UDIENZA E SENTENZA DI 2° GRADO

Domenica 24 giugno confermato pranzo al Soy Mendel in via Cancano 5 di  fronte al parco delle Cave per collettivizzare l’inchiesta-montatura alla Statale. Sarà un momento informale ma di aggiornamento per cercare di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda politico giudiziaria e rilanciare la solidarietà. Ritrovo H 13. Lollo

Per arrivare prendere uscita tangenziale ovest Bisceglie oppure bus 67 o 63

 

UDIENZA E SENTENZA DI 2° GRADO: AGGIORNAMENTO

POST SCRIPTUM: {…} tra parentesi graffe le mie personali aggiunte.

Ore 9:15 inizio processo. Per ultimo, il nostro appello.

A differenza delle udienze di primo grado, non ci sono la ventina di agenti in borghese che vanno avanti e indietro. 4/5 agenti come di “consuetudine” che si alternano.

Il processo parte alle 12 e la presenza tra le attese, tra chi passa per un saluto solidale, chi resta, e chi arriva dopo è continua.

Purtroppo, la reporter, che doveva video o audioregistrare l’udienza, per un problema burocratico, non è stata fatta entrare. Dunque nessuna sintesi “fedele per definizione come è un audio-video registrazione” delle udienze e tocca fare lo “scribacchino” riportando al meglio possibile dagli appunti che ho preso.

H 12:00 RELAZIONE. ( relazione di un Giudice che “racconta” lo storico del processo).

Su cosa ha portato al processo, le indagini e le parti in causa.

Sottolinea il 1° momento e 2° momento.

Circa il 1° momento dice poco ( quello per il formale mandato d’ arresto).

2° Circa il secondo momento, si dilunga un pò di più…ovvero minuti dopo quello per cui *****{accusatore-ritrattatore} (con alcuni amici e non la ****{presunta vittima}) tornò indietro e infine la pattuglia dei carabinieri che arriva. Utilizza ancora termini come “cingere la spalla”, presunte intimidazioni velate ecc.

Ammette formalmente in via preliminare alcune richieste dell’avvocato di difesa: i motivi aggiunti al ricorso.

L’avvocato di difesa mentre si appresta a chiedere la dichiarazione dell’imputato si risiede perche il Procuratore “parte subito”.

H 12:17. L’ ACCUSA: PROCURATORE GENERALE.

Ribadisce l’importanza delle “prime” dichiarazione di *****{•accusatore-ritrattatore} il famigerato 12 aprile 2013.

Ribadisce l’ esattezza della sentenza di primo grado che considera motivo principale d’accusa: il CONCORSO a partecipare alle lesioni gravissime subite da…

Ribadisce l’ origine della vicenda che parte dal manifesto su quello che definisce manifesto “prigionieri politici comunisti” …che ha scaturito un’ azione violenta iniziata dentro e proseguita fuori…

Ribadisce che  tra gli aggressori è individuato un soggetto di colore identificato successivamente in uno dei 2 arrestati e successivamente alla ritrattazione { che chiama versione} con le giuste totali imputazioni a suo carico.

Aggiunge la SIMULAZIONE di atteggiamento di apparente tranquillità nel momento dell’arrivo della pattuglia soprattutto per Minani. Aggiunge che LA MINACCIA “ha raggiunto l’obiettivo perchè *****{accusatore-ritrattatore} non denucniò nell’immediato”.

Sostiene “la giusta  valutazione della sentenza del 1° grado in quanto corretta l’imputazione di partecipazione concorsuale in lesioni gravissime ecc…”

I testi a discarico ( testi della difesa) sono a detta sua“insufficienti”.

Richiede la conferma della sentenza di condanna del 1° grado.

{Non dilungno ulteriormente il narrato in quanto sono presenti una serie di inesattezze oggettive e imprecisioni svariate anche dal punto di vista accusatorio, viene da pensare che poteva almeno leggere la sintesi delle carte processuali}.

DICHIARAZIONE SPONTANEA.

IMPUTATO:”Richiedo  di fare una dichiarazione spontanea“.

La Corte accetta.

Dopo la prima frase interrompe, tra lo stizzito e lo svogliato. PRESIDENTE CORTE:“Ma quanto dura?

IMPUTATO: “E’ breve, 3-4 minuti circa

PRESIDENTE CORTE: “Prego”.

Appena ricomincio insiste iL Presidente con una seconda interruzione.

PRESIDENTE CORTE: “Ma se è scritta non la legga c’è la consegna e la mettiamo agli atti

IMPUTATO: “Sono degli appunti perchè ci sono molte cose da tenere a mente.Ma è breve e la leggo veloce“.

Si inserisce molto pacatamente l’avvocato di dfesa: “E’ giusto una breve dichiarazione solo su dei punti precisi che il mio assistito vorrebbe leggere“.

PRESIDENTE CORTE: “Va bene, prosegua“.

TESTO DICHIARAZIONE.

Sono stato condannato per un fatto che non ho commesso.

L’ho detto fin dal primo momento in cui sono stato arrestato nell’interrogatorio di garanzia, l’ho ripetuto nell’interrogatorio ( da me richiesto) del Pubblico Ministero mentre ero in custodia cautelare in carcere, l’ho ripetuto nell’esame a cui mi sono sottoposto nel giudizio immediato ( da me richiesto ), e lo ribadisco qui.

Qualla sera ero presente alla festa in Università Statale. La festa si svolgeva tra l’atrio cui si accede dall’ingresso pedonale di via Festa del Perdono, il corridoio di fronte e l’atrio in fondo a tale corridoio dal quale partono le scale che conducono ai piani superiori. In quest’ultimo slargo, che è molto più ampio vi era allestita una zona bar.

A un certo punto della serata, mentre mi trovavo nella zona bar[…] ho notato che stava succedendo qualcosa nel corridoio: ho sentito voci coincitate che si accavallavano e persone che si accalcavano.

Tutti guardavano verso l’uscita e sembravano spostarsi verso quella direzione.

Ho provato anch’io a spostarmi verso l’affollamento per capire meglio.

Giunto all’altezza della porta d’ingresso sono riuscito a vedere alcuni frammenti di quella che mi sembrava la parte finale di una rissa: alcune persone che si urlavano contro, alcune che cercavano di avventarsi sulle altre,  qualcuno che sembrava trattenere.

Una persona che dopo averlo visto nel processo di primo grado ho ricostruito era ******{presunta vittima}, era in piedi e urlava contro le altre.

Alcuni erano molto alterati, dalla rabbia forse anche dall’assunzione di alcool o sostanze stupefacenti.

Poi qualcuno si è allontanato e si è ristabilita la calma.

Non posso dire con certezza di aver riconosciuto qualcuno in quell’azione: ricordo alcune persone, ma non potrei dire con certezza cosa stessero facendo: se stessero colpendo qualcuno, se stessero difendendosi o separando o semplicemente urlando. Il ricordo di qualla fase non è nettissimo. La scena è durata pochi secondi e non vi avevo dato peso, anche perchè non avevo avuto la percezione che qualcuno si fosse fatto particolarmente male: nella mia mente non è stata più rievocata fino a che, dopo sei mesi, sono stato arrestato.

Ristabilita la calma, sono uscito anche io fuori, sul marciapiede di Via Festa del Perdono per fumare una sigaretta ( la scena che ho desritto prima l’avevo vista attraverso l’uscio con la gente accalcata a guardare). Qui mi hanno detto che la rissa era stata causata dal gesto di alcune persone che avevano strappato dal muro un manifesto in supporto della lotta No-Tav. Anch’io, pochi mesi prima, ero stato arrestato per quella lotta.

Poco dopo, alcune persone sono ritornate con fare aggressivo e molto agitate verso l’entrata. Non ricordo le parole esatte che stavano urlando: pretendevano spiegazioni o qualcosa di simile. Si rivolgevano indistintamente ai presenti. Svariate persone che erano li di fronte ( non so dire se fossero le stesse con cui loro avevano litigato in precedenza ) gli urlavano di andarsene.

Ad un certo punto si sono rivolti in modo molto aggressivo anche a me, che in quel momento ero sul marciapiede, da solo, in disparte e guardavo questa scena. Ricordo uno di loro in particolare che diceva parole del tipo “No-Tav tutti in galera!”.

A quel punto mi sono alterato anch’io: primo perchè pensavo che fosse imprudente da parte loro tornare indietro con quell’atteggiamento e in quel contesto, perchè rischiavano di accendere nuovamente gli animi. Inoltre non nascondo che il fatto che oltraggiassero il movimento No-Tav mi avesse offeso anche personalmente. Io devo aver rivolto a quello che mi si stava avvicinando e che poi ho saputo essere *****{accusatore-ritrattatore} qualche parola in tono acceso. A quel punto lui mi si è scagliato contro. Io lo ho schivato e lo ho colpito con un pugno e forse con un calcio: non gli ho fatto particolarmente male. Lui non è riuscito a colpirmi e si è allontanato con gli altri.

I carabinieri sono arrivati poco dopo. Hanno parcheggiato la macchina proprio vicino al punto in cui ci trovavamo ancora io e ******{accusatore ritrattatore} che nel frattempo era ritornato ancora indietro.

A quel punto gli animi si erano già raffreddati. Ci hanno chiesto cosa fosse successo dicendo di essere stati chiamati per una rissa.

Io gli ho detto di aver assistito ad una rissa e che era tutto finito. Loro ci hanno chiesto i documenti e poco dopo se ne sono andati.

Firma: Lorenzo Kalisa Minani

Dopo la dichiarazione decidono una PAUSA e le camere di consiglio e poi riparte l’udienza.

Parte civile {avv. di ******presunta vittima}

INTRODUCE dicendo che nessuno qui deve dubitare la presenza spazio-temporale e i 4 capi saldi:

– partendo dal grave ferimento avvenuto quella sera;

– arrivando al comportamento tenuto da *****{accusatore ritrattatore }…

Prosegue sui verbali e afferma :

1  che ci sono  INQUIETANTI dubbi su teste d’accusa {quella che in parte prima aveva ritrattato il primo verbale sulle minacce ed  a dibattimento ricusò i verbali di denuncia e l’autenticità della sua firma…inquietanti si ma verrebbe da dire sul metodo d’indagine..} e su ******{accusatore -ritrattatore} NON è disposto a credere che la RITRATTAZIONE sia CREDIBILE {avvenuta davant al PM e agenti, con domande a verbale e mentre noi siamo in carcere};

2 sul suo assistito {presunta vittima} afferma che “… è LEALE anche perchè al di là dell’aggressione subita prima non riconosce POI { 2 mesi dopo } si concentra e riconosce i suoi aggressori”;

3 COMPORTAMENTO IN AULA DI UN IMPUTATO: “non credo sia casuale e credibile..” perchè ha argomentato sempre un pò troppo al singolare in un contesto di svariate persone presenti….perchè ha sostenuto che si calma  nel momento dell’arrivo della pattuglia ….non è sostenibile come ha sostenuto la sua difesa che ristabilisce la calma e in quanto “attivista politico” ha pensato di non entrare in certe faccende…l’imputato da versione diversa dal verbale dei CARABINIERI { menzogna spudorata, la versione mia a carte coperte e in custodia cautelare in carcere è uguale alla prima versione dei carabinieri di pattuglia che affermarono che ero lucido, corretto e  che al momento del loro arrivo e a loro richiesta fornivo i documenti e dopo aver chiesto se ci fosse bisogno di restare se ne andarono senza notare nulla di anomalo }

4 il contesto dell’imputato è brutto e difficilmente difendibile in relazione al ******{presunta vittima} sanguinante  { qui si smentisce da solo perchè di sangue neppure *****presunta vittima ne ha mai parlato}

Circa la questione soldi e risarcimenti, al di là dei dettagli il fatto è GRAVE quindi congruo ribadire la richiesta di 100 mila Euro!

Avvocato difesa di  Simone

Preliminarmente, essendo entrato a difesa dopo il primo grado, introduce giustamente l’importanza di 2 elementi:

come metodo…l’ attenersi strettamente alle carte processuali e solo sui FATTI concreti e OGGETTIVI poi il resto.

Ribadisce che per il suo assistito, per un processo di questa mole sia molto particolare il fatto che tutto ruoti su una PRESUNTA frase che avrebbe detto l’imputato …che per di più non è contestualizzata e riportata con la massima confusione e con un’enormità di versioni e ancor più grave interpretazioni svariate. Ne spiega con grande chiarezza l’enormità del “paradosso”.[…]

Argomenta circa le dichiarazioni “accusatorie” di *******{accusatore-ritrattatore} e ********{accusatrice -ritrattatrice } sono IMBARAZZANTI perchè  è tutto ricostruito in maniera inequivocabile…se di minaccia si parla, che senso avrebbe minacciare DOPO la partenza della pattuglia ...perde di per se la valenza nel senso logico ma ancor più nel senso giuridico dell’eventuale presunta minaccia.

Poi ribadisce ” un fatto che mi ha sconcertato tanto, che per altro vale per i 2 imputati[…] Come avvocato ho dovuto leggere e concentrarmi parecchio sui faldoni e carte varie: dall’indagine, alle carte processuali, motivazioni sentenza ecc ma NON HO TROVATO UN PASSAGGIO IN SENTENZA CHE DICA: QUESTA E’ LA PROVA”![…]

Come avv. di difesa, la richiesta è di ASSOLUZIONE TOTALE!

H 14:12

1° Avv. di fiducia Mauro Straini: difesa MINANI {per facilitare la lettura, sia l’arringa dell’ avv. Straini M. che quella  dell’avv. Grenci E. sono riportati in prima persona}

Voglio subito dire 2 cose.

Non è stato un bel processo!

Mi pesa tanto non aver dimostrato l’ innocenza!

MINANI avrebbe avuto milioni di vie alternative. Dico 2 su tutte: scegliere riti diversi. Patteggiamento o rito abbreviato. Qui l’accusa gli ha chiesto risarcimenti di 100 mila euro prima del processo e non mi dilungo qui su ciò che ha dovuto e deve affrontare a livello personale.

E’ stato arrestato a 6 mesi di distanza dall’episodio… lui dice subito al G.I.P., contestando da subito le accuse con una dichiarazione spontanea, che è disposto all’interrogatorio direttamente al PM per rispondere ai gravi addebiti. Fatto rarissimo, lo fece a carte quasi totalmente “coperte” perchè conosceva minimamente gli incartamenti dell’accusa. ( I primissimi atti d’indagine).

Racconta la versione identica nell’interrogatorio e COINCIDE con la dichiarazione spontanea al G.I.P. e ancor di più, con la dichiarazione e versione successiva di *********{accusatore-ritrattatore}, avvenuto proprio qui in Tribunale in qualche aula qui vicino, davanti al PM per 4 ore e all’ insaputa di MINANI perchè era in carcere in quel momento….

INTERCETTAZIONI CONTINUE, interviene l’ “antiterrorismo” a monitorare l’inchiesta, ambientali nelle sale d’attesa nella caserma prima delle deposizioni dei testi della difesa, e-mail e messaggi telefonici, un’infinità di vari soggetti monitorati nel tempo..anche i famigliari… e comprese le conversazioni tra avvocato e imputato ai domiciliari e non esce nulla di accusatorio, non c’è una, dico una prova reale!

POI si sa la difficoltà oggettiva che abbiamo in questi casi, difficile dimostrare qualcosa CHE NON SI E’ FATTO!

Poi si continua a creare “confusioni e suggestioni”…ne cito un ultimo tra tanti: dall’accusa anche oggi è stato detto che il diverbio è stato scaturito dal danneggiamento dei manifesti di “prigionieri politici comunisti”. Giusto e solo per la verità, il manifesto era un cartellone NoTav, per altro, anche il Governo, dopo più di vent’anni ci dice-ammette che il Tav non è più “fondamentale”. {La suggestione è chiara e meschina, una Giudice della Corte ovvero quella della “relazione”, che sembra comunque non cadere nel trappolone del Procuratore Generale, è la figlia del magistrato e docente “Galli”; ucciso alla Statale di Milano da “organizzazioni armate di sinistra”…la suggestione è meschina ma rispoderei alla provocazione che quella non me la possono accollare se almeno la matematica non la decidono LORO….non ero neanche nato all’epoca!}.

Ora comparo ( poi dirò qualcosa sul PM), le VERSIONI del Teste chiave *****{accusatore -ritrattatore}. LETTURA 1a versione e lettura 2a versione…

Potremmo argomentare sul fantomatico “cappellino bianco” che aveva, o meglio non aveva MINANI…ecco non esisteva..ma andiamo avanti.

Poi dopo gli arresti, una SPONTANEA RITRATTAZIONE articolata ecc del teste chiave e nonostante tutto una grossa condanna,” continua gogna mediatica ” e per di più impossibilità  negli anni di lavorare ed è ancora qua, dopo 5 anni, a ribadire l’estraneità: in tre parole UNA VITA ROVINATA!

Poi alcuni testi ( loro, dell’accusa) che realmente diventeranno pure loro a discarico…scagionano gli accusati e diventano testi di difesa nella pratica, altra particolarità e unicità di questo processo: addirittura i testi ribadisco chiamati dall’accusa che alcuni difendono e in più fasi  gli imputati, li scagionano.

Parliamo si di CONDIZIONAMENTI: se ci sono stati sono avvenuti prima degli arresti soprattutto: il teste chiave non forniva la versione d’accusa…bene la festa a febbraio e ad aprile le accuse formali e informali e nel frattempo le “visite” ad alcuni testi dell’accusa…Apprendiamo poi, a dibattimento, che ci sono stati 8 VERBALI ad ****{accusatore-ritrattatore} prima di arrivare all’ARCHITRAVE dell’accusa ( il famigerato 12 aprile). Un’ agente gli inviava anche messaggi al telefono Sono il tuo omonimo di ROMA. { il graduato che scopriremo durante il primo grado, essersi trasferito a Milano per qualche mese precedentemente agli arresti e aver monitorato molto le indagini per poi “sparire“}.

Al processo il PM chiede se si ricorda la descrizione? E non menziona, come per legge avrebbe dovuto fare, la RITRATTAZIONE. Sono dovuto intervenire io alla fine, nella confusione dell’udienza cardine del dibatimento, per menzionarla. Il Giudice anche si straniva, chiede perchè non lo dice…La si veda come la si veda, NON E’ STATO UN BEL PROCESSO!

Poi su *******{presunta vittima} …leggo le pagine dei verbali.non c’è nulla nel 1° verbale, quello a ridosso della festa circa 2 settimane dopo, solo una denucnia contro ignoti e la spiegazione che non riesce a ricordare nulla degli aggressori..forse una maglietta gialla!.

Veniamo alla RITRATTAZIONE: perchè per un’imputato è credibile e l’altro no? La RITRATTAZIONE era ed è su tutti e 2 gli imputati!

Lo ribadisco ancora. Il mio assistito la sera era presente, si certo. Ma non nella rissa!

Poi dopo la rissa, ritorna*****{accusatore-ritrattatore} dopo essersi allontanato dall’amico ovvero la vittima, ritorna indietro minuti dopo senza sapere cosa sia successo!

E prima degli arresti dirà della minaccia e poi ritratta tutto![…..]

Concludo brevemente ma con fermezza: RICHIEDO L’ASSOLUZIONE DA TUTTI I CAPI D’IMPUTAZIONE!

avvocato di fiducia Ettore Grenci: difesa MINANI

Parto subito con una constatazione, siamo accumunati in 2 avvocati da una cosa: “angolo di osservazione esterno al dibattimento di primo grado“…

Dunque 2 questioni IMPOSSIBILITA’ di percepire appieno il 1° grado che però, come abbiamo sentito dall’avvocato che mi ha preceduto, constatiamo tutti che è stato oggettivamente un processo molto intenso sia come emozioni e oggettivamente su alcuni dati che ben si comprende: come ha dimostrato ampiamente appunto il collega che mi ha preceduto. La seconda questione fornisce un VANTAGGIO oggettivo: la “neutralità” rispetto ad alcune vicende ed emozioni.

Io MINANI non lo conoscevo bene quando mi presenta l’incartamento molto carico… Come metodo mi pongo subito la domanda dell’APPROCCIO. Verbali, carte processuali, atti d’indagine, dichiarazioni varie, intercettazioni massicce e continue ecc. Decido di concentrarmi sulle motivazioni di sentenza ma parto sempre dai verbali e atti.

Ho letto, studiato e ri approfondito ed a un certo punto mi chiedevo perchè fare l’appello e cosa fosse venuto a fare perchè lo dico davvero: NON MI SPIEGAVO COME FOSSE POSSIBILE UNA CONDANNA DI 1° GRADO.

Nessuno di noi può negare un fatto centrale: qui Signori mancano le prove o almeno LA PROVA, non c’è!

Nessun risultato nonostante MASSICCE INTERCETTAZIONI!

Non mi ripeto su ******{accusatore -ritrattatore}.

Ma vorrei parlare un pò di *****{presunta-vittima}. Perchè ha subito un grave evento e non denuncia?

Quali erano le condizioni di*******{ presunta vittima}? Era sicuramente brillo etc ma come descrive l’azione ai suoi danni? PRIMA QUERELA

1° dice “la faccia me la coprivo” {l’avvocato mima il gesto}, come è normale in questi casi, “pochi secondi..” e che si copre il volto per paura..e non vede nulla.

dicedei miei aggressori non sarei in grado di riconoscere nessuno“…”forse uno con una maglietta gialla con cui ho avuto una discussione inizialeche sappiamo non essere nessuno dei 2 imputati tra l’altro.  Un PO’ POCO Signori [….]

Prima che gli fossero mostrate le foto per eventuali riconoscimenti gli viene chiesto se sarebbe in grado di riconoscere qualcuno…Anche dopo stesso risultato…..Attenzione la RISPOSTA: No!

Al dibattimento e prima dirà “stato confusionale“…”botte subite…”…”birre bevute“…Poi attenzione, con il passare del tempo il suo quadro si ARRICCHISCE…il tempo fa EMERGERE UN PO’ di DATI[…]

Su *****{ ex amico che era con lui al momento della rissa e mai accusa-riconosce gli imputati} nulla…Nei verbali precedenti agli arresti e neppure a dibattimento, trovandosi anche lui di fronte gli imputati in aula nulla! E mai preso in considerazione, mi chiedo e vorrei fare a voi una semplice domanda: perchè?

Ma torniamo su *****{ presunta vittima} che nel tempo aggiunge un dato importante su un presunto aggressore: ci dice “era di colore”…

Prima immagino glie lo abbiano chiesto…dico IMMAGINO perchè mancano le domande nei verbali iniziali…

Attenzione, a dibattimento, l’avvocato M. Straini di difesa di MINANI lo richiede espressamente più volte…quali dati di riconoscimento fisici principali ricorda……Ma lui ******{ presunta vittima} non lo dice,continua ad omettere il dato del colore della pelle. La Giudice si SCIOCCA letteralmente, si arrabbia nei confronti di *****{presunta -vittima}.

Poi il “teatrino” perchè mi si deve far passare questo termine, della testimonianza del teste chiave ********{accusatore- ritrattatore}.

Perchè su **** {accusatore-ritrattatore} attenzione il 12 aprile ovvero l’ARCHITRAVE dell’inchiesta dirà “spingeva fuori…sebbene non ricordo bene se colpisse materialmente”…anche li niente domande a verbale!

Ora pur volendo, per un attimo provare a pensare su questo paventato spingimento dell’imputato…ma qual’è il fatto? Spingimento che cosa vuol dire? Ma qual’è allora l’IMPUTAZIONE per MINANI!?! Eventualmente spingere?

Il ricordo della “persona di colore” per il “teste chiave” è senza dubbio legato al 2° momento , quando appunto ******{accusatore-ritrattatore} torna indietro e si, diciamo, confonde tra i 2 momenti. Lo ha ribadito 7 volte al processo*******{accusatore-ritrattatore}. E ancor prima nella RITRATTAZIONE. MA perchè si è rivolto a questa persona?….forse perchè era il più tranquillo e distaccato rispetto a tutti che urlavano contro a questi personaggi che dopo la rissa tornano incautamente indietro.

Se vogliamo fare una proporzione, anche ammettendo la versione del 12 aprile, siamo 2 a 3 con le versioni ufficiali dei verbali. 2 verbali a discarico e 1 d’accusa e stiamo perlando del “teste chiave”.

Poi circa la sera…continuiamo con “poverino” su *****{accusatore ritrattatore}. …Ancora la pattuglia arrivata minuti dopo ci dirà di “tono arrogante” e qui si continua con “poverino”…torna indietro dopo una rissa e “poverino”…rischia di fomentare gli animi anche quando è tutto finito e “poverino”…dico BASTA con “poverino” su *****{accusatore-ritrattatore}.

Concludo, MINANI a differenza di quello che dice la Parte Civile, ha mantenuto una SOLA PAROLA dal momento della sua drammatica vicenda che parte dall’arresto!

Nonostante la Parte Civile, continui a screditarlo e in vari modi, SOLO perchè non ha fatto nomi, possiamo affermare che nella districata vicenda ha mantenuto sempre una sola parola e senza rischi di serie smentite sulla logicità dei fatti, affermo che si è anche reso disponibile ai difficili e pesanti interrogatori dimostrando sempre con linearità, coerenza e massima lucidità la sua estraneità. Non esiste nel codice penale un concetto che equipari il NON FARE DELAZIONE ALLA COLPEVOLEZZA!

Formulo richiesta di ASSOLUZIONE PER TUTTI I CAPI DI IMPUTAZIONE PER IL MIO ASSISTITO!

H 16:15 La Corte del Tribunale CONFERMA LA SENTENZA DI CONDANNA DEL 1° GRADO E RICHIEDE 2  MILA EURO DI SPESE IMMEDIATE PER L’APPELLO E 28 MILA EURO PER I RISARCIMENTI ALLA PARTE CIVILE

La “sintesi” della giornata e della vergognosa sentenza del 2° grado della 3 sezione d’appello è tutta qua.

(Lollo)

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