scavalco diretti interessati ad avvitamento

Nascondendosi dietro opportunismi liquidatori non sappiamo bene di cosa si tratta”..”dobbiamo capire bene” e dogmi con i giornalisti non si parla, i servi della borghesia milanese”.. “la gente non capisce..” e per altro abbracciando poi nei fatti ( laddove non dovevano essere abbracciate) alcune teorie mediatiche e, ancor più grave, per alcuni parte delle teorie della Procura  inizialmente vi è stata non solo la non volontà di pensare se e come accettare inviti a ragionamenti collettivi  ( dapprima quelli dei compagni con la pratica delle reticenze – il rimando etc ), poi di alcuni giornalisti che volevano fare una trasmissione con una specie di “controinchiesta mediatica” perchè già nell’immediato “troppi conti non tornavano”, con la pratica del diniego dietro un purismo sulle nostre spalle per altro…i classici duri a capire” con delle spiegazioni piene zeppe di retorica e condite da un pò di balle che ci stanno sempre! Non grave il diniego in sè, anche se  vergognoso lo scalvalco e le spiegazioni opportunistiche e colpevoliste erano indicative, ma lo scavalcamento dei diretti interessati in carcere, dei famigliari ( dipingendo come degli ingenui e sempre alle spalle pure gli avvocati difensori, solo perchè anche loro presero in considerazione la possibilità di argomentarne ). Ci perdo qualche rigaLa volontà degli avvocati di difesa e di chi non “si era bevuto il cervello” era ed è stata di affrontare , valutare e ragionare la comprensione ovvia che gli arresti, la feroce campagna mediatica ecc era il SEGNALE chiaro che faceva presagire almeno in parte quello che avrebbe conseguito: altro che avvocati ingenui, salvo davanti a loro fare i ruffiani…( per il sottoscritto, sarebbe stata importante valutandone accuratamente, proprio per la campagna d’odio contro di noi e chiunque sia stato attaccato strumentalmente e mediaticamente, avrebbe creato un colpo di spugna a qualsiasi illazione e senza fare polemiche sterili ma andando dritti alla questione supportando le rivendicazioni politiche e le già allora forti basi difensive e di ribaltamento delle accuse, preferendo alle conferenze stampa movimentiste, che comunque rispetto alla penosità “dei duri a capire” e della situazione sarebbe stato qualcosa ma apprenderò l’ennesima “tegola”, ovvero nulla un’,altra vera brutta storiaccia,peccato!). Come rispondevo alla lettera-documento (redatta e rinnegata della Panetteria occupata stessa,sic!) non ci mettono poco a tornare indietro dopo aver montato e cucito addosso  tutta sta storiaMentre l’irresponsabilità del partito della differenziazione e dissociazione silenziosa ma reale, nell’autoreferenzialità prima crea confusioni e mesi dopo impazziscono proponendo deliri e buffonate tra altri presudo documenti rinnegati, banchettini settari e paternalistici oltre che autocelebrativi “sotto casa” 5/6 mesi dopo gli arrest,sic! (per capirsi proposti da chi “la solidarietà non si può dare”..ma Lollo non è il mostro dipinto dai giornali” dai campioni della comunicazione che hanno la pretesa di “andare a spiegare come funziona il mondo in giro” ) e tanto altro. Per fortuna, rifiutati dai miei famigliari che senza “cinema hanno sempre seguito la vicenda con dignità e fierezza senza mai un minimo di cedimento a “vomiti di rabbia”.Infine defilarsi rovesciando la frittata con il (non poteva mancare) “qualcosa avranno fatto” di continuo salvo la RIMOZIONE nel tempo….

Per dirla in breve il punto sta nel “perchè e soprattutto in che maniera ci si va”  ma ancor più grave il fatto di non aver voluto neanche dare da subito, nè mai, una risposta ferma e decisa e per di più aver continuato su quella linea nei fatti…Per questo tali soggetti , sin dall’inizio dovevano fare una cosa sola: mettersi da parte ( assieme al bagaglio di saccenza, ne avessero azzeccata una!) o almeno dire subito una volta per tutte come la pensavano senza “nascondersi” dietro il problema finto maledicendo singoli e le altre realtà, della “brutta storiaccia”, “la gente non capisce”ecc: avrebbero fatto davvero molto meno danni. Per di più, fare ciò ovvero negarsi a confronti in maniera “dogmatica e purista” sulle nostre spalle, senza prendere una posizione netta di tutela e di solidarietà verso di noi prima e negandosi a confronti seri dopo e insabbiando e defilandosi, due anni dopo, per tutto il periodo del processo dibattimentale ( con comparsate e senza uno sbocco pratico, proprio come fosse una storia di patteggiamento che si sostiene umanamente), non solo resta contradditorio ma palesemente illogico per usare termini inoffensivi.

Invece avvenne, una caterva di assemblee a “scatola chiusa e “intercettate” dove veniva detto tutto e il contrario di tutto compresa la falsità delle nostra presunta poca chiarezza, e non potevano mancare, continue insinuazioni di un nostro coinvolgimento! La gravità è che in sostanza, le decisioni sottaciute erano punto fermo e vergognoso delle deliranti e urlate assemblee mentre ero in carcere e ai domiciliari con divieti comunicativi! Dopo aver paralizzato tutto, retromarcie continue quando si arriva al momento di fissare incontri chiarificatori aperti richiesti, senza inseguire nessuno, dal sottoscritto!

Gravissimo è continuare su quella linea per anni, sbagliare è umano, reiterare non è buono!!!