INTERROGATORIO 25/09/2013

VERBALE D’INTERROGATORIO DI MINANI LORENZO KALISA (Milano 25.09.2013)

 Il giorno 25 settembre 2013, alle h 9:45,[…],avanti al Pubblico Ministero dottor Piero BASILONE, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, coadiuvato da[…..]

 MINANI Lorenzo Kalisa,[…..] L’indagato conferma la nomina qui presente dell’avvocato Mauro Straini {…}

Il P.M. contesta i contenuti nella ordinanza di custodia cautelare e gli elementi di prova contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero posto a conoscenza dell’indagato e della difesa, dando avviso al Difensore e all’indagato che l’attività investigativa, anche in seguito delle dichiarazioni rese in interrogatorio di garanzia, è proseguita..

Il Pubblico Ministero fornisce i seguenti avvertimenti: che le sue dichiarazioni potranno essere utilizzate nei suoi confronti; che ha facoltà di non rendere alcuna dichiarazione e di non rispondere alle domande, ma che, se anche non risponde, il procedimento seguirà il suo corso; che se deciderà di rendere dichiarazioni, egli non potrà essere chiamato ad assumere la veste di testimone relativamente ai fatti che concernono la sua personale responsabilità; che se renderà dichiarazioni su fatti che concernono, o che concernono anche, la responsabilità di altri, assumerà, o potrà assumere, la veste di testimone.

L’indagato dichiara: intendo rispondere.

Il PUBBLICO MINISTERO chiede all’indagato innanzitutto se ha qualcosa da aggiungere o rettificare rispetto alle dichiarazioni spontanee che ha reso in sede di interrogatorio di garanzia.

L’indagato dichiara: Confermo la veridicità delle dichiarazioni che ho reso al G.I.P. Vorrei fare innanzitutto una premessa.

Premetto che la custodia cautelare in carcere avrà pesanti effetti sulla mia vita personale e anche sulla mia vita lavorativa, per le difficoltà connesse al reinserimento nel circuito lavorativo. Questo è direttamente collegato anche alla diffusione giornalistica di fatti di estrema gravità che non trovano corrispondenza con quanto accaduto nel febbraio del 2013.

In particolare, sui giornali è stata diffusa la notizia di un pestaggio in occasione del quale avrebbe subito gravissime lesioni la vittima, fatti e circostanze e modalità che non corrispondono a ciò che è accaduto quel giorno. Non ricordo perfettamente i dettagli, ma ricordo in maniera approssimativa che si è trattato di una rissa.

Preciso che ho appreso dal contenuto del fascicolo che un ragazzo si è fatto molto male, fatto per il quale sono certamente dispiaciuto. Io sottolineo e confermo che non sono responsabile: se i fatti fossero svolti come rappresentato nell’ordinanza e nel contenuto degli atti di indagine io certamente li condannerei.

Il Pubblico Ministero cheide all’indagato di descrivergli i fatti come si sono verificati il giorno 14 febbraio del 2013.

L’indagato dichiara: Il giorno ricordo di essere andato in via Festa del Perdono, non ricordo con chi, mi pare da solo, per partecipare ad una festa all’università.

Ricordo che era dopo cena, ma non di preciso l’ora.

Ricordo di aver ballato e di aver chiacchierato con diverse persone, ma non ricordo precisamente il nome delle persone che ho incontrato quel giorno.

Ricordo pochi detagli, perchè è passato molto tempo, tra cui il fatto di aver visto degli episodi di tensione con dei capannelli ma non ho capito le ragioni perchè ci fosse quell’attrito. Preciso tuttavia che si è trattato di episodi non violenti: semplici discussioni un pò animate.

Il Pubblico Ministero chiede se ricorda il nominativo di qualche persona che lui ha incontrato quel giorno e con cui ha chiacchierato e ballato, considerando che si è trattato di una giornata particolare, tenuto conto dell’aggressione subita dal *******.

L’indagato risponde: in via del tutto preliminare voglio precisare che non ho affatto partecipato all’aggressione che ha subito *******

Il Pubblico Ministero chiede: Quindi le persone che l’hanno riconosciuta stanno commettendo un’errore di persona?

L’indagato risponde: Evidentemente si. Probabilmente a causa della concitazione,si sono confusi, e mi pare che mi stiano attiribuendo delle condotte che io quel giorno non ho adottato.

Il Pubblico Ministero chiede: Prosegua nella descrizione di ciò che ricorda.

L’indagato risponde: Ricordo che ad un certo punto, mentre io chiacchieravo e ballavo, ho visto da lontano una coincitazione maggiore; molta più tensione rispetto a quella che avevo percepito fino a quel momento in un paio di piccoli assembramenti. Mi sono incuriosito, come diversi altri presenti quella sera, e ho cercato di capire che cosa stava accadendo. Preciso che questo assembramento era nella parte finale del corridoio che porta all’uscita dall’università e io invece ero nell’atrio che anticipa questo corridoio; in mezzo vi erano parecchie persone.

Ad un certo punto si è diradato un pò l’assembramento, mi sono anche avvicinato per capire meglio ciò che stava accadendo e ho visto che erano delle persone che ricorrevano alle mani. Quando sono arrivato ho assistito alla fase finale di questa contesa violenta; ricordo che erano coinvolte in quella fase una ventina di persone.

Il Pubblico Ministero chiede: cerchi di precisare quanti fronti si coontrapponevano e quante persone ciascun fronte era composto.

L’indagato risonde: Ribadisco che ho ricordi approssimativi e che ho visto la parte terminale della contesa. Ricordo vagamente, comunque, che i fronti mi sono parsi due ed erano composti sia da persone che si fronteggiavano sia da persone che cercavano di dividere i contendenti.

Dopo che sono rimasto li e chiacchierando ho captato la ragione per cui c’era stata quella contesa violenta: qualcuno parlava del danneggiamento di alcuni manifesti che erano stati affissi da parte dei No-Tav. Dopo qualche minuto che si stava li a chiacchierare alcuni che probabilmente avevano partecipato a quello scontro fisico sono tornati.

Ricordo che molte persone che avevano partecipato allo scontro fisico erano alterate dall’uso di sostanze alcoliche e probabilmente per l’uso di sotanze stupefacenti. Soprattutto quelli che sono tornati sul posto ricordo che apparivano alterati dall’uso di sostanze; ricordo che erano molto arrabbiati.Ricordo approssimativamente che erano cinque i giovani tornati sul posto e ancora coincitati; in questo gruppo ricordo che uno ha pronunciato frasi offensive contro i No-Tav del tipo “ Non ce ne frega un cazzo dei No-Tav, dovreste andare tutti in galera” e altre frasi molto offensive dello stesso tipo rivolte a noi che eravamo presenti e in generale ai No-TAV.

Io ho cercato di individuare tra quelli che erano tornati indietro la persona che avesse un minimo di capacità di ascolto, cioè che fosse meno alterato, al fine di evitare che la coincitazione riprendesse; ce n’era certamente almeno uno. Successivamente, quando sono state pronunciate anche frasi offensive nei confronti nostri, che eravamo li, e anche dei No-Tav, ho cercato di suggerire di smetterla e non escludo di aver io stesso reagito verbalmente a quelle offese. Non molto tempo dopo alcuni giovani, ricordo due o tre all’incirca, hanno tentato di aggredirmi fisicamente, ma non ci sono riusciti perchè io li ho anticipati reagendo io fisicamente per difendermi dalla minaccia; perciò, ricordo di aver sferrato qualche calcio alla figura ( a persona in piedi) e non escludo qualche pugno; tutto è durato pochi secondi; non ricordo se io stesso ho subito delle percosse, calci e pugni. Escludo comunque categoricamente di essere stato io l’autore delle percosse che sono state arrecate alla vittima e che le hanno arrecato le lesioni.

Il Pubblico Ministero chiede: Ricorda se per caso nel gruppo delle persone che stavano per aggredirla c’erano la vittima e/o anche i testimoni che sono stati escussi a verbale.

L’indagato risponde: Non lo ricordo. Preciso anche che non li conosco.

Il Pubblico ministero invita l’indagato a proseguire nel racconto.

L’indagato: Dopo circa cinque – dieci miuti sono giunti i Carabinieri. In quell’intervallo non è accaduto comunque nulla di rilevante. Quando sono giunti i Carabinieri hanno chiesto spiegazioni ai presenti,me compreso, e hanno chiesto anche i documenti d’identità. Si sono rivolti fondamentalmente a me e a una persona che era con me li presente, la quale tuttavia non aveva con se i documenti di riconoscimento e dopo aver precisato che tutto era terminato ai Carabinieri – un agente – allo scopo dichiarato di dover relazionare, ha preso le mie generalità e le pattuglie se ne sono andate. Ricordo che erano cinque o sei pattuglie.

A richiesta di precisazione del Difensore, l’indagato dichiara: Quando sono tornati quei giovani sul posto io sono subito intervenuto con loro dicendogli di stare calmi perchè avevo visto prima che diversi giovani erano venuti alle mani e qualcuno in quella contesa poteva essersi fatto male.

A DR: Ricordo che in quella fase particolrmente violenta io mi sono tenuto ad una distanza tale da non essere coinvolto, non ero certo a 2 metri; anche per evitare che qualcuno nella coincitazione, magari spinto, mi venisse addosso. Nella coincitazione violenta, ricordo che qualcuno era anche per terra, ma non ricordo se a causa delle percosse che aveva subito oppure  perchè alterato da cio che aveva assunto. Le fasi erano molto coincitate.

Il Pubblico Ministero chiede: Per quali ragioni quei ragazzi che sono tornati sul posto , alterati, si sono rivolti a Lei con frasi offensive e l’hanno aggredita?

L’indagato risponde: Preciso che non sono stato subito aggredito e offeso. Probabilmente se la sono presa con me perchè ero presente sul posto o forse perchè ho mostrato più curiosità di altri a capire cosa stesse accadendo.

Domanda : Ricorda se era presente DI RENZO e in quale contesto lo ricorda?

L’indagato risponde: DI RENZO lo ricordo solo nella parte finale, quando tutto era terminato, compresa la discussione, e quando si stava rappresentando ai Carabinieri che cosa era accaduto. In quel frangente lui, come altri, si sono avvicinati per chiedere se era tutto a posto.

Il Pubblico Ministero chiede: Come mai questi ragazzi che ce l’avevano con i No-Tav hanno individuato anche Lei come appartenente a quel movimento.

L’indagato risponde: io inizialmento non ho detto che lo ero, ma quando ho appreso in quella coincitazione che alcuni avevano strappato dei manifesti No-Tav che erano esposti allora mi sono lamentato per quel gesto; non escludo che li abbia anche ripresi aspramente per quel gesto. Al che alcuni di quei ragazzi tornati, inquadrandomi come appartenente a quel movimento, hanno offeso anche me.

Il Pubblico Ministero chiede: Lei è per caso è venuto a conoscenza successivamente in che modo delle gravi lesioni che aveva subito la vittima ********, e che risultano dal fascicolo?

L’indagato risponde: No, ho appreso la notizia dagli atti contenuti nel fascicolo.

Il Pubblico Ministero chiede: Lei ha intimato mnacciosamente le persone presenti di non riferire ai Carabinieri ciò che era realmente accaduto?

L’indagato risponde. No, ho soltanto cercato di placare gli animi ma non ho minacciato nessuno. Avevo come unico obiettivo quello di evitare una ulteriore degenerazione.

Domanda del Pubblico Ministero, suggerita dal Brigadiere ******: Ricorda se per caso tra le persone che sono tornate c’era anche una ragazza?

L’indagato risponde: Non lo escludo, non ricordo.

 Si da atto che il PM procede alla lettura della verbalizzazione riassuntiva e a seguito delle correzioni ortografiche consentirà al Difensore e all’indagato di leggerlo prima della sottoscrizione.

 Il verbale viene sopseso alle 11:40

Il verbale viene riaperto alle 12.08

 L’indagato vuole fare delle precisazioni: “Alla pag 10 quando ho detto di essere rimasto oltre i 2 metri per non essere coinvilto in quella fase particolarmente violenta intendevo dire “molto oltre i 2 metri”

 Non avendo le parti nulla da aggiungere il verbale viene chiuso definitivamente alle ore 12.12

Si allega la cassetta di registrazione il Pubblico Ministero dispone la trascrizione integrale della fonoregistrazione.

Firme: La persona sottoposta alle indagini

L’avvocato Mauro Straini (anche per rinunica dell’avviso di deposito)

Altri presenti: PM- steneotipa- fonoregistratrice – dott.sse **** e ***** tirocinio mirato- Brigadiere Capo*******( Nucleo Informativo Carabinieri di Milano)