti e quindi raccogliere la nostra versione dei fatti. Tuttavia, si tratta di una mera mia presunzione. Ribadisco che non ricordo il male che mi è stato minacciato, ma solo il tono fortemente aggressivo….[…]

DOMANDA: che cosa è successo dopo l’episodio che ha descritto’

RISPOSTA: ho continuato a chiedere ai presenti chi fosse stato a perpetrare l’aggressione a *******{presunta vittima} e perchè: non ricevevo spiegazioni se non le intimazioni sopra riportate. Il ragazzo di colore che era rimasto ancora nelle mie vicinanze , tenava di affrontarmi direttamente dicendo “risolviamo la cosa tra noi due”

In questo momento arrivavano i carabinieri e il ragazzo di colore subito mi cingeva la spalla con un braccio con faare amichevole e mi accompagnava verso Via Larga come per volersi allontanare dai carabinieri senza destare sospetto. Accettavo inizialmente questo comportamento convinto che volesse chiarire pacificamente i fatti: specifico che in quel momento non conoscevo ancora l’entità delle lesioni riportata dal ******{presunta vittima} e pensavo che si fosse trattato di una “scazzottata”[…]

Per questo non sono andato direttamente dai carabinieri. Tuttavia i carabinieri ci hanno seguito,fermato e identificato.—————-

Dopo l’identificazione mi sono allontantato e ho dato una pacca al ragazzo con gli occhiali e il cappellino, che ho descritto ,dicendogli che ero dispiaciuto per tutto quello che era successo. Lui mi rispondeva dicendomi, con tono secco ma sottovoce perchè eravamo vicino ai carabinieri: “per colpa tua il mio amico si trova nei casini, vedi di andartene” e io me ne andavo preoccupandomi di come stesse il mio amico ******{presunta vittima}.

DOMANDA : Perchè non ha riferito ai carabinieri dell’episodio occorso al  ******{PRESUNTA VITTIMA}?

RISPOSTA: posso individuare varie ragioni: pensavo che non si fosse fatto molto male; inoltre, quelli che, secondo la mia sensazione, potevano essere gli aggressori erano presenti e il ragazzo di colore aveva cambiato improvvisamente atteggiamento nei miei confronti, la qual cosa mi aveva spiazzato..

DOMANDA: Ritiene che avrebbe riferito qualcosa in merito all’accaduto ai carabinieri se quelli che secondo lei oerano gli aggressori non fossero stati presenti?

RISPOSTA: Probabilmente si.

Con il presente atto si procede anche all’individuazione fotografica[….]

Preliminarmente viene chiesto al ********{accusatore ritrattatore}  se è già stato sottoposto a tale atto e se, a seguito dell’aggressione, ha avuto modo di notare o incontrare i soggetti sopra descritti. Il ******* risponde: in un’altra sola occasione mi è stato posto in visione un album da parte dei carabinieri e ho riconosciuto entrambi i ragazzi sopra descritti. Per quanto riguara la visione dell’album che mi viene mostrato in questa sede, dichiaro di riconoscere con assoluta certezza [….]

Si da atto che la foto 10 corrisponde a Di Renzo Simone e la foto 26 a Minani Lorenzo Kalisa.

Si da atto che alle ore 14:30 interviene il Pubblico Ministero dott. Piero Basilone, il quale , dopo aver letto la verbalizzazione sopra estesa chiede al Sig****di spiegare il contrasto tra le sue dichiarazioni nel presente verbale e quelle rese in data 12 aprile 2013, con paricolare riferimento alla condotta dal soggetto identificato per DI RENZO Simone, in occasione dell’aggressione violenta e del pestaggio subito da ****. A tal proposito viene letto il seguente verbale del 12 aprile 2013:

[“…………………..”]

RISPOSTA: confermo quello che ho dichiarato in quella sede. Al giorno d’oggi, posso specificare che l’azione del gruppo di venti persone che portavano fuori il****è avvenuta in maniera coincitata, all’incirca in un arco di 10 secondi. Io mi sono solo preoccupatodi seguire e aiutare il mio amico e, come ho detto prima, non mi sono soffermato per vedere i volti delle persone che lo avevano aggredito. Per tali ragioni, non posso affermare di aver visto DI RENZO e neppure MINANI partecipare all’ “accompagnamento” verso l’esterno e al pestaggio del *****

Il contrasto tra le dichiarazioni potrebbe spiegarsi col fatto che la presente verbalizzazione mi pare molto più attenta a ricostruire i dettagli delle varie fasi e ruoli rispetto alle precedenti. Inoltre, è  una verbalizzazione meno vicina agli eventi. Ricordo anche che ero molto sotto pressione e agitato perchè si trattava della prima verbalizzazione in vita mia, per cui mi sono anche affidatointegralmente alla verbalizzazione libera del redattore. Infatti, anche per la voglia di abbandonare rapidamente la caserma, mi è stato offerto di rileggere il verbale prima della sottoscrizione ma io ho detto che mi fidavo e così ho firmato e me ne sono andato.

Letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra alle h 14:45.